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Saturnin, il personaggio-memoria storica del Beigua ha scritto al Secolo XIX


E’ un personaggio  straordinario, da scoprire. Anni or sono è  stato ospite delle Iene. Giovanni Cerruti (Saturnin) abita nella località San Pietro di Casanova. Ha scritto una stupenda lettera al Secolo XIX, da prima pagina. Lo spunto è   il “caso Titanio sul Beigua”.  Lui, memoria storica, ha dedicato una vita all’entroterra, l’ha difeso con rigorosa coerenza, quasi sempre inascoltato. L’abbiamo raggiunto al telefono. Ha aggiunto alcuni inediti particolari.

Ascoltiamolo nella breve chiacchierata: ” Sì, l’autore della lettera al giornale sono proprio io. Avrei tante cose da raccontare, da testimoniare. Dovrei trovare qualcuno per scrivere un libro. Ero un caposquadra dei vigili del fuoco, ora mi avvicino ai 70 anni. Non uso il computer, ma nel corso della vita ho preso tanti appunti. Tante pagine scritte a mano.. . Ho una marea di ricordi”.

Incalza: ” Non mi sento un eroe, ma vent’anni fa come ho accennato nella lettera al giornale, denunciavo il disastro che avrebbe provocato lo sfruttamento delle sorgenti del Beigua. Hanno vinto le multinazionali e noi d’estate abbiamo seri problemi ad abbeverare i nostri animali.  Io ho anche le pecore, tengo un bue da lavoro nei campi. Qui ci sono altri alpeggi…E’ un dramma di cui non si parla”.

Altra testimonianza: ” Ho voluto scrivere la storia dei nostri vecchi, chi faceva il fieno, i pastori, la vita grama, come si viveva… dovrei trovare qualcuno che collabora e darlo alle stampe.  Ci sarebbe tanto da dire sulla legge della forestazione. Sono stato tra i testimoni dell’alluvione  del 4 ottobre 2010 ed ho subito un interrogatorio di diverse ore perché si ipotizzava che avessi abbandonato gli animali.  Ovviamente non era così e la giustizia ne ha preso atto. ”

Nelle lettera  Saturnin cita Edda Piombo. Si accalora: ” E’ stata una persona eccezionale. Era il presidente del Comitato per la salvaguardia dell’entroterra. Ricordo benissimo. Ripeteva: “Difendere i nostri boschi, le nostre valli è come pregare sulle tombe dei nostri defunti”.  Ebbene vorrei tanto che fosse messa una targa, in suo onore,  sulla punta del Beigua.”.

Giovanni Cerruti, un figlio dottore in legge, una figlia titolare di un’agenzia ad Abisola  (‘Quando hanno tempo mi danno una mano, anche a raccogliere le olive….”) non perde una riunione sui temi dei Beigua e del parco.  E’ stato pure ospite, a Roma, della trasmissione di Alessandro Sordino (Le Iene)  quando si dovette affrontare la battaglia  contro l’elettrodotto. Si è interessato alle tematiche della centrale a Biomasse di Urbe, a soluzioni compatibili con l’ambiente. Non ha dubbi, per poter giudicare e farsi un’idea, bisogna essere informati a dovere, documentarsi, tenersi aggiornati e vivere soprattutto la realtà del territorio, conoscerla a fondo.

Il suo vangelo: la presenza dell’uomo è il vero ed insostituibile custode dell’entroterra.  Un’ultima confessione via filo: ” Mai avuto in tasca una tessera di partito.  Il mio partito è questa montagna, il nostro entroterra bistrattato, con situazioni paradossali, assurde addirittura sul fronte della viabilità, delle strade. C’è ancora un’azienda agricola, tra Sassello e Urbe,  che dopo il crollo di un ponte, sono ancora isolati, costretti a percorsi lunghi e tortuosi. Un vero calvario. Per tante ragioni mi sento in dovere di dire: la mia famiglia era di convinta fede democristiana, ma stavolta voto Beppe Grillo…. Sono molto felice che la mia lettera al Secolo XIX  possa andare su internet, in rete e resti a testimonianza per le future generazioni. Ho descritto solo verità.”

LA MERAVIGLIOSA LETTERA PUBBLICATA DA IL SECOLO XIX-SAVONA IL 12 FEBBRAIO  

 

l’ESPRESSO DEL 21 FEBBRAIO HA DEDICATO SPAZIO AL ‘TESORO-TITANIO’ DI PIAMPALUDO 

 

IMMAGINI DAL PARCO DEL BEIGUA


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