Dimmi con chi vai…e ti dirò chi sei. Ringrazio il giornalista Mario Molinari che mi ha facilitato nello scrivere su quel qualcosa che non può, non deve passare inosservato; poi ognuno, secondo la sua coscienza, guardandosi allo specchio, deciderà sul da farsi “elettorale” regionale.Nota di redazione: per motivi tecnici il precedente testo dell’articolo è stato ‘corrotto’ da tagli e omissioni stravolgendo il senso e persino il titolo, ci scusiamo con l’autore e con i lettori. Questo dunque il testo finale.
Per chi non avesse avuto l’occasione di leggere NININ (blog di Mario Molinari) di venerdì 13 delle ore 8,30, col titolo ‘Un prestanome di Carmelo Gullace tra i sostenitori di Lella Paita e delle ore 20,28 ‘ Il prestanome di Carmelo Gullace scompare dalla lista di Lella Paita, l’invito è allettante, da non perdere, in particolare per chio, come il sosttoscritto, è tendenzialmente orientato nel dare fiducia al buio ad un centro sinistra non sempre pulito. Poco pulita, silenziosa, l’operazione Paita descritta da Molinari, a conferma delle dichiarazioni della senatrice del Pd ponentino Donatella Albano su La Stampa di martedì 10 marzo; quest’ultima, simbolo della lotta alla mafie, si dice “amareggiata per il silenzio del suo partito di fronte a relazioni imbarazzanti, chiederà al ministro Orlando di occuparsene.
Chi è attento saprà come comportarsi qualora si trovasse di fronte ad un PD regionale stile “tre scimmie”. La sostituzione di Palo Cassani tra i cinque sostenitori ponentini “Lella Paita futura e concreta” con il nome di Mattia Fiorini (assessore del Comune di Spotorno) mi stimola ad alcune riflessioni. Poco tempo è trascorso dal prendere atto sulla stampa locale delle dovute precisazioni da parte del vice sindaco di Spotorno Franco Riccobene riportate da Trucioli.it del 5 marzo scorso nei confronti delle affermazioni un po’ troppo ‘avanzate’ sul porto di Spotorno da parte di Mattia Fiorini. Viene logico domandarsi perchè Lella Paita abbia preferito Fiorini piuttosto che Riccobene come uno dei cinque sostenitori ufficiali, visto che quest’ultimo auspicava la sua vittoria. Forse perchè Fiorini dava per certa la promessa che ormai il porto aveva imbeccato, grazie all’interessamento dell’ attuale assessore regionale alle Infrastrutture, la certezza della sua realizzazione?
Di certo le ‘opportune misure per evitare il degrado degli habitat di specie, nonchè la perturbazione delle specie per cui le zone sono state individuate”; precise norme attuative di responsabilità regionale nei confronti della C:E:, sono carta straccia (per l’assessore Paita), così come le motivazioni di principio che hanno portato alla bocciatura i due progetti precedenti.
Per chi ne vuol sapere di più, basta cliccare su Google, ad esempio su “Trucioli savonesi del 12/6/2011 il porto Spotorno Noli” oppure “Trucioli savonesi porto Spotorno Noli perturbazione del 12/5/2012″ ed altri ancora come ” i gabbati della cooperativa” per capire bene la credibilità di certi personaggi.
E cosa dire dei vari bracci operativi della futura(?) Governatrice, i vari Guccinelli, Berlangeri e Miceliben conosciuti in quel di Noli? Quest’ultimo lo ricordiamo come colui che nella scorsa campagna elettorale aveva promesso di essere contrario al
raddoppio della Tirreno Power, smentendosi immediatamente poco tempo dopo in Consiglio Regionale, votando a favore.
Guccinelli a Noli in occasione della presentazione della sua Liguria Heritage rilascia la seguente dichiarazione su IVG (art.274641) dell’8/10/14: ” L’Unione Europea ha accettato la nostra filosofia che si fonda sulla convinzione che il recupero dei beni si sposa con lo sviluppo economico dei territori”. Certo, contribuendo a far installare un ascensore “montacarico” uscita/entrata per disabili, di fatto un nuovo accesso al proposto albergo diffuso di iniziativa privata, guarda caso pagato dalla comunità europea, regionale, ma sopratutto locale. E’, secondo Guccinelli, il fiore all’occhiello del restauro e valorizzazione di uno dei punti sosta di Liguria Heritage in Noli.
L’unico attendibile è l’Ass. Angelo Berlangeri quando afferma in assemblea pubblica che le “promesse elettorali, una volta passato il periodo, sono da dimenticare, voltare pagina…e va beh così” (per lui…) non per chi ne ha preso atto!
CONSIGLIO COMUNALE DEL 17/03/2015
Nelle Comunicazioni, il Sindaco informa della riunione odierna avuta a Genova presso la Corte dei Conti, e del “processo” tenutosi per quanto riguarda l’attendibilità del bilancio comunale del 2013 che potrebbe avere future conseguenze negative inerenti il “patto di stabilità”. La sentenza è prevista tra qualche giorno; nota del Sindaco non passata inosservata al poco pubblico presente è stata l’elogio alle capacità difensive del responsabile dell’ufficio tributi/bilancio, il Capo Area Flavia Giordano.
Altro argomento trattato: il tunnel di Capo Noli, la riunione in Regione con tecnici e l’Ass. Paita. Al termine di una breve esposizione, il Sindaco Niccoli ha posto alcune domande interlocutorie all’ex Repetto. Dalle risposte si è capito che la “Regione” (per voce di chi?) aveva detto che si sarebbe presa in carica la sede abbandonata dell’Aurelia di Capo Noli, anche se poi ha accennato sommessamente che “l’argomento non è mai stato trattato”…(che bella svendita al buio…con tutte le onerosissime conseguenze future… Sindaco Repetto!!!). In attesa di poter leggere e commentare propriamente la registrazione dei due argomenti trattati, credo sarebbe cosa gradita dall’opinione pubblica, oltre che dai tanti convinti sostenitori del blog e della lista “Semplicemente Noli”, poter leggere come corretta informazione una “errata corrige” alle promesse elettorali: tunnel con inizio lavori entro il 2015, pista ciclabile volano per il rilancio economico, progetto (costo oltre 600.000€ pagati dalla Regione ad una società partecipata… ) ormai finanziato (questo è vero), insomma capire chi “conta musse“. Berlangeri a prescindere.
Carlo Gambetta