La corresponsabilità. Per ottenere l’indennizzo il danneggiato deve provare che non era distratto. La giurisprudenza è cambiata, rispetto all’ultima sentenza 20427/2008 che sollevava l’ente proprietario della strada dalle sue responsabilità solo se dimostra di non aver potuto fare nulla per evitare il danno, causato da un evento imprevisto. Sono centinaia, ogni anno, anche nelle province di Savona ed Imperia le richieste di risarcimento per ‘buche sulle strade comunali’, soprattutto nelle zone centrali e più trafficate, con incidenti e feriti. I Comuni sono assicurati e quasi sempre nasce un contenzioso civile, con la nomina di un avvocato di parte. Un ‘bottino’ di cause per alcuni studi legali, sempre gli stessi.
Tra le novità della sentenza della Suprema Corte – alla quale dovrebbero attenersi per uniformità i giudici di merito – il danneggiato (pedone, ciclista, motoclista, automobilista…) deve dimostrare di aver percorso la strada “con la dovuta attenzione” e se si tratta di un pedone, con le scarpe adatte. L’ente pubblico, da parte sua, deve dimostrare che si è trattato di un ‘caso fortuito’.
Leggi l’articolo de Il Sole 24 Ore.