Una fantastica giornata di sport all’insegna del grande ciclismo in un’affascinante cornice paesaggistica ha chiuso domenica scorsa l’estate di Upega, in alta Val Tanaro, con il Comune di Briga Alta che è così balzato agli onori delle cronache per l’impronta di originalità, innovazione e ottima organizzazione che ha saputo dare alle sue manifestazioni.
Risultato encomiabile della solida collaborazione tra Pro Loco, guidata dall’esperto Mario Zintilini, e Cooperativa Terre Brigasche di Silvano Odasso che gestisce Locanda d’Upega, Rifugio Porta del Sole, Campeggio Bertrand, campo da tennis e pista da sci di fondo con una decina di giovani che dimorano ormai stabilmente in questa suggestivo e appartata valle delle Alpi Liguri. Una splendida giornata di sole ha accolto oltre 500 corridori provenienti da Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Toscana per sfidarsi sui 45 chilometri della Marguareis Bike, valida per la Coppa Piemonte, organizzata dal Parco Naturale del Marguareis e dalla Bike Gelas. Ha vinto il colombiano Diego Alfonso Arias Cuervo con il tempo di 2 h:18:16, davanti a Luca Ronchi (2h:21:44) e Pietro Sarai (2h:22:18) tutti nero-verdi della Reparto Sport Lee Cougan. Alla stessa squadra anche il gradino più alto del podio femminile con Costanza Fasolis (3h:04:33), davanti a Maria Pastore e Maria Cristina Nisi. Diego Alfonso Arias Cuervo, fortissimo in salita e audace anche in discesa, ha inventato la fuga decisiva portando via anche i compagni Ronchi e Sarai, prima di salutarli ed involarsi solitario verso il traguardo.
L’undicesima e penultima prova di Coppa Piemonte ha permesso ai biker di andare alla scoperta di un angolo della regione sconosciuto ai più. Merito agli organizzatori dell’ASD Bike Gelas, che non amano stare fermi nella stessa località, e preferiscono cambiare spesso location per far conoscere angoli diversi del parco naturale del Marguareis. Così, dopo le edizioni di Entracque e Chiusa Pesio, quest’anno è stata la volta di Briga Alta. La competizione si è svolta su un percorso di alta montagna, molto suggestivo, con 1800m di dislivello in salita, disegnato sullo spartiacque italo francese. Sentieri e mulattiere che portano alle strade militari di cresta, come la Limone-Monesi, passando per i passi Garezzo e Colle Tanarello, e toccando nel punto più alto i 2.150m del “Cristo Redentore”. Siamo nelle Alpi Liguri-Marittime, le montagne ad un passo dal mare, chiaramente visibile dal punto più alto della gara dove, nelle giornate più limpide, si può scorgere persino laCorsica.
Un meteo da incorniciare ha ripagato i 430 partenti dei chilometri fatti per raggiungere la remota frazione cuneese. Tutti sono rimasti letteralmente entusiasti del percorso, durissimo, ma molto panoramico, con single track impegnativi e assai divertenti. In molti non hanno esitato a definirlo “il più bel tracciato fra tutte le gare valide per la Coppa Piemonte”. Un onore per gli organizzatori che sicuramente stanno lavorando nel senso giusto.
<<Per allestire il tracciato – spiega Erick Rolando, speaker della manifestazione e uno dei Guardia Parco impegnati nell’organizzazione – abbiamo ripulito e riattato lunghi tratti di sentieri e mulattiere ormai quasi scomparsi alla vista, impiantando molte palline riportanti la segnaletica “Marguareis Bike”, così il percorso resterà in pianta stabile a disposizione di tutti gli appassionati, ovviamente nei mesi liberi dalla neve>>.
Il via della corsa scatta da Upega alle 10 con una salita in asfalto di 4 km. Dopo 2km la pendenza si fa più dura, e inizia la selezione nel gruppo dei migliori. I ragazzi della Lee Cougan alzano subito il ritmo portandosi al comando. Gli immediati inseguitori sono gli elite master Piras e Rebagliati, seguiti a poco da un gruppetto comprendente Martucci, Cina, Pesse e Caratide.
Le posizioni rimangono più o meno invariate anche sulla seconda e sulla terza salita, quella più lunga e dura, dove per un tratto abbastanza lungo tutti sono costretti a scendere dalla sella prima dello scollinamento, vuoi per il terreno sconnesso, vuoi per le pendenze vicine al 30%. In questo tratto i biker attraversano per lunghi tratti lo spartiacque del confine italo-francese, intorno a quota 2000m. Si può così scorgere uno spettacolare, multicolore e sfavillante serpentone solcare la mulattiera di cresta. E’ proprio sulle ultime rampe verso il GPM del Cristo Redentore al Monte Saccareloo che Arias Cuervo saluta i due compagni di squadra e di fuga e s’invola per affrontare l’ultima discesa da brividi che solcando la valletta del torrente Corvo lo porta in picchiata sul traguardo di Upega.
Nella gara femminile, a sorpresa, parte a razzo Maria Cristina Nisi che conduce la gara per la prima salita, salvo poi pagare immediatamente pegno nella prima discesa, dove viene ripresa prima da Marta Pastore, poi da Costanza Fasolis e da Barbara Piralla. La Pastore conduce la gara per circa 1h30, che è un po’ il suo limite di autonomia, per lei che è principalmente interprete del cross-country. Infatti sulla salita che porta al GPM viene ripresa e staccata da Costanza Fasolis, che poi non ha problemi a portare a termine la prova in prima posizione. Da segnalare un clamoroso errore da parte di colui che doveva essere l’ospite d’onore della manifestazione, ossia Diego Rosa. Il portacolori dell’Astana Pro Team si è, infatti, presentato a Chiusa Pesio, sede di partenza della scorsa edizione della Marguareis Bike. Un vero peccato ! Eppure è cuneese di Alba dove è nato 26 anni fa. E’ ciclista su strada e bike r. Professionista dal 2013, nello stesso anno ha vinto la classifica dei giovani al Tour Méditerranéen. ]Sempre nel 2013 ha partecipato al Giro d’Italia, mettendosi in evidenza in salita. Ha partecipa al Giro d’Italia del 2014. Ancora con il team Androni Giocattoli-Venezuela. In seguito ad una caduta ad 11 km dall’arrivo a Montecassino si è procurato una brutta ferita al ginocchio. L’estate del 2014 presenta a Diego una grande occasione; il Pro Team Astana hai ufficializzato il suo ingaggio per la stagione 2015.
Spillo