Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Loano e il suo mega porticciolo orfani di Marco Zeffirino, ma i media hanno taciuto


Neppure una notiziola per l’addio del ‘marchio Zeffirino Bellomi’ dalla cittadella portuale di Loano. Già dal 2010 il B-fly  Zeffirino era una delle eccellenze di prestigio del più moderno scalo turistico – marittimo della Liguria. Esordio accompagnato dagli articoli di inviati speciali del Secolo XIX, la Stampa, Rai 3 Liguria, il Giornale. Un marchio nato dalla contrazione di butterfly, farfalla. “La mia fortuna è stata girare il mondo – riportava una delle decine di pagine promozionali su quotidiani, riviste e pubblicazioni nautiche – : tutto ciò che ho visto, tutto ciò che mi ha colpito l’ho racchiuso in una filosofia di vita; ‘la filosofia del buon vivere‘ con la quale ho guardato la Marina di Loano cercando di dare un nuovo concetto al porto turistico. Il B Fly Beach Club sarà la prima parte, a febbraio 2011 la discoteca invernale, il ristorante panoramico e Lounge Bar, Sale per eventi privati ed aziendali, Terrazza Belvedere e gelateria….”. Parole di Marco Zeffirino Bellomi.

L’ingegnosa promozione di uno dei piatti delle specialità del ristorante Zeffirino di Loano

Quel sogno diventato realtà nel mega porto nato da un progetto e realizzazione del Comune, poi l’ingresso del miliardario editore svizzero, Max Frey, con una parentesi del socio Miramonti, quindi il Gruppo Grassetto – Salvatore Ligresti dinasty,  fino al salvataggio e alla proprietà di Unipol – Sai, la conclusione dei lavori.

Nessuno, o forse pochi, immaginavano il divorzio tra Marina di Loano Spa (la società che gestisce la struttura) e Marco Zeffirino Bellomi. Un naufragio nel silenzio perfetto dei mass media. Incredibile ma vero.

QUALCHE PASSO INDIETRO – E’ fine luglio 2013 quando la cronaca nera informa: “Attentato incendiario al BFly di Loano, il locale di proprietà di Marco Zeffirino Belloni, figlio del noto ristoratore di Genova. A dare l’allarme sono stati alcuni pescatori che hanno visto le fiamme alzarsi dalla discoteca estiva, fulcro della movida loanese e non solo, poco dopo le 5 di questa mattina….”. Peraltro la convivenza tra la discoteca, occupanti gli yacht, alcuni esercizi alberghieri del levante e fino al Santa Corona, non era idilliaca causa lagnanze per ‘rumori notturni’, decibel di troppo.

Eppure nulla lasciava, almeno apparentemente, presagire venti ed acque di burrasca prima  e di ‘fallimento di un progetto ambizioso poi’. ” Marco Zeffirino Bellomi – scriveva Il Secolo XIX  il 26 giugno 2010 – è una garanzia assoluta di solidità, serietà e qualità, ma anche di eleganza e di classe”. E aggiungeva: “Tutto è nato un anno e mezzo fa quando il gruppo  Immobiliare Lombarda che sta facendo i lavori ci ha chiamato per sapere se eravamo interessati a gestire questa zona del  porto che però era stata concepita in modo completamente diversa da quella che poi è diventata. Non siamo stati chiamati a caso perchè a Portofino gestiamo già il Culm Hotel di sua proprietà. …Con l’architetto Massimiliano Morlacci, dello studio Spadolini di Firenze,  ci siamo letteralmente chiusi in uno studio a progettare quello che ora c’è qui a Loano, dal tavolino alle sedie, ai letti a baldacchino, poichè qui è stato fatto tutto su misura appositamente per questa area. Non si trova da nessun’altra parte al mondo  quello che è stato realizzato a Loano. Nasce dai miei viaggi in giro per il mondo dove la nostra famiglia gestisce una quindicina  di ristoranti, tutto ciò che ho visto l’ho raccolto in una mia filosofia di vita”.

L’idea del disco beach è nata a Dubai e il risultato è unico.  Allo Yacht Clun invece si trova il lounge bar ed il ristorante Zeffirino, ma anche nove camere. Sono certo che Loano diventerà il luogo della Movida e del divertimento, come lo è stato negli anni della gloriosa maxidiscoteca Ai Pozzi che ha ospitato cantanti e personaggi di fama mondiale”. Marco Bellomi concludeva: “L’unica cosa che trovo inammissibile che nel 2010 ci sia ancora la ferrovia che passa sul mare e taglia a metà la città. Non abbiamo nulla da invidiare alla Costa Azzurra, la crisi attuale non deve farci rassegnare, semmai spronare a fare meglio. Ho avuto carta bianca ed ho inventato un porto con una spiaggia no stop:  si arriva in barca, si cena, si balla, si va a dormire nel nuovo hotel della Marina, l’indomani si fa il bagno”. La discoteca ? 1400 mq di parquet posato direttamente sulla sabbia.  E un grandioso stabilimento balneare, 200 metri di lunghezza, 80 di larghezza, 250 cabine. Suddiviso in tre aree.

I GIUDIZI POSITIVI DEI CLIENTI SU TRIPADVISOR – I giudizi, raccolti fino allo scorso inverno (367 recensioni)  sono in buona parte positivi. Il 64 % assegna un eccellente, il 18% molto buono, il 9 % nella media e solo un 6 % ‘scarso’.  “Siamo tornati dove avevamo festeggiato il nostro matrimonio – scrive una coppia -, prima con buffet ricchissimi in terrazza, lato levante poi cena sull’altra terrazza, lato ponente. Marco Zeffirino, figlio di Luciano, ci sa fare ed è stato qualitativamente eccellente, il maitre Piero sopra le migliori aspettative ed il personale cordiale e preparato.

Le cronache non sono avare. Da Genova a punto di riferimento per il jet-set internazionale: in più di settant’anni di storia, il ristorante Zeffirino è diventato un brand della gastronomia ligure da esportazione. Dalla storica sala di via XX settembre ai ristoranti aperti a Hong Kong, in Brasile, a Las Vegas, dalle foto a tavola con Frank Sinatra e Papa Wojtyla, ai banchetti organizzati per Ranieri di Monaco; il marchio della famiglia è uno dei più consolidati della nostro panorama gastronomico. Mentre Umberto Smaila ha abbandonato, traslocando in Liguria. Al Bfly di  Zeffirino, a Loano, dove suona il giovedì, è sempre sold out. Così come a Verona, dove «da figliol prodigo», è tornato al “Piper” di Nicola, sulle Torricelle. Anche se il vero boom è tutto ligure.

Marco Belloni, da ottimo press agent, in decine di interviste, non ha remore, né dubbi. “L’esperienza di Loano? Parlo da imprenditore e senza politichese, sono molto soddisfatto. Un successo di squadra. Sono stato aiutato dalla politica, dai cittadini, dai rappresentanti delle categorie. Ho fatto incontri e stretto accordi con gli albergatori, abbiamo superato perplessità, timori, dubbi. Grazie a tutti siamo riusciti a lavorare bene. Abbiamo aperto una discoteca senza nasconderci le difficoltà, ma determinati a rispettare le esigenze della cittadinanza, di chi lavora e vive di turismo. Ad iniziare dalla discoteca siamo riusciti a trovare un equilibrio, abbiamo rispettato gli impegni, ci siamo sforzati soprattutto sul piano della qualità e non arrecare disagi ad altri. Con 1500 clienti, ed una lunga stagione, la discoteca ha registrato soltanto due piccoli trambusti, causa cliente>, dichiarava a Savona News.

Lo staff apicale dell’avventura imprenditoriale è composto da Massimo Serafino direttore della struttura e del personale; Paolo Trinello responsabile dello stabilimento balneare; Roberta Anselmo assistant manager; Marco Fussani e Riccardo Belloni, figlio di Marco, responsabili della ristorazione; Maurizio Vicari responsabile artistico; Emiliano Testa socio e collaboratore di Riviera Ligure Agency; Fabio Cataneo responsabile dei DJ e Paolo Battistino suo collaboratore; Fabrizio Cattaino, corporate chef del gruppo Zeffirino, storico collaboratore di Marco Belloni.

Non appariva, invece, nelle cronache il nome del responsabile della ‘vigilanza’ portuale e balneare, Walter Negro, loanese, un brutto scivolone da figlio unico ventenne per l’omicidio  Astori in concorso: padre di due figli, freddato a colpi di pistola alla periferia di Loano (via degli Alpini) e ‘sfregiato’ con le ruote dell’auto degli assassini. Negro ha pagato il suo debito. “Ho chiesto informazioni in prefettura e al comando dei carabinieri – rispondeva Marco Bellomi, all’unico giornalista indiscreto di trucioli.it – e mi hanno assicurato e del resto mai avuto problemi”. Negro che con la famiglia aprirà anche sulla banchina di Loano un ristorante – bar, poi chiuso ed oggi è emigrato in Sud America.

Si sprecavano gli osanna per l’intuizione e la professionalità dei Zeffirino. Leggiamo il servizio di un inviato speciale: “La Liguria è finalmente esplosa come terra di divertimento estivo ? È una “nuova Sardegna”, sulla quale anche Briatore ha suonato il de profundis, anticipando che chiuderà il Billionaire? «La Sardegna non è più quella di una volta. La leggenda della Costa Smeralda è tramontata. Sia per la politica dei prezzi assurdi, sia per la difficoltà di raggiungerla con voli cari e traghetti ormai carissimi. È finito un ciclo. Per non parlare dei controlli che terrorizzano e fanno fuggire tutti. E poi, diciamolo, i tempi cambiano. Ecco perché è arrivato il momento della Liguria. Perfetta. Evviva Loano che sta a 160 chilometri da Milano e Torino e ha cambiato anche gli ospiti. Ha un porto meraviglioso e locali bellissimi. Il Bfly non ha nulla da invidiare a Ibiza o Formentera. E Loano è diventata il fulcro della movida ligure».

Come dire che se la ricordava un po’ diversa?  Marco Bellomi: «Ricordavo “I Pozzi”. Ma ora è davvero un’altra cosa. Penso che Loano sia pronta a prendere il posto che aveva Alassio. Potrebbe strappare la fama di Alassio nei prossimi anni».

La Pro Loco di Loano che ha inaugurato la sede nel porticciolo, ringraziava. Come la mettiamo col refrain dei liguri musoni? Tanto entusiasmo e voglia di divertirsi. Bella gente davvero. E poi con Marco Zeffirino è scoppiata la passione.

Altra firma del giornalismo ligure: “Il marchio Zeffirino va avanti da cinque generazioni» –  spiega nel suo robusto accento ligure Luciano Zeffirino, che a 74 anni non molla un colpo nel gestire la sala di via XX con il fratello Odino. Gli altri fratelli, Alberto e Giampaolo, sono a Las Vegas, mentre Giorgio è in Brasile. Il figlio Marco gestisce con i propri figli il ristorante alla Marina di Loano, mentre la figlia Lucia si occupa di quello al Terminal crociere di Savona. Ci siamo sparsi per il mondo, ma siamo sempre stati una famiglia unita – sottolinea Luciano – Tra figli, cugini e nipoti siamo una cinquantina. E pensare che a iniziare l’attività erano stati mio nonno e mio papà, nel 1939: emigrati da Cavezzo, nel modenese, avevano aperto la Trattoria emiliana di Quinto, prima di trasferirsi in centro città. Io ho iniziato a lavorare in cucina a nove/dieci anni. Altri tempi, senza dubbio».

E l’ammirazione  di quel secondo piano della club house dove si sviluppa in una vasta sala capace di accogliere 110 persone sedute alla Grand Carte e oltre 200 per banchetti e buffet in piedi. A fianco della sala principale, si trova una zona salotto con wine bar e ampia cantina di vini a vista. Un portico coperto e un terrazzo in teak di 400 metri quadri completano la struttura, offrendo agli ospiti un panorama unico sul mare e sulla città.

Il nuovo Ristorante Zeffirino va a completare l’offerta di servizi per i diportisti e i soci dello Yacht Club Marina di Loano e sarà, nello stesso tempo, aperto al pubblico. Il servizio e le famose ricette realizzate all’insegna della tradizione ligure rappresenteranno il fiore all’occhiello del ristorante, che saprà così conquistare i suoi ospiti. I clienti potranno inoltre usufruire di un ampio parcheggio per le auto o della possibilità di ormeggiare gratuitamente la propria imbarcazione all’interno di Marina di Loano durante la permanenza al ristorante. Il Ristorante Zeffirino, osserverà i seguenti orari: dal Martedì alla Domenica: dalle ore 20 a seguire. Lunedì chiuso ad eccezione del mese di Agosto.

Primavera 2017 finisce, a Loano, la “Zeffirino story“. Non solo per i tempi di crisi. Sono mutati i rapporti con gli amministratori della nuova società che risponde alla capogruppo Unipol – Sai. Nel commercio, negli affari conta la passione, l’amore per il proprio lavoro, ma i bilanci prima o poi presentano il conto. E al traguardo spesso non si guarda più in faccia nessuno. Contano solo i profitti. E la buona stampa, con il marketing affidato all’ottimo IVG.it, Il Vostro Giornale. Buona lettura ! Con notizie purgate dalla libera stampa che piace ai lettori loanesi e non solo.

 

 


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