In attesa della corretta, completa pubblicazione sull’albo pretorio on line da parte dei vari uffici preposti alla diffusione delle delibere di consiglio, di giunta e delle determine di spesa, operazione che mi è stata assicurata dalla nuova Segretaria Capo del Comune entro la fine di quest’anno, ho chiesto delucidazioni su 4 determine ( 344-345-346-347 del 26/9/2012) dell’area tecnica dei Lavori Pubblici.
Motivo: sono incomplete e quindi incomprensibili alla lettura.
Trattandosi di Via Belvedere, era per me (come penso per chi mi legge) necessario conoscere bene l’argomento di spesa. Sono quindi venuto a conoscenza che a quattro ditte specializzate, ognuno con i propri strumenti idonei per il controllo sui dissesti ambientali, sono stati erogati dal Comune, con i nostri euro, oltre 50.000€ anno per un totale sino ad oggi di oltre 150.000€.
Questo a prescindere dal costo delle spese legali per ulteriori consulenze che spero un bel giorno saranno pubblicate per intero, oggetto di doverosa conoscenza storica per non dimenticare noi tutti, io per il primo (che queste ultime due Giunte ho aiutato), a chi abbiamo consegnato l’amministrazione del nostro territorio, del nostro portafoglio.
Sarebbe idiozia pura non riscontrare e riconoscere che queste operazioni di monitoraggio sulla staticità della collina erano, sono tutt’oggi doverosi atti conseguenziali da parte della amministrazione comunale, anche se l’ufficio precisa che in futuro necessiteranno in forma minore perchè la situazione si sta praticamente stabilizzando.
Ma cosa dire a chi ci ha portato scientemente sugli scogli e che dal 2010 è costretto, per non cadere nel baratro, a fare sopportare, di conseguenza, a noi comunità nolese, ulteriori tipi di interventi di spesa? Se fossero state eseguite a suo tempo e con minore consistenza finanziaria operazioni conoscitive del territorio, in particolare per capire dove stava la verità peritale di parte, le stesse avrebbero convinto e dissuaso chiunque a proseguire per la strada del dissesto economico/ambientale.
Per continuare a non rinunciare ai ” PARAMETRI PRECEDENTI” ? O, per lo meno, in maniera differente, a ridimensionare, sia da un punto di vista geologico che ingenieristico, portando a rinunciare in parte, rivedendo il “do ut des”. Chissa se i nostri “governanti” passando in allora, dal 2010 in avanti, controllando come sarebbe stato di dovere il sito dissestato, si sono mai chiesti a cosa potessero servire quei tondini di ferro fatti fuoriuscire prematuramente dalla struttura in fase di “messa in sicurezza”. (vedi foto). Tra l’altro:
QUANTO SAREBBE INTERESSANTE CONOSCERE UN’ EVENTUALE VALUTAZIONE DEL MINISTERO DEI BENI CULTURALI SULLE SCELTE PERMISSIVE…??? DELLA SOVRINTENDENZA AI BENI ARCHEOLOGICI DELLA LIGURIA SU QUANTO E’ STATO CONCESSO DALLA STESSA AI PIEDI DELLA COLLINA DI NOLI SU PROPOSTE DI CEMENTIFICAZIONE SULLA NOLI ROMANA RICHIESTE DA PARTE DELL’ATTUALE AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
A seguito del patratac del 14 Dicembre 2009, quello che conseguentemente era stato previsto, approvato da tutti gli aventi causa, compresa la Procura della Repubblica, vale a dire, il progetto per la messa in sicurezza, per poi proseguire con la costruzione dei garages, perchè non è stato attuato per intero?. Perchè si è bloccato e nel frattempo, guarda caso qualcos’altro si muove, una nuova società si costituisce a salvataggio (…?…?…?) proponendo un nuovo progetto che prevede e pretende (con l’assenso di chi non è in grado di difendere i nostri interessi),nuovo sangue nolese (come se non ne fosse già regalato abbastanza) intendo dire posti auto, parcheggi pubblici ? .
E invece no, è successo l’esatto contrario. Una spesa, la spesa per una consulenza, una indagine conoscitiva, preventiva, conseguente all’avviso di dissesto comunicato già da inizio 2009 e rimasto inevaso, avrebbe di certo fotografato la realtà del pericolo incombente.
Questo intendo dire: un geologo avverte, privati denunciano pericoli; al contrario, un altro privato presenta un perizia che tutto va bene, il costruttore assicura (prima a parole, poi con perizia giurata) che non esistono pericoli… e per alcuni “cervelli” che dovrebbero governare la sicurezza dei cittadini, così come i loro personali interessi immobiliari, gli stessi rimangono inspiegabilmente…??? inerti, (ma penalmente assolti) rimanendo alla finestra in palese attesa di cosa?
Sembra quasi di capire che è necessario non disturbare il manovratore, il costruttore, in falsa attesa del responso del TAR (senza essersi costituiti…) che annulla l’ordinanza sindacale di pericolo a metà Luglio, confermando, di fatto, che tutto va bene. Sentenza (sempre da rispettare) che si basa, come già a suo tempo scritto, su una consulenza di tecnici di parte, ribadite, guarda caso, tre mesi dopo e sempre da perizia giurata ed asseverata, da un altro tecnico per il quale, invece, questa volta, viene chiesto il rinvio a giudizio per falso ideologico.
Quante domande che dovrebbero avere spiegazioni ad evidenti contrasti di fatti e nelle procedure, ed invece trovi il muro di gomma dei silenzi in una palestra dove si gioca di fioretto. Ragion per cui ogni determina di spesa su fatti inerenti Via Belvedere ha, a mio avviso, la sua spiegazione. Io la vedo così: spreco di denaro pubblico per imperizia, incapacità gestionale.
Purtroppo credo non sia finita: a prescindere dal procedimento penale che attende l’esito della Cassazione sui ricorsi della Procura intentati contro la sentenza del GUP (Giudice Dott.ssa Fiorenza Giorgi) che non convalida il rinvio a giudizio richiesto per otto indagati, (esclusi amministratori e tecnico comunale a suo tempo archiviati) cosa possiamo aspettarci dall’esito del processo civile per risarcimento danni che è in fase di istruttoria?
Per il momento ricordiamoci che in mano del giudice c’è una preliminare conclusione di perizia che testualmente precisa:” in relazione all’imprudenza, negligenza ed imperizia dei resistenti e dei terzi chiamati, si ritiene di attribuire, per motivazioni di natura tecnica…responsabilità in misura minore al Comune di Noli”.
Carlo Gambetta