Straordinario successo al Mercato della Terra del 5° MelaDay. grazie a centinaia di melocustodi sono state messe a dimora oltre 2500 nuove piantine innestate con 23 varietà di 18 accessioni…con questo ultimo evento è stato superato l’obiettivo alla base del Progetto “salviamo le antiche varietà di mele delle Valli della Bormida”.
>Come è noto il progetto assume valenza Regionale entrando a far parte del Progetto integrato ” I frutti ritrovati di antiche terre liguri “.
>Il progetto nel suo insieme sviluppa l’idea di una “liguricità” da levante a ponente nell’ottica della creazione di una banca dati delle antiche varietà di piante da frutto valorizzando nel contempo la biodiversità di territori ricchi di storia e fascino .
>Sabato 14 dalle 8,30 alle 12, sotto 8 gazebi del Mercato della Terra di Cairo M.tte si è conclusa la fase terminale con la consegna di 700 portainnesti MM111 e MM106 innestati con marze di 23 varietà. a oltre 200 melocustodi.
>Il MelaDay ovvero la giornata delle mele..di sabato 14 è solo la parte emergente di un iceberg fatto di passione , altruismo e impegno.
>Già l’anno scorso a Settembre con l’impegno di Walter , Daniela , Maurizio e Valentina , l’anteprima Mostra Pomologica a Millesimo
>Poi a Gennaio con le prenotazioni sul Mercato della Terra, ma anche nei negozi, on line e per posta , sempre a Gennaio la seconda mostra pomologica al Mercato della Terra con le mele corrispondenti alle varietà in prenotazione.
>A Febbraio la revisione delle schede pomologiche, con il prezioso contributo di Luigi e Walter, poi l’aggiornamento del registro dei melocustodi, e l’approvvigionamento dei portainnesti e della torba per i pack a cura di Massimo.
>Nelle settimane precedenti il lavoro dei marzedonatori tanti amici che, anche nella neve, sulle colline della valle hanno prelevato le marze migliori (i rametti per l’innesto) portandoceli in mazzettini etichettati: Corrado da Dego, Dario da Mallare, Vincenzo da Roccavignale, Elvio da Cengio , Luigi da Altare, Iose da Pallare , Carlo e Carla da Murialdo e Franco di Cengio
>Nei sette giorni precedenti l’attività più delicata, l’innesto delle varietà sulla base delle prenotazioni, aggiornate di giorno in giorno. (oltre 60 ore di innesto)
>Contestualmente alla fase di innesto l’attività di confezionamento delle piantine in Pack personalizzati con taglio e saldatura delle borse biocompatibili e riempimento con torba umida.
>Non solo…. per ogni piantina innestata doppia etichetta, una con il solo nome della varietà l’altra plastificata con il nome della varietà anche in dialetto e del nome del fornitore della marza. ..Corrado, Riccardo, Gianni, Aldino, Giovanni, Paolo, Stelvio, Lucia, Pier Alex , Davide……. la conta, il controllo la messa nelle ceste ..che alla fine saranno 22
>E poi all’alba del 14 il trasporto a Cairo.M.tte, Gianni con il suo Daily, Giorgio e l’altro Gianni con i loro pick up ,con Giuseppe , Lucia, Andrea, e l’immancabile Stelvio.
Sulla Piazza di Cairo l’allestimento sotto otto gazebi delle quattro postazioni di innesto per chi non aveva prenotato con Corrado e suo papà, Giovanni, Gianni, Riccardo, Franco il papà di Lucia, Gianni e Giorgio, le postazioni di registrazione dei melocustodi con Ileana, Mirella, Marisa e Maria Grazia, della consegna delle piantine prenotate con Stelvio, Aldino, Carlo, Raffaele, Mauro, Alex, la postazione del confezionamento Pack con l’infaticabile Lucia e Andrea.
>Senza contare l’impegno di Walter e Daniela per accompagnare le tre classi di alunni di San Michele di Mondovi fra i banchi del Mercato della Terra e alle postazioni del MelaDay dove ALEX ha illustrato a loro il progetto..
>Alcune curiosità…la varietà più richiesta anche quest’anno è stato il Boccone del Prete, seguito dalla Mela Suonerina e della nuova varietà la Mela Barò..
>Dal registro dei melocustodi emerge una suddivisione di genere quasi paritaria con prevalenza di giovani.
>Questo MelaDay va in archivio con la consapevolezza di aver contribuito con questa iniziativa (che non è commerciale) ma mirata a finalizzata al progetto di salvaguardia della biodiversità delle antiche varietà di mele della valbormida, anche alla valorizzazione dei dialetti, minacciati anch’essi dalla scomparsa, a causa dei processi sempre più avanzati di italianizzazione e di estinzione della civiltà contadina.
>Slow Food ringrazia il Comitato di Gestione del Mercato della Terra e gli oltre 40 volontari , impegnati da settimane per questo quinto Meladay
>Un evento che ha visto uomini e donne di ogni età aderire e apprezzare una delle tante iniziative di Slow Food per la difesa della biodiversità.
>Gianpietro Meinero
Segretario Condotta Slow Food
ALCUNE SEQUENZE DEL 5 ° MELADAY DI CAIRO MONTENOTTE CON GIANPIETRO MEINERO, I COLLABORATORI, ACQUIRENTI. Con un click sulla foto si può ingrandire