Pubblichiamo l’articolo del Secolo XIX e La Stampa a firma di Stafano Delfino, un ‘decano’ giornalista che è stato capo della redazione del quotidiano torinese a Imperia e già corrispondente de Il Secolo XIX da Finale Ligure. Delfino direttore artistico del Festival teatrale di Borgio Verezzi. Non c’è tregua quanto a disagi per i benemeriti abitanti, pendolari soprattutto, dell’alta Valle Arroscia.
Tra i danneggiati, pare ovvio, attività commerciali e i proprietari di seconde case. Questa volta causa un ponte sull’Arroscia che va rinforzato e ampliato. Rispetto a quanto si è letto la chiusura totale prevista sarebbe di 30 giorni, poi si procede con il senso unico alternato. Purtroppo non è solo questo il problema di frazione Ponti. C’è mancanza di strutture turistico ricettive come Trucioli.it ha spesso ricordato. L’albergo ristorante bar Genzianella chiuso dal 2016, il parco L’Ombrellone bar e tavola calda, con tutta la struttura, volutamente chiuso al pubblico, parco giochi in condizione pessime. La Parrocchia di Pornassio che ne è proprietaria non interviene nel restauro e pare rifiuti l’aiuto esterno. Resta l’attività del ristorante bar Lo Scoiattolo.
A Ponti abitano 65 persone. E’ attiva una falegnameria, le cantine Azienda Agricola Fontanacota di Marina Berta e Azienda Agricola Gianan di Antonello Destefani. C’è il fornito market di alimentari, tabacchi-edicola. Sono un paio i ragazzi in età scolare e tre bimbi piccoli.
Sulle autostrade ed in diverse zone d’Italia (Alto Adige in particolare), per chi le frequenta, non è difficile imbattersi in cantieri che lavorano ‘no stop’ 24 ore al giorno, tre turni, sette giorni su sette, quando ci sono obiettive emergenze. Non siamo nella stagione invernale, del gelo. Ma in Provincia di Imperia, anche per risparmiare sui costi, quando ci sono interventi sulle strade provinciali, a meno di non ricordare e di essere smentiti (se non in pochi casi), le imprese che appaltano fanno normali turni di apertura cantiere e festività, spesso sospendono anche di sabato. Orario cantiere 8 – 18, o poco più, con pausa di mezzogiorno. C’è da chiedersi se non era una scelta di buon senso accorciare al massimo la chiusura (che deve tener conto anche degli imprevisti meteorologici) proprio con un cantiere no stop. Certamente sarebbe un concreto contributo ai disagi e al malcontento popolare che quanto a strade non è un’eccezione. ‘Pagano’ sempre i più deboli verrebbe da dire, ovvero chi abita e lavora già in zone disagiate. Se poi a qualcuno sfugge che l’attraversamento del paese di Cosio D’Arroscia ha una strettoia a gomito di 200 metri allora la ‘frittata’ è servita. Un tratto in curva della strada per Mendatica si riduce per gli automezzi ad un pericoloso e costante pericolo.
ULTIMA ORA – RICEVIAMO DAL PARROCO DI PORNASSIO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO–
Gentilissimo Direttore, Le scrivo con riferimento all’articolo comparso sul Suo giornale in data 8 settembre nel quale si fanno alcune considerazioni sulla frazione Ponti di Pornassio e in particolare sul Parco dell’Ombrellone, considerazioni a mio modo di vedere del tutto inesatte. Quest’area, di proprietà della Parrocchia, non è affatto chiusa al pubblico. Il parco con le sue strutture è affittato ad un’associazione che svolge rafting ed altre attività fluviali. L’area verde con giochi, panchine e tavolini è sempre aperta al pubblico, mentre i fabbricati, un tempo adibiti a ristorante e a bar, sono aperti unicamente per le attività legate alla associazione affittuaria.
Scrivere, come è stato fatto nell’articolo in questione, che il parco è in condizioni
pessime, è del tutto falso. Certamente stiamo parlando di un parco di paese e non dei giardini del Quirinale, ma non più di due anni fa è stata realizzata dalla parrocchia la potatura degli alberi e lo sfalcio dell’erba viene costantemente effettuato dall’affittuario. Alcuni altri lavori, come la sistemazione della rete metallica o la pittura delle strutture e delle panchine, saranno realizzate a breve, ma è del tutto fuori luogo dire che questo parco è in condizioni pessime!
La ringrazio per l’attenzione e Le chiedo cortesemente di pubblicare queste mie
considerazioni. La saluto cordialmente. Don Ruggero Gorletti parroco
L’ARTICOLO DI STEFANO DELFINO – Per almeno due mesi (salvo imprevisti legati
soprattutto alle condizioni meteorologiche) chi abita a Ponti di Pornassio, oppure chi ha un’attività commerciale o, ancora, lo frequenta per turismo, sarà costretto a compiere un giro vizioso, che gli allungherà i tempi di percorrenza di circa un’ora tra andata e ritorno. Situazione analoga, per quanto un po’ meno disagevole, anche per la popolazione di Montegrosso Pian Latte e di Mendatica.
Dal 19 settembre a metà novembre circa, a causa dei lavori di rifacimento del ponte sul torrente Arroscia, resterà chiusa al traffico la strada provinciale 3 al km. 2,900, proprio all’ingresso dell’abitato di Ponti e in prossimità del Parco l’Ombrellone. L’importo dell’opera é di 155 mila euro. Spiegano i tecnici della Provincia, addetti alla viabilità: «L’intervento si è reso necessario per adeguare le protezioni della strada e per allargare la carreggiata, ora transitabile solo a senso unico alternato, da 4,20 a sei metri, ed è stato concordato nei tempi di esecuzione con i sindaci di Mendatica (Pelassa), Montegrosso Pian Latte (Maglio) e Pornassio (Adolfo), dopo aver tenuto in considerazione alcune criticità collegate al turismo o alla riapertura delle scuole». A Ponti di Pornassio ha sede l’Azienda Agricola Fontanacota, che da una ventina di anni produce vini liguri Doc (Pigato, Vermentino, Ormeasco, Rossese), oltre allo Sciac-trá e al Granaccia. Dice Marina Berta, titolare: «Purtroppo, il provvedimento di interruzione capita proprio nel periodo della vendemmia. Lo abbiamo fatto presente, ma siamo riusciti solo a ottenere uno slittamento della chiusura, in origine prevista già all’1 settembre. Da tempo si sapeva che, prima o poi, i lavori avrebbero dovuto prendere il via. Piuttosto non si capisce perché non sia stato consentito il traffico pedonale attraverso l’installazione di una passerella laterale: motivi di sicurezza o di costo?».La risposta della Provincia non si fa attendere: «La passerella pedonale non è allestibile per ragioni di sicurezza e per facilitare i lavori: si dovrà dunque fare il giro da Cosio d’Arroscia». Ma la gente di Ponti, località frequentata anche da molti escursionisti o dagli sportivi che si dedicano al canyoning sul Rio Santa Lucia, affluente dell’Arroscia, continua a protestare: «Molti parlano di rilancio o di valorizzazione dell’entroterra, però poi accadono situazioni come questa. Possono anche andar bene progetti faraonici per il Forte di Nava. Ma a noi, che stiamo a fondovalle, chi ci pensa?»
E IL SINDACO DI PORNASSIO VITTORIO ADOLFO ANNUNCIA….
E A MONESI…C’E’ FINALMENTE CHI SI E’ STUFATO DEI TROMBETTIERI
LA STAMPA DI DOMENICA 4 SETTEMBRE 2022
‘DESERTO’ ENTROTERRA. LO SPOPOLAMENTO CORRE PIU’ VELOCE