Leggiamo di una grandissima discarica per inerti su 31.000 mq (= 310 metri x 100 metri) e della altezza prevista di ben 30 metri in località Pian del Merlo, tra Naso di Gatto ed il parco dell’Adelasia. Autorizzazione chiesta da un privato che ha un piano per stoccare una quantità di inerti provenienti sia dalle trasformazioni edilizie in Savona che eventualmente dagli scavi dell’Aurelia bis. Volume 930.000 mc contro 400.000 dell’Aurelia bis. Inoltre l’assessore regionale alle infrastrutture della regione Liguria Paita ha in data odierna comunicato che “a breve” darà un incarico alla “‘Università di Savona per uno studio sull’efficacia e la potenzialità del casello autostradale completo di Albamare.
Sul primo punto, trasformazioni edilizie in Savona, c’è un certo scetticismo: si produrranno così tanti detriti? Sul secondo viene logico chiedersi se la piattaforma Maersk è in chiusura, visto che si stanno prevedendo “volumi” cospicui verso Pian del Merlo di materiale proveniente dall’Aurelia bis ed originariamente destinato alla piattaforma Maersk..
Ma a parte queste considerazioni sull’origine dei “volumi”, vorrei proporre alcune considerazioni di maggior rilievo:
1) una tal discarica rovinerebbe una cospicua parte di territorio naturale
2) 5200 camion “pesanti” all’anno rovinerebbero le strade del nostro territorio
3) c’è in atto un ricatto verso il Comune, che se non desse l’autorizzazione a tale operazione potrebbe essere sorpassato dagli enti superiori, provincia e regione, in ragione di un preminente interesse pubblico (questo almeno è quanto si legge sull’articolo del secolo xix del 22 giugno 2013)
4) esiste una alternativa più utile al territorio che risolva il problema di tutti questi inerti da stoccare a discarica?
Ebbene vorrei ricordare una proposta che il nostro comitato fece anni fa a proposito dei volumi da collocare a discarica dei materiali di scavo dell’Aurelia bis: tali volumi avrebbero potuto essere usati per riempire la valletta che dal casello di Savona-Vado segue il percorso dell’autostrada per Torino.
Riempendo tale valletta si potrebbero perseguire tre obiettivi:
1) avere una località “vicina” per collocare inerti, senza impegnare e distruggere
la viabilità interna
2) ottenere un piazzale di notevoli dimensioni da utilizzarsi come area di parcheggio e sosta di almeno 500 TIR, area assolutamente mancante in Liguria, polmone per i traffici normali, ma anche per le emergenze quali nevicate in valbormida e stop al transito dei TIR in autostrada.
E’ da rimarcare che il porto di Savona non ha un parcheggio TIR dedicato, e che le organizzazioni degli autotrasportatori da anni sono alla ricerca di spazzi adeguati.
3) possibilità di utilizzo della parte alta della valletta per la realizzazione del carcere di Savona, con un accesso facilitato
Poniamo quindi alla attenzione del sindaco, della giunta, e dei consiglieri comunali questa alternativa che oltre a non alterare inutilmente parte del nostro entroterra avrebbe una funzione di assoluto rilievo per la comunità.
14 comuni nel 2008 deliberarono in consiglio all’unanimità: Casello di Albamare
Nel 2008 14 comuni assunsero all’unanimità delibere di consiglio di adesione e supporto alla proposta di realizzare un casello autostradale per Savona centro denominato casello Albamare, nome della località in cui è stato previsto dal nostro comitato. Il comune di Savona era tra questi comuni, ed il sindaco Berruti ne era stato il coordinatore per tutti i comuni presso la Regione. Il presidente Burlando accolse tutti i rappresentanti dei comuni nella sala multimediale della regione appena realizzata, e che come primo evento ospitò il nostro incontro il giorno 11 marzo 2009. Burlando promise il suo appoggio all’iniziativa e promise una studio di massima ed uno studio trasportistico a carico della regione, che affidò all’allora assessore regionale alle infrastrutture Carlo Ruggieri, coadiuvato dal direttore generale della regione Liguria arch. Gian Poggi, presente alla riunione. Che cosa è stato fatto a seguito di quell’incontro? Nulla.
Il sindaco Berruti sostenne il casello Albamare in diverse occasioni pubbliche. Ma bisogna anche dire che paradossalmente il casello Albamare non è stato inserito nel PUMT Savona 2010, piano urbano mobilità e trasporti, piano peraltro ancor oggi non approvato dal consiglio comunale, e quindi privo di ogni efficacia. In quel piano però si dichiarava che il “casello” di elezione della città di Savona è il “casello di Albisola”.
Ma come? Il PUMT della città di Savona “legifera” sul territorio di un altro Comune come quello di Albisola? Curioso, molto curioso! Di più! Nel PUMT 2010 il casello Albamare è stato liquidato con poche parole, ma senza un’analisi critica e tecnica, senza studio dei flussi di traffico, dimostrando peraltro di non aver neppure visto il rapporto tecnico da noi fornito. Il PUMT dichiara che la soluzione è nell’Aurelia bis e nel suo collegamento col casello di Albisola.
Quindi implicitamente “approva” la connessione porto-autostrade attraverso corso Colombo-Viglienzoni-Ricci, che nonostante tutti i politici savonesi dichiarino essere una assurdità, è stato inserito per ben tre volte nel PUC Piano Urbanistico Comunale di Savona! Non possiamo accontentarci di questo stato di fatto: anche dell’Aurelia bis attualmente in via di costruzione si diceva che era un progetto sensa senso, e che non si sarebbe mai realizzata. Oggi c’è una smentita inequivocabile. E’ in costruzione.
Tornando al PUMT 2010 di Savona “chiede” praticamente il rifacimento del casello di Albisola rivolto verso l’Aurelia bis. Opera costosa perchè non basta un ritocco: è “Fuori Norma”, e quindi bisognerebbe rifarlo ex-novo in mezzo al torrente Sansobbia. Vale la pena spendere tutti questi denari? Si possono spendere con maggior efficacia? E veniamo a questo anno: nei primi mesi del 2013 altri 8 comuni valbormidesi si sono aggiunti nella richiesta di un casello ad Albamare, un casello vero, con tutti i sensi di marcia, e non un casello di sola uscita e solo per la provenienza da ponente per il San Paolo. Un casello vero per essere utile a tutte le attività di lavoro, turismo, e naturalmente di spostamenti sanitari.
A seguito di queste nuove adesioni al progetto, l’attuale assessore alle infrastrutture della regione Liguria, Raffaella Paita, promise uno studio sul casello Albamare, almeno così scrissero i giornali. Noi scrivemmo all’assessore proponendo il nostro aiuto fornendo tutte le informazioni in nostro possesso: “Nessuna” risposta. Oggi 22 giugno 2013 i giornali pubblicano che l’assessore Paita ha dato incarico a Infrastrutture Liguria di studiare la prosecuzione dell’Aurelia bis da corso Ricci al casello di Savona-Vado, e da Luceto a capo Torre, nonchè una uscita monodirezionale, da ponente, per sole ambulanze per l’ospedale San Paolo. Che dire? E lo studio sul casello Albamare già archiviato? Era solo una promessa di 23 giorni fa! Sinceramente siamo sorpresi!
Comitato Casello Albamare
il Presidente
Paolo Forzano
il Presidente
Paolo Forzano
TUTTE LE ULTIME NOVITA’ DEL CASELLO ALBAMARE
L’assessore regionale alle infrastrutture della regione Liguria Paita ha in data odierna comunicato che “a breve” darà un incarico alla “‘Università di Savona per uno studio sull’efficacia e la potenzialità del casello autostradale completo di Albamare, in risposta alle “polemiche degli ultimi giorni circa la mancata indicazione del casello, da parte della Regione, tra i progetti che dovevano essere valutati nello studio di fattibilità, affidato a Infrastrutture Liguria, per il miglioramento dell’Aurelia bis”.
L’assessore Paita prosegue che il compito sarà “la comparazione tra tutte le varie soluzioni viabilistiche possibili, sia relativamente alla realizzazione del nuovo casello che a eventuali soluzioni alternative, fermo restando ovviamente il lotto dell’ Aurelia bis in corso di realizzazione”, e conclude “dopo lo studio potremo assumere tutte le decisioni più idonee”.
Che dire? Lasciamo parlare alcuni fatti.
Il 22 giugno 2013 l’assessore Paita ha incaricato Infrastrutture Liguria di “progettare” e non di “valutare l’efficacia”, di una uscita autostradale per sole ambulanze ed anche monodirezionale. Ovvero solo le ambulanze che provengono da ponente possono “uscire” direzione San Paolo. Da realizzarsi “esattamente” dove è progettato il casello Albamare: ed allora Albamare od uscita ambulanze?
Non è assolutamente polemica, ma tanto per intenderci, la soluzione sembra già presa.
Oggi, 27 giugno, altra notizia: verrà costruito il casello di Bossarino, a supporto della futura piattaforma Maersk. “” Altra interessante notizia del 22 febbraio 2012: AssessorePaita casello Beverino fondamentale per la val di Vara. Beverino 2400 abitanti, ben servito dal casello di Brugnato distante 6 km! Assessore Paita è andata a Roma a chiedere questo casello ad Ettore Incalza, Ministero delle Infrastrutture. Assessore Paita è andata anche da SALT, gestore dell’autostrada a Spezia, a chiedere il casello.
Ma ci faccia comprendere l’Assessore Paita questa differenza di attenzione comportamento tra lo Spezzino ed il Savonese!
Le ricordo che il tratto Albisola-Savona è il tratto più trafficato dell’intera Regione Liguria: lo afferma la stessa Regione Liguria! I caselli di Albisola e di Savona Vado entrambi 4,5 km dalla rotatoria di ingresso al porto.
Venga un giorno a sua discrezione: i problemi quì sono quotidianamente sotto gli occhi e il giudizio di tutti gli abitanti il comprensorio, e non credo per nulla paragonabili a quelli di Beverino!
Comitato Casello Albamare
il Presidente
Paolo Forzano
il Presidente
Paolo Forzano