Poco più di un mese fa nell’area alberata a pini d’alto fusto che circonda, sul lato viale Azzurri d’Italia, il palazzetto dello sport e la piscina scoperta, una squadra di operai ha provveduto a tagliare alcuni alberi pericolosi e soprattutto ad una robusta potatura. Hanno accatastato parecchi quintali di legname di un certo diametro, tagliandoli per essere idonei al trasporto. Domanda ai presenti: “E’ possibile acquistare la legna, a chi bisogna rivolgersi?”. Risposta collaborativa: “Il pino non ha mercato e bruciarlo nelle stufe o nei forni non rende, purtroppo finisce tutto in discarica ed è un costo notevole”. Martedì mattina, 18 marzo, i ‘legno grosso’ non c’era più – non sappiamo quando sia stato caricato -, ma fanno bella mostra pile e barriera di rami, certamente inutilizzabili.
Potrebbe essere che in effetti il legname, degno di questo nome, sia già finito in una discarica autorizzata ed il Comune di Loano – i cittadini – abbia dovuto pagare lo smaltimento in base ai quintali. Non ci interessa sapere se era personale di Palazzo Doria, o di qualche impresa privata, cooperativa, sub appalto come succede di frequente.
Non avremo neppure risposta – come è ormai d’uso – da chi potrebbe chiarire come siano andate le cose. Ed è difficile ipotizzare che questo sia il primo e l’unico caso con identica sequenza. I rami grossi, tagliati, vengono subito rimossi e trasportati in discarica, quelli piccoli, inutilizzabili sotto ogni aspetto, restano mesi sul terreno, sugli spazi pubblici ?
E’ un piccolo mistero, tanto piccolo forse non lo è se conoscessimo la spesa dello smaltimento, ad opera di chi e con quali controlli. E’ pur sempre un lavoro di pubblico interesse, speriamo sia svolto con quella diligenza che ogni privato cittadino metterebbe in pratica. Se qualche assessore o qualche responsabile di settore varrà chiarire come è avvenuto lo smaltimento, quanto è costato e cosa accade in casi simili nell’ambito dell’attività dei taglialegna rendiamo un servizio alla trasparenza. Non ci adombreremo per mancate risposte, a Loano ci siamo abituati. Anche i quattro lettori possono farsi un’idea. Ammesso che siano interessati a sapere come si spendono i soldi dell’addizionale comunale che, nelle buste paghe e delle pensioni, di questo mese, registrano, la voce aggiuntiva: “Acconto addizionale comunale anno in corso” che si aggiunge all’addizionale comunale dell’anno precedente.
Se potessimo esibire uno stipendio da 4 mila euro al mese nette, come il nostro simpatico ed infaticabile presidente della Provincia, cittadino di Loano, potremmo forse essere più sereni. Non conosciamo i redditi degli assessori e dei consiglieri comunali: i componenti della giunta non rinunciano a decurtarsi lo stipendio mensile, ma ad una certa indennità, stesso discorso per il gettone di presenza dei consiglieri. Ci sono località dove, anche quando non è richiesto per legge, vengono resi pubblici i redditi dei concittadini eletti. Compresi quelli dei dirigenti e dei funzionari di settore. Legna più, legna meno.
ULTIMA ORA: L’assessore Luca Lettieri ci ha fatto opportunamente notare, con una mail, che sul sito del Comune di Loano, nella sezione della giunta comunale, sono indicati gli emolumenti percepiti. Ringraziamo e ci scusiamo per l’omissione, ripromettendoci di tornare sull’argomento con la pubblicazione ufficiale dei dati.