LA STAMPA WEB: “Nuovo sindaco a Borghetto Santo Spirito: ’incoronazione’ per Giancarlo Canepa , con Borghetto C’È. Meno di un elettore su due è andato a votare, un dato molto basso che deve fare riflettere”. Leggi anche il ricordo di Andreino Abba ben voluto da tutti.
“Lo scarto di voti fra il primo e il secondo candidato risulta pressoché invariato. Rispetto al primo turno delle scorse elezioni, si presentava 1 candidato in meno”. Erano tre liste, con candidati sindaci Maritano e Villa, eletti all’opposizione e Canepa sindaco.
Il sindaco Canepa, come trucioli.it aveva sommessamente previsto, si è aggiudicato il secondo mandato; aggiungiamo con una percentuale di cittadini votanti (in meno) che non ha precedenti nella storia delle comunali borghettine. Una disaffezione al voto sempre più generalizzata nel Bel Paese. Al Sud soprattutto. C’è da chiedersi, semmai:perchè Borghetto dovrebbe segnare la differenza ? Una cittadina dove si sono fatti ‘vivi’, per sostenere l’artigiano Canepa, gettonati e ‘ambiti’ esponenti del centro destra, Forza Italia esclusa (?): Lega di Salvini con un senatore (Ripamonti) e una parlamentare (Foscolo), consiglieri regionali ed esponenti di Fratelli d’Italia e Cambiamo con Toti (Vaccarezza). E trucioli.it aveva pubblicato un eloquente fotoservizio. (Elezioni comunali tra serio e ‘scherzi a parte’….).
A Borghetto su una popolazione residente di 4601, gli aventi diritto al voto erano 3951. Si sono recati ai seggi 1944 elettori che hanno espresso 1870 voti validi, 55 nulle, 14 schede bianche. In questa tornato i votanti sono stati 49,20 % contro 60,52 % della precedente tornata.
Spese elettorali. Il candidato dr. Giraldi aveva dichiarato a Trucioli.it che il suo budget non avrebbe superato mille euro. L’unica pubblicità social è apparsa su ‘uominiliberi‘ di Savona. Pagata da chi ? Il sindaco Canepa si è affidato, quanto a promozione web, al possente e indipendente Ivg.it, in particolare (probabile abbia speso 1500-2000 €) e Savona News (350-400 ?).
Per nessuno dei due candidati non è stata una campagna elettorale all’americana, sopratutto ‘santini’ e manifesti, buona scelta (meglio sarebbe sempre aiutare famiglie in difficoltà e povere) anche se la squadra di Canepa ha messo mano al portafogli assai più di quella di Giraldi sostenuta peraltro da un big di competizioni locali quali l’ex candidato sindaco, dr. Giancarlo Maritano; le sue prime candidature a consigliere comunale e provinciale risalgono già a Loano.
Per la futura giunta l’auspicio che si legge da molte dichiarazioni di politici nazionali, di diversa estrazione, è che “le competenze abbiano il loro peso rispetto alle preferenze ottenute dai singoli candidati, a cui va aggiunta la disponibilità di tempo a coprire gli impegni che il ruolo comporta”.
Nel ponente savonese la Lega di ‘prima gli italiani’ può contare su tre sindaci in Riviera (Laigueglia, Borghetto e Loano) e altri due leghisti doc nell’entroterra ponentino (Ortovero e Balestrino). Canepa ha dichiarato a Valeria Pretari (La Stampa): “La macchina del fango contro di me non ha funzionato”. C’è da augurare tuttavia che non sia fango vero di qualche rio a travolgere molte aspirazioni e sogni visto che aveva lasciato il segno con danni ingenti anche a privati agricoltori, a lungo dimenticato e ora è nei programmi ‘faremo’.
LA RINUNCIA CHE FA ‘SCANDALO’ DEL CANDIDATO GIRALDI
L’aspirante sindaco, con già due mandati ad Arnasco, dissidente Pd, Piergiorgio Giraldi ha confermato, con coerenza si direbbe, quanto aveva già preannunciato a Trucioli.it nel corso della sua prima intervista (in esclusiva il 14 aprile 2022 con 824 visualizzazioni vedi….): Se perdo non resto in consiglio comunale, non sono adatto a fare opposizione dai banchi della minoranza, lascio il posto a chi lo saprà fare meglio di me. Per una volta che un politico (ora ex) candidato rispetta l’impegno preso e reso pubblico, senza la pistola puntata, perché scandalizzarsi.
Semmai chiedere scusa ai cittadini di essere corresponsabili (tutti?), della diserzione alle urne che proprio a Borghetto, ripetiamo, ha toccato una percentuale senza precedenti. Così come è ormai ridotto il ‘deserto commerciale’ (unico caso sulla riviera ligure, ma a Ceriale accade qualcosa di simile) del centro storico. E la dice lunga sugli inni alla vittoria piuttosto che una scrupolosa e doverosa presa di coscienza per il passato e ora per l’immediato futuro.
COMMENTO FACEBOOK DEL SINDACO VINCENTE CANEPA (riferito alla scelta di Giraldi) – “Il triste epilogo di una storia triste. Ogni ulteriore commento sarebbe superfluo. Poi ci si stupisce che la gente sia delusa dalla politica. Per fortuna non siamo tutti così”.
Maria Clara Arecco (ex consigliere comunale di maggioranza) – “Povera Borghetto sempre più in basso, con questi commenti.”
Il popolare e ‘premiato’ Carlo Fantoni: “MALA TEMPORA CURRUNT. Il commento di Canepa sul comportamento del suo avversario post elezioni non richiesto e inopportuno non è bello, non bisogna infierire sugli avversari dopo che si è vinto, bisogna con lealtà rendere l’onore delle armi; può darsi che Giraldi sbagli ma lo lasci dire a persone terze. Canepa ha vinto bene governi e lasci stare gli avversari o vuole fare le liste di proscrizione”.
ARTICOLO DE LA STAMPA –
ARTICOLO DE LA STAMPA CHE FORSE NESSUNO HA RILANCIATO SULLA PROPRIA PAGINA FACEBOOK. NON INTERESSAVA ? NON ERA UTILE INFORMAZIONE ?
E una parola la riserviamo ancora alla ‘pietosa serata’ di cui si è già scritto e commentato sui social (nel ‘duello’ – sic da Ivg) tra i due candidati sindaci. Nella platea era presente un decano (Gian Luigi Taboga) della vita politico amministrativa di Borghetto: è stato segretario cittadino della Dc quando erano attive sei sezioni (Pci, Psi, Psdi, Pri, Pli, per un periodo anche quella del Msi con l’imprenditore edile Stella).
L’ultimo segretario democristiano di Borghetto era stato Santiago Vacca. Ma per il vecchio cronista come dimenticare l’anno in cui Guido Michelini, esponente della sinistra del partito e giovanissimo consigliere comunale, era segretario Dc (Taboga vice) e si organizzarono le elezioni primarie aperte a tutti gli abitanti per la scelta dei candidati da mettere in lista (DC). Primo caso in Liguria, secondo in Italia dopo Piombino. La notizia finì nella pagine nazionali dei quotidiani perchè furono un migliaio a recarsi alle urne e non solo dello scudo crociato. Tempi di partecipazione e fiducia popolare!
Ebbene né i 2 candidati Canepa e Giraldi, né i 2 giornalisti pubblicisti moderatori Berto e Strizioli, hanno ritenuto di citare al buon esempio di partecipazione alla serata del concittadino Taboga, testimone ieri come oggi di impegno civile. Dalla parte degli utenti quale responsabile di Assoutenti. Memoria storica con tutti i limiti umani e non già a periodi alterni o a seconda di chi è al timone. Alle polemiche, la scuola ‘taboghiana’ è sempre stata quella delle proposte, delle idee, per una qualità di vita migliore e più rispettosa nei fatti delle persone e dei loro diritti, del bene comune tanto abusato nella propaganda politica. E merce rarissima. Facendo tesoro della ‘lezione’ del nostro passato.
BORGHETTO SE N’E’ ANDATO ANDREINO ABBA, PERSONAGGIO A SUO MODO ANNI ’60-70′. “TUTTI I BORGHETTINI GLI HANNO VOLUTO BENE”.
Nelle memorie del decano giornalista di provincia c’è Andreino Abba che ha concluso il suo lungo e a volte travagliato cammin di vita. Negli ultimi tempi alcuni conoscenti lo avevano ‘segnalato’ tra gli avventori del bar Flavio nei pressi delle Poste, ma anche a noi non era capitato di salutarlo e ricordare gli ‘anni magici’ in cui ci siamo conosciuti. Andreino esuberante, scherzoso e di gran cuore, ottimo per la compagnia, persino quando si ‘abusava’ del bicchierino, alzando il gomito tra gli amici e gli scherzi da burloni. Un giovane che riceveva anche l’attenzione e l’aiuto del buonanima di Roveraro senior, imprenditore oleario benvoluto da tutti. “Andreino mi raccomando fai il bravo….!”. Andreino che certuni della compagnia soprannominavano ‘mano gialla’. E sulla piazza principale dove allora come oggi c’era l’unico bar Commercio ritrovo dei borghettini, come dimenticare le sfide di Andreino. Con 500 lire lui si stendeva sui binari e si faceva passare sopra il treno. Andreino coraggioso, prorompente, a volte irascibile, mai violento per la violenza gratuita. Ovvio capitava alle feste di paese qualche parola in più, ma era rispettato ed aiutato, si faceva rispettare. Ha anche gestito due ristorante bar , uno nel carruggio e un secondo in via Marexiano; è pure stato alle dipendenze della commerciale azienda Oliva. Poi andò ad aprire un ristorante in Bielorussia. Senza dimenticare la sua Borghetto della ‘bella gioventù’, della allegra compagnia. Andreino che nei giorni del lutto per i famigliari, lascia quel buon ricordo di ‘ragazzone’ che parlava dialetto borghettino. Ma forse più di ogni altro potrebbe ‘dipingere’ il personaggio quel Mario Baucia che ha frequentato e che nella cittadina resta tra le ultime memorie storiche.