Il funzionario di banca che mi si avvicina (e che non citerò pur avendo nome, cognome e cellulare) vuole come sfogarsi raccontandomi una storia che sembra impossibile, ma che proprio in questi mesi sta mettendo in ginocchio singole persone, titolari di negozi, piccole aziende.
di Willy Olivero
Nel nostro Paese coinvolge un milione di persone, oltre centomila sono il Liguria, secondo lui. Per spiegare di cosa sia accaduto bisogna riavvolgere il nastro ai mesi di marzo, aprile e maggio dello scorso anno, quelli peggiori della pandemia della quale non si conoscevano rischi e sviluppi. I mesi dove siamo stati chiusi in casa per ordine dei dpcm e dove giustamente andavi incontro a multe salate se uscivi soprattutto se eri positivo.
I mesi nei quali passavano le vetture della Protezione Civile ad ordinare via megafono di non uscire e dove molti, sottoscritto compreso, si facevano portare la spesa a casa da ammirevoli volontari. Mesi terribili che però sembrano non siano accaduti per le banche e le finanziarie. Agos Ducato in primis ?
Loro hanno tirato diritto e se un cliente non poteva pagare un effetto o una rata in Posta non perché privo di soldi ma in quanto positivo al Covid, questo non faceva differenza.
“Ora i nodi stanno venendo al pettine– racconta il funzionario – e molti si vedono arrivare solleciti ed ingiunzioni in quanto non sono state rispettate le scadenze. Banche e soprattutto finanziarie non hanno avuto scrupoli, non hanno neppure preso in considerazioni documentazioni ospedaliere che accertavano come il cliente fosse ricoverato o in quarantena. Hanno fatto finto di niente e speculato, si speculato”.
Ed e’ qui che il funzionario sente un pugno nello stomaco ” Sapendo che ci trovavamo in una situazione straordinaria ho personalmente contattato dirigenti di Agos e Compass a mettendoli della situazione. Ho proposto loro di mettere in coda quelle rate, quegli effetti, ma niente da fare. E i clienti che non hanno pagato le rate ora sono sanzionati con una multa che in pratica raddoppia la cifra. Una vergogna”.
Il nostro funzionario ci fornisce il nome di una società alla quale, proprio nel maggio scorso, Agos e Compass hanno affidato i recuperi crediti. Una di queste società, che sono ad un passo dell’estorsione, si chiama Link ha sede a Roma in via Ostiense. Il funzionario ci mette in contatto con un uomo che l’aprile scorso ha contratto il Covid, rimanendo in terapia intensiva. Lui ha tre effetti non pagati perché era in ospedale e ora si mette in contatto dopo aver ricevuto raccomandata con il 06.45.21.79.00 dove in lingua rumena una operatrice le conferma che deve pagare importo rata scaduta con un’aggiunta di 90 euro. “A nulla serve dire che lui non ha pagato in quanto ospedalizzato” . Purtroppo– prosegue l’operatrice – questi effetti non conoscono scuse“. Altro che ristori.
Willy Olivero
SE LA NOTIZIA E’ VERA…VILLA PARADISO: 12 positivi al covid anche dopo il ‘vaccino’ ?
A trucioli.it è giunta una segnalazione, testimonianza indiretta: “Ho ascoltato con le mie orecchie due persone, una lavora a Villa Paradiso di Alassio…la storia sarebbe questa che potrebbe anche non essere vera, ma ha moltissimo di verosimile. Anzi, avendola ascoltata e conoscendo le persone sono disposta a crederci. Ebbene Si tratta del ‘caso Covid’ a Villa Paradiso di cui si è letto sui media. Nella RSA sono risultati 12 positivi che nei giorni precedenti avevano fatto in tampone ed erano tutti, parrebbe, negativi, asintomatici. Le cose sono cambiate dopo essere state ‘vaccinate’, prima dose. Una paio di giorno dopo avrebbero manifestato, chi più e chi meno, i sintomi della pandemia.
In realtà è risaputo che la prima somministrazione del vaccino Pfiser, e di altri in arrivo, non elimina il rischio contagio, semmai bisogna attendere la seconda, dopo 21 giorni. Certamente quanto sarebbe accaduto ad Alassio pare sia davvero un’eccezione e qualcosetta di più.
