Albenga – Il pronto soccorso dell’ospedale ingauno? Oggi e ieri. Sempre in primo piano. Ma chi ricorda ancora che il 3 febbraio 1996, sedici anni fa, andava in scena uno scontro, tra mobilitazione e polemiche, che ripropone la fotocopia delle ultime ‘battaglie’, culminate anche con una affollata manifestazione di piazza?
Leggiamo sul Secolo XIX di allora: “Una ferma presa di posizione da parte di tutti i sindaci del comprensorio per evitare che le autorità sanitarie provinciali (ora è invece la Regione ndr) giungano alla decisione, ventilata nei giorni scorsi, di chiudere nelle ore notturne il pronto soccorso di Albenga.
E’ quanto chiedono in una lettera inviata ai sindaci della zona, un centinaio di abitanti di Albenga e delle cittadine limitrofe, compresi i paesi dell’entroterra.
Si sottolinea, tra l’altro, il ruolo importantissimo sino ad oggi svolto dal pronto soccorso del Santa Maria di Misericordia nel quadro dell’assistenza sanitaria del comprensorio. “A quelli che vorrebbero chiudere questa struttura vorremmo far sapere che una decisione del genere significherebbe porre fine a quel minimo di assistenza sanitaria notturna alla quale tutti i cittadini hanno diritto”.
Il quotidiano ligure dava poi conto di un intervento da parte del dottor Massimo Vecchietti, primario anestesista e di rianimazione del nosocomio albenganese. “Per prima cosa – sosteneva – bisogna dire chiaro che nessuna decisione è stata ancora presa e che quindi tutte le polemiche sorte negli ultimi giorni sono premature. A mio avviso è poi indispensabile affrontare il discorso partendo da un punto fisso: la prima cosa da fare è salvaguardare i pazienti, e per fare ciò è indispensabile avere personale e struttura in grado di offrire un servizio qualificato. Non serve a niente avere strutture di pronto soccorso che non funzionano, e sia ben chiaro che dicendo questo non mi riferisco al pronto soccorso di Albenga, Anche se è evidente che i medici che vi lavorano sono costretti da tempo ad operare in condizioni che non possono certe essere definite ottimali”.
Il dr. Vecchietti, riportava ancora il quotidiano, riserva infine una frecciata per l’ex ministro della Sanità, Raffaele Costa: “Dopo la sua visita all’ospedale di Albenga ci aspettavamo un intervento per migliorare la situazione del pronto soccorso. Invece non è accaduto niente”.
Albenga ha avuto il nuovissimo ospedale. E torna d’attualità, con aspetti assai più vitali, la sopravvivenza pubblica della stessa struttura. Dopo aver plaudito all’ingresso dei privati.
Tagli e razionalità per ridurre i costi. In attesa di conoscere come sarà garantito alla popolazione un livello di pronto soccorso ed assistenza da paese civile. O ancora, il ruolo del vicinissimo Santa Corona.