Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Autorimessa privata e parcheggi a Noli: polo turistico di eccellenza o uso sacrilego di suolo


“L’assenso preventivo per l’autorizzazione di un’autorimessa privata ” approvato dalla maggioranza  del Consiglio Comunale, con la fattiva e corresponsabile astensione della minoranza, il 5 agosto scorso, costituisce una scelta grave accolta dalla maggioranza dei cittadini, almeno spero,  come un uso ‘sacrilego’ del suolo, contrario alla normale logica urbanistica.

 

Così una parte del parco archeologico di epoca romana, sarà definitivamente sommerso dal cemento di un garage a tre piani dedicato alla custodia di 174 auto private.

Un vero e proprio promontorio artificiale brutale, frutto di un disordine amministrativo “bipartisan”, questo si degno di essere rinaturalizzato.

Denota, inoltre, la mancanza di visione strategica per il futuro della collettività, oppure forse una deroga diabolica delle regole urbanistiche.

Un provvedimento avulso da un virtuoso progetto urbanistico generale che risolva il problema dei parcheggi nell’interesse della collettività, che inoltre non rispetta i criteri di tutela normalmente attuati nei riguardi dei siti storici e archeologici, nei quali è esclusa ogni presenza delle auto.

Di conseguenza, uno scheletro di cemento tanto impattante da deturpare un paesaggio urbano di pregio, dovrebbe essere demolito e certamente non implementato e consolidato.

Peraltro ogni borgo medioevale che sia apprezzato e ambìto, è vissuto senza alcuna forma di intrusione di mezzi motorizzati, che sono circolanti all’esterno e parcheggiati in zone periferiche con modalità a impatto minimale.

Eppure lo spostamento della ferrovia dopo oltre un secolo, ha restituito alla città un patrimonio territoriale grande e prezioso di proprietà pubblica, un regalo che non va dissipato in qualche modo inadeguato, men che meno concesso a utilizzazione privata.

Al contrario, costituisce l’ultima occasione per dotare Noli di un vero cuore pulsante di spazi e funzioni di qualità di cui è priva.

Non è procedendo per “tappulli” e improvvisazioni, o svendendo i gioielli di famiglia per trenta denari, che si organizza il futuro di Noli.

Occorre finalmente uscire da un lungo periodo di carenza culturale e di criteri amministrativi indecifrabili.

E’ urgente promuovere un concorso di idee urbanistiche generali dedicate alle gravi problematiche di Noli, oltre che alla carenza dei garage pubblici e privati, insieme a quella dei parcheggi.

E’ risaputo peraltro, che il rapporto tra la città e l’auto è risolvibile in modo ottimale, dissimulando il più possibile i veicoli fuori dai centri storici, in aree periferiche o suburbane, talvolta anche nelle gallerie dismesse e se proprio necessario, scavando anche le montagne.

Sempre che si intenda fare di Noli un polo turistico di eccellenza, anziché farne un borgo simile alle anonime periferie urbane, ma ben fornite di garage.

 

Giovanni Maina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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G.Maina

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