Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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L’inutile opera milionaria di Noli


Briglia sull’Acquaviva e rinaturalizzazione delle Fiumara. Inutile opera milionaria. Non è certamente facile fare oggi questa affermazione dopo la grande piena del 15 novembre che ha messo in evidenza la necessità di interventi per la messa in sicurezza non soltanto della Fiumara ma anche degli altri torrenti di Noli.

Il Consiglio Comunale del 25 Novembre 2014 ha dato il via libera alla briglia dell’Acquaviva e la rinaturalizzazione della Fiumara.

Siamo sicuri che gli interventi che si vogliono adottare siano quelli giusti e risolutivi?

Non ci pare proprio.

Né la briglia dell’Acquaviva, né la rinaturalizzazione della Fiumara ci sembrano indispensabili e appropriati.

La briglia dell’Acquaviva andrà a cementificare l’unica zona di Noli rimasta ancora pressoché intatta e naturale.

E’ mai esondato l’Acquaviva?

No, mai!

Dicono che la briglia serve a fermare detriti e alberi che potrebbero otturare lo scatolato di Piazzale Aldo Moro.

Da che mondo è mondo i fiumi portano i detriti in mare ed è grazie a questo processo che si formano le pianure e le spiagge.

La meravigliosa Baia di Noli è il frutto del lavoro della Fiumara che da sempre raccoglie detriti e li trasporta verso il mare.

Abbiamo visto tutti la quantità di sassi e sabbia rimasta sulla Fiumara e chissà quanta ne è finita in mare.

E’ un processo naturale: la montagna come un essere vivente muta, si trasforma, subisce l’erosione atmosferica, la presenza vegetale, animale ed umana. Il Fiume porta via tutto ciò che si stacca.

L’importante è che abbia un buon letto e argini adeguati dove scorrere.

Bloccare a monte questa massa di detriti con la briglia dell’Acquaviva pone alcuni seri problemi:

  1. Costi di realizzazione, all’incirca 760.000 euro
  2. Sconvolgimento di un ambiente ancora in gran parte naturale (muri di cemento, escavazione ed esportazione di grandi masse di terreno…)
  3. Accumulo di detriti fermati dalla briglia. Nella migliore delle ipotesi comporterebbe una maggior spesa di smaltimento. Provate ad immaginare ruspe e camion che vanno fin lassù a recuperare i detriti ad ogni piena. Nella peggiore delle ipotesi immaginatevi se dovesse rompersi la briglia sotto il peso dei detriti e la furia delle acque… rischieremmo un’altra Vajont.
  4. Invece di far finire in mare gran parte dei detriti garantendo il ripascimento naturale e gratuito della Baia di Noli dovremmo spendere un sacco di soldi ogni volta per smaltirli in discarica.
  5. Che fine farebbero i resti dell’ultra Millenario Acquedotto Romano? Ne rimangono ancora tracce. Vogliamo cancellarle?

L’unico vero problema del Rio Acquaviva sono eventualmente gli alberi che portati dalla piena potrebbero ostruire lo scatolato di Piazzale Aldo Moro. Noli finirebbe completamente allagata. Ma per fermare gli alberi sono sufficienti dei pali di ferro piantati nel letto del fiume. Come un pettine sarebbero in grado di fermare ogni albero. Con una spesa minima si risolverebbe il rischio Acquaviva.

Per quanto riguarda la rinaturalizzazione della Fiumara:

  1. Qual è il danno economico per le attività commerciali e turistiche nolesi nel togliere 150 posti macchina? La carenza di parcheggi a Noli era già stata aggravata dai buchi di Via Belvedere e Via IV Novembre che l’avevano privata di 200 posti auto. Toglierne altri 150 vuol dire mettere in ginocchio la città.
  2. La sicurezza in caso di piena può essere garantita come in passato con il semaforo, il dissuasore e la rimozione forzata in caso di allerta. In tal modo si potrebbe usufruire dei parcheggi per la quasi totalità dell’anno.
  3. Ovviamente il giorno in cui ci saranno parcheggi in abbondanza ed una nuova viabilità da Piazzale Aldo Moro all’Aurelia si potrà anche pensare a rinaturalizzare la Fiumara. In quel caso non ci sarà proprio niente da fare. Ci penserà la natura stessa con la prima piena. L’abbiamo visto sabato 15 novembre: la Fiumara è tornata ad essere un vero fiume con un letto di sassi, sabbia e ghiaia.
  4. La finta rinaturalizzazione che si vorrebbe fare oltre a costare 397.000 euro verrebbe spazzata via dalla prima piena.


     5. Nell’ultimo Consiglio Comunale è emerso che chiudere la Fiumara nel 2015 significa spostare tutto il traffico proveniente da Piazzale Aldo Moro nel bel mezzo di due cantieri (Via Poggio e Via Belvedere) prima di raggiungere Piazza Vivaldo e infine l’Aurelia. Sarebbe un altro colpo devastante.

Santo Nalbone

INSIEME PER NOLI



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