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Liguria e Basso Piemonte

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San Lorenzo-Andora e Ciclovia tirrenica. 25 ml. dalla Regione. WWF, Comitato, Fridays For: serve ‘sistema tramviario’. Dall’imperiese dati drammatici


Comunicato congiunto WWF italia-Liguria, Comitato per la salvaguardia del territorio e Fridays For future di considerazioni sull’utilizzo del sedime ferroviario dismesso della tratta San Lorenzo – Andora. Reimpiego del sedime dismesso della tratta ferroviaria San Lorenzo-Andora per percorso ciclo-pedonale? Occorre invece un’infrastruttura di trasporto pubblico in sede propria. Leggi anche le ultime novità sulla Albenga – Carcare – Predosa.

Apprendiamo dai media dello stanziamento di 25 milioni di euro da parte della Regione Liguria per interventi connessi alla “ciclovia tirrenica”, tra cui anche il reimpiego della tratta ferroviaria dismessa San Lorenzo-Andora come percorso ciclo-pedonale.

Invitiamo le istituzioni liguri a riflettere sui dati drammatici dell’Imperiese: il tasso di abbandono scolastico nel 2019 della provincia di Imperia è il più elevato della regione, il 22,25% (più di uno studente su cinque) rispetto ad una media ligure del 10,10%. Quanto influiscono in questi valori scelte che hanno visto devastare il trasporto ferroviario con lo spostamento a monte, privando enormi porzioni di territorio del diritto alla mobilità? Noi pensiamo moltissimo. Quanti di questi abbandoni scolastici (e drammi familiari associati) potevano essere evitati fornendo ai giovani studenti pendolari un trasporto ferroviario efficiente, in orari adeguati, con coincidenze comode con corriere e trasporti locali? Noi pensiamo moltissimi.

Eppure, a oltre 4 anni dalla attivazione della tratta a monte tra San Lorenzo ed Andora, con la dismissione del percorso ferroviario storico, nulla o quasi è stato fatto per porre rimedio ai danni provocati dallo spostamento dell’infrastruttura ferroviaria e all’isolamento in cui si sono trovate le località un tempo servite dalla ferrovia, di cui una conseguenza è, appunto, il diritto negato alla mobilità dei cittadini, in primo luogo quelli più deboli, come gli studenti (e gli anziani). La sede dismessa della ferrovia tra San Lorenzo ed Andora va reimpiegata per realizzare un’infrastruttura di trasporto pubblico in sede propria, come un sistema tranviario veloce, che possa almeno in parte dare una risposta sostenibile alla domanda di mobilità.

Ricordiamo ancora una volta che non si può fare mobilità sostenibile senza un trasporto pubblico efficiente, ed è un equivoco il pensare che la mobilità ciclistica equivalga alla mobilità sostenibile se non è inclusa all’interno di un modello complessivo di mobilità, che veda nel trasporto pubblico (oltre che nella mobilità pedonale) il suo cardine.

E’ evidente che siamo di fronte quantomeno ad un’incoerenza da parte della Regione, che da un lato finanzierebbe interventi definiti di “mobilità sostenibile” come quello della “ciclovia tirrenica”  (che appare però essere per quanto riguarda la Liguria un progetto da ripensare significativamente), dall’altro finanzia un intervento come quello del Comune di Diano Marina con la realizzazione di numerosi parcheggi sull’ex sedime, intervento che è quindi potenzialmente incentivante per una mobilità “insostenibile”.

Che le risorse pubbliche della Regione siano invece utilizzate per programmare e finanziare interventi coerentemente a favore della mobilità sostenibile, in primo luogo verso il trasporto pubblico incrementandone l’offerta di servizio (con più corse sia ferroviarie che di trasporto locale), e, ovviamente, archiviando definitivamente il progetto di spostamento a monte della ferrovia tra Andora e Finale Ligure.

       Albenga,  8 giugno 2021

STRALCIO DI ARTICOLO PUBBLICATO DAL SETTIMANALE ‘L’ANCORA’

A FIRMA DELL’ING. DR. ROBERTO BORRI SULLA ALBENGA – CARCARE – PRADOSA

…..Tuttavia, l’idolatria nei confronti della strada ordinaria pare in via di riduzione: infatti, la faraonica quanto insensata proposta di un’autostrada da Carcare o, addirittura, da Albenga, a Predosa è stata ridimensionata verso una più intelligente soluzione, che prevede la realizzazione di uno svincolo in Valle Orba ed una bretella di collegamento con la tangenziale di Strevi, la quale termina al confine con in Comune di Acqui Terme. Pur nella consapevolezza di un ulteriore aumento di traffico, che, invece, soprattutto sul versante merci, dovrebbe andare incontro a diminuzione, grazie ad un potenziamento del servizio ferroviario, non si deve negare che la fame d’asfalto si stia contenendo, almeno in questo caso, entro limiti ragionevoli…..

 


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