L’asino fedele compagno di lavoro, così era considerato, nei nostri paesi liguri, fino agli anni ’50. Poi è quasi scomparso per tornare, in casi molto limitati, in alcuni orti-pascoli dell’immediato entroterra. Non si ha più traccia, invece, del bue. Così come sono una rarità tutti i grossi animali domestici. Fa notizia, dunque, la presenza di asinelli su un lungomare.Nelle settimana scorse un lettore di Trucioli.it ha ripreso sulla passeggiata a mare di Finale Ligure due asinelli, con il loro padrone, in ‘sosta’ nella zona di levante di Finalmarina. Una curiosità che ha attratto immancabili curiosi e tante domande per l’accompagnatore.
L’ASINO CHE HA TROVATO CASA IN GALLERIA
Altre immagini a decine di chilometri, questa volta in provincia di Imperia, sulla strada sterrata che da San Bernardo di Mendatica, raggiunge il Garezzo e l’omonima galleria dove per giorni, alla fine di settembre, aveva trovato ‘casa’ un asino piuttosto anzianotte. Una curiosità: la galleria viene percorsa anche in auto da chi vuole raggiungere, seguendo l’alta Via delle Alpi Liguri, Triora, Molini di Triora, Colla di Sanson, Colla Melesa. Una strada militare piuttosto malconcia, ma panoramica. L’animale, incustodito, non ha creato problemi al transito.
ASINI NELLA MALGA DELLA FAMIGLIA DONATI SULLE ALPI MARITTIME (REZZO)
Altro scenario quello che si trova lungo il percorso finale del Bosco di Rezzo (Comune di Imperia) dove durante l’estate. La famiglia Donati (in inverno torna a Pompeiana) occupa una malga, con 200 mucche, un’ottantina di capre, e quattro asini che sono stati ripresi a fine settembre.
BORGHETTO S. SPIRITO DI UN TEMPO: UN ASINO COMPAGNO DI LAVORO
Infine riproduciamo una foto degli anni ‘3o contenuta nel libro Borghetto Santo Spirito di un tempo. Nel testo a corredo si legge che anche lungo la fascia costiera quando la meccanizzazione non era ancora arrivata, nelle campagne abbondava il bestiame che aiutava l’uomo nel lavoro della terra. Fornica anche latte, carne e produceva stallatico indispensabile per la concimazione del terreno. L’asino, poi, e più ancora il mulo, adatti alle nostre colline, trasportavano a basto o tirando il carro, l’occorrente alla casa, ai campi, alla stalle ed erano pure cavalcatura generalmente mite come si vede dalla foto.