Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Supplica a Berlusconi: ‘Il Ponente ligure muore senza Scajola’


Radio Forza Italia Ponente descrive Claudio Scajola demoralizzato, teme che ‘patron Berlusconi’, incontrato di recente ad Arcore, possa deluderlo e depotenziarlo dalla lista dei candidati al Parlamento Europeo. In un incontro, a Genova, una ‘voce amica‘ ha proposto che i consiglieri regionali sposino la causa dell’ideale candidato e si facciano sentire. Alla proposta-appello hanno subito aderito Morgillo, Gasco, il fedelissimo Vaccarezza & fans. Dall’imperiese si è mosso il coordinatore Ranise: “Il Ponente muore, c’è subito bisogno di Scajola“.

Urge uscire allo scoperto, oggi più che mai. Lo sfortunato Claudio Scajola, vittorioso ed ottimo artefice dello spettacolare ‘colpo di teatr’ su canali tv, giornali, radio e web,’ per l’assoluzione di ‘casa Colosseo‘, confida che questa volta Silvio Berlusconi non ascolti i nemici di sempre di Claudio. A cominciare dai Verdini. Gli unici che potrebbero far naufragare la candidatura del sempre ‘potente’, da disgrazia in disgrazia, ex ministro, ex Dc, al seggio di parlamentare d’Europa. Può superare la simpatica e stimata Licia Ronzulli che ha tenuto i contatti con i colonnelli liguri del Pdl? La deputata (nella foto) diventata famosa anche per essersi presentata in aula con il bimbetto in fasce di pochi mesi.

In provincia di Savona e di Imperia chi hagià accolto l’appello Scajola? Morgillo, dicevamo. Roberta Gasco Mastella che in Regione arriva il martedì, per la presenza – premio al suo stipendio ‘ridotto’ da 3 mila euro il mese. Da mercoledì può stare a casa, a fare la mamma. Due figli, tre anni di maternità pagata. Ma non è un privilegio. Basta chiederlo alle centinaia di mamme liguri. Lei, del resto, è di famiglia benestante. Il marito, Mastella juonior, ingegnere. Due stipendi, casa ristrutturata in proprietà. Papà Gasco, pensione da ex dirigente della comunicazione di Fornicoke a Vado Ligure, dopo essersi dimesso da tipografo della Sabatelli editore di Savona. La mamma apprezzatissima ex funzionaria della Banca San Paolo di Loano. Chissà, magari Robertina elargisce in opere buone lo stipendio della Regione. Proprio per questo, nonostante sia osservata speciale dai suoi (invidiosi?), ogni settimana fa una presenza.

Torniamo al pressing pro Scajola. Finora pare abbiano risposto picche, assai tiepidi altri esponenti di Forza Silvio: Rosso pare proprio non ne voglia sapere, Melgrati che invano aveva corteggiato il ‘Claudio‘ si è visto snobbato più di una volta. Melgrati mai difeso dal ‘capo’ imperiese, contrariamente ai pubblici attestati riservati alla signora Gasco, al beniamino Vaccarezza, ‘incoronato’ generalissimo anche ad Alassio terra di Melgrati. Il tam tam dice che per Vaccarezza presidente  è in arrivo una bellissima sorpresa-premio, a riconoscimento di tutto il lavoro ed i successi per il partito. Ma anche uno dei pochi che, con il sostegno di un guardingo zio, mette mano al portafogli, sponsor inclusi.

Schierati, i forzisti liguri, affinché al padre nobile Silvio Berlusconi giunga questo messaggio: ” In tempi di crisi e di passaggi difficili come quelli che stiamo vivendo, il ponente sta morendo ed oggi più che mai c’è bisogno di una forte personalità politica di riferimento nazionale come Claudio Scajola.  La sua forte leadership  diventa imprescindibile, con una visione lungimirante, anzichè del tirare a campare.  Nel primo decennio  del 2000 gli interventi che hanno interessato il nostro territorio  sono stati molteplici  ed hanno rappresentato un’attenzione concreta rivolta allo sviluppo turistico, economico ed occupazionale.  Basti pensare alla realizzazione della pista ciclabile  più lunga d’Europa realizzata sulle aree dell’ex tracciato ferroviario del ponente, alla nuova Aurelia Taggia-Sanremo, alla variante di Chiusavecchia per l’alta Valle Arroscia, al museo navale,  al nuovo tribunale,  al Palasport, alla nuova biblioteca civica, all’Aurelia bis Villanova-Alassio….”. In conclusione: “La figura di Scajola, in questi anni, è stata una garanzia  di politica fattiva, pragmatica e non di vaghe e stucchevoli promesse”.

La Spezia, Genova, Savona e Imperia soprattutto, unite, affinchè Scajola  possa continuare dal seggio Europeo ad essere faro e sviluppo per la riscossa della Liguria.  Parola di Morgillo, Gasco, Vaccarezza, Ranise e gli amici ? Non solo, di tanti, tanti altri. Non si può fare i sordi. E’ in ballo il ‘nostro destino’ ?

 


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