Una lunga stagione estiva con gli imprenditori alberghieri, della ristorazione e dei bar in grave difficoltà per la carenza di personale. Quale futuro? Oggi l’allarme delle scuole alberghiere sulla drastica riduzione di studenti. Cosa accadeva in Liguria nel 2002, vent’anni fa. Il Secolo XIX pubblicava la ‘svolta-pilota’ al Centro di formazione alberghiero ‘Miretti’ di Celle Ligure: ‘Primo caso in Italia. Tre giorni a scuola, 3 al lavoro.
L’albergatore -ristoratore Claudio Pasquarelli interveniva sul rapporto tra scuola alberghiera e strutture ricettive: chef e camerieri, cambiare la scuola. Un operatore che da 55 anni fa esperienza nel settore. E 20 anni fa ricordava, tra l’altro: “Sono convinto che esiste uno scollamento tra la scuola e noi albergatori e ristoratori non trovando spesso quello di cui veramente abbiamo bisogno nella preparazione degli allievi…”. Cosa è cambiano ai nostri giorni rispetto ad allora? E chi se non la politica (Regione in particolare) e la scuola, in sinergia con le organizzazione di categoria (albergatori ed esercenti), possono davvero cambiare rotta verso obiettivi e risultati concreti. Dare una svolta. Nell’interesse comune e dell’industria del turismo, primo motore socio economico della nostra provincia e non solo. Cosa scriverebbe oggi, con il suo bagaglio di esperienza e testimonianza, il grande professionista Claudio Paquarelli. Il ‘Miretti’ non esiste più, restano gli istituti alberghieri di Finale ed Alassio. All’epoca la ‘svolta’ si era poi inceppata e nessuno ne ha più parlato e approfondito.
GLI ARTICOLI DE IL SECOLO XIX del 23 aprile 2002