Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Noli, proposte per non far morire il turismo


Noli: rilanciare il turismo è ormai uno slogan inflazionato.  Alle parole, alle buone intenzioni non seguono da anni i fatti.  Intanto si perdono pezzi: negozi, alberghi, attività commerciali ed artigianali, preziosi posti di lavoro. Il tessuto economico legato al Turismo si sfilaccia. Gli amministratori pubblici, in parte le stesse categorie economiche, non se ne avvedono o fan finta di niente. Un dramma sottovalutato, ai danni delle future generazioni. Negli ultimi  3 lustri abbiamo assistito al crollo verticale dell’industria delle vacanze. Inconfutabili i dati delle presenze alberghiere. E a colmare i vuoti, la perdita di incassi, l’impossibilità di  fare investimenti adeguati per battere la concorrenza e stare al passo con i tempi servono anche coerenza, progettualità, concretezza. Si possono suggerire alcuni interventi da mettere al libero confronto.  Materia per discutere e attuare con buon senso, buona volontà, saggezza, onestà, coesione. La colpa non è sempre degli altri, è anche di ognuno di noi, dell’eccesso di sfiducia, di litigiosità.

Il Turismo è oggi la principale fonte di reddito della nostra città e, in quanto tale, dovrebbe essere la priorità assoluta per l’ Amministrazione Comunale. Purtroppo così non è, e non lo è stato negli ultimi 20 anni. Lo dimostrano i dati. Negli anni ’60 il Turismo si è sviluppato quasi spontaneamente, c’era il sole, il mare, il boom economico. I turisti arrivavano da soli, bastava dare loro accoglienza.

Le uniche mete turistiche in tutto il Mediterraneo erano l’Italia e la Costa Azzurra. A livello mondiale l’offerta turistica era molto limitata. Gli italiani facevano le vacanze in Italia e moltissimi stranieri venivano nel Bel Paese. Oggi l’offerta turistica internazionale è infinita. Italiani e stranieri possono andare ovunque nel mondo.La crisi economica ha aggravato ulteriormente la situazione.Oggi se vogliamo rilanciare il turismo nella nostra città è indispensabile lavorarci seriamente, tutti quanti insieme in un grande gioco di squadra.

A partire dall’Amministrazione Comunale. Il Turismo dovrebbe essere il perno attorno al quale ruota l’azione del Comune.Oggi il Turismo è in ginocchio. Il lassismo delle amministrazioni e la crisi economica stanno mettendo a dura prova la resistenza delle 160 attività commerciali e turistiche nolesi. Gli unici dati certi disponibili riguardano gli arrivi e le presenze alberghiere (i pernottamenti) nella nostra città.

 Noli: PRESENZE ALBERGHIERE DAGLI ANNI ’90 AD OGGI


Negli anni ’90 viaggiavamo attorno a una media di 100.000 presenze l’anno, dal 2.000 è iniziata una caduta inarrestabile. Nel 2013 siamo arrivati a 52.811, il 2014 potrebbe chiudersi ancor peggio.

Negli ultimi 15 anni abbiamo pressochè dimezzato il turismo alberghiero.

Il Turismo delle seconde case non è andato meglio.

Non dimentichiamoci che a Noli ci sono quasi 2000 seconde case (più della metà di quelle esistenti) che solo di IMU portano 2 milioni di euro l’anno nelle casse del comune, quasi un terzo delle entrate comunali.

Seconde case significa anche spesa nei negozi, consumazioni nei bar, ristoranti, bagni marini…

E’ calato drasticamente persino il Turismo “Mordi e fuggi” domenicale o del fine settimana, che comunque portava soldi ai bar, ristoranti, negozi…

Oggi il turismo nolese è in grande difficoltà. È indispensabile rilanciarlo.

Il problema fondamentale è che è rimasto ancora oggi un turismo spontaneo legato esclusivamente alla stagione balneare, Pasqua e qualche week end di sole.

Occorre invece un lavoro di progettazione e programmazione turistica.

L’estate non è più sufficiente, dobbiamo creare Turismo tutto l’anno.

Come? Occorre creare un’offerta turistica annuale e variegata:

  1. Eventi e Manifestazioni ogni week end dell’anno.

    D’estate arrivano i bagnanti, il resto dell’anno dobbiamo attrarre i turisti con eventi e manifestazioni ben organizzate e pubblicizzate. Invece di organizzare eventi e manifestazioni ogni sera d’estate il comune dovrebbe organizzarle nel resto dell’anno.

  2. Turismo Outdoor.

    Immersioni, windsurf, vela, camminate, mountainbike, parapendio… attraggono turisti soprattutto nei mesi di bassa stagione.

    Tutto questo va ben organizzato e messo a sistema. Oggi non lo è.

  3. Turismo storico.

    Noli ha una storia infinita: dall’uomo di Neanderthal all’antico popolo dei Liguri, dall’approdo Romano fino alla medioevale Repubblica di Noli. È una grande potenzialità poco utilizzata. La Storia potrebbe diventare invece una grande risorsa turistica per Noli.

  4. Arte. Le grandi mostre d’arte sono in grado di attrarre un sacco di visitatori. Renoir a Torino ha portato 240.000 visitatori. A Noli ne basterebbero 45 mila in tre mesi, 500 al giorno, per riempire anche d’inverno bar, ristoranti, negozi e magari anche gli alberghi. Il S. Antonio dovrebbe lavorare in questa direzione.
  5. Turismo enogastronomico.

    Pesca, agricoltura e allevamento potrebbero fornire materia prima eccellente ai nostri ristoranti per renderli unici e più…appetitosi.

Per fare tutto questo è necessario un grande gioco di squadra: Amministrazione, Fondazione, Associazioni, Imprenditori, Pescatori, Contadini, Cittadini, Giovani… Tutti insieme per Noli, per il futuro di questa Città.Noli è una miniera d’oro, potrebbe esserlo per tutti. Il “filone” balneare da solo oggi non è più sufficiente. Dobbiamo trovarne altri. Ce la possiamo fare.

 INSIEME PER NOLI

Santo Nalbone



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