Un altro collega giornalista della ‘vecchia guardia’ del Secolo XIX ha raggiunto la meta finale. Si è addormentato dopo aver lottato per una trentina di giorni quando da un’esame medico è emersa una sentenza senza possibilità di appello. E il male ha avuto ben presto il sopravvento. E’ stata la sorte dell’imperiese Natalino Famà, conosciuto anche nel savonese. Un secondo lutto a Toirano dove Sergio Revetria, ex geometra capo del Comune di Ceriale, che lascia la moglie e due figli, uno ingenere.
Proprio in questi giorni l’Unione nazionale giornalisti pensionati ha inviato un questionario per “Il futuro della professione”. Introduzione: “Fare di più, e meglio, insieme si può. Siamo tanti, noi pensionati, molti ancora giovani per effetto dei prepensionamenti. Rappresentiamo una forza da mettere in gioco, una nuova leva.” Ma c’è chi non ha fatto in tempo a leggere.
Un grande vuoto nel mondo del giornalismo. La morte di Natalino Famá ha coinvolto l’intera categoria. Tutti non possono che ricordarlo disponibile verso gli altri, pronto alla battuta, allo scherzo. Imperiese, con studi effettuati in parte ad Alassio dove aveva frequentato il liceo scientifico, aveva, giá da studente, abbracciato la grande passione per la notizia diventando fotografo ufficiale de Il Secolo XIX. Poi la grande volontá. E il salto tra il giornalismo scritto diventando in poco tempo professionista. Per anni alla redazione di Imperia poi a quella di Savona.
Aveva 66 anni e da tempo era pensione. Non aveva però abbandonato la professione trasferendosi a Roma dove divenne uno dei responsabili dell’ufficio stampa FISISCAT della CISL. Faceva la spola tra la sua Imperia e Roma, senza mai dimenticare gli amici, quel gruppetto di colleghi con cui era cresciuto anche sul piano professionale. Impazzisca per la sua unica figlia, Beatrice, che adorava e che oggi lo piange disperata. In fondo Natalino era lui stesso notizia e amava raccontare di lui ricordando episodi goliardici che avevano caratterizzato la sua adolescenza, ma anche una parte della maturità. Con lo spirito di volontariato era approdato al sindacato dei giornali Asti diventando poi presidente del Gruppo Cronisti Liguri e segretario della giunta esecutiva nazionale dell’Unione Nazionale Cronisti (Unci). Incarichi anche all’interno delle strutture della Federazione Italiana della stampa.
Natalino Famá è volato via all’improvviso dopo aver lottato per poco tempo con una grave malattia. Non ha voluto funerali. Il suo corpo é stato creamato e le ceneri verranno disperse in mare il giorno che gli amici si raduneranno in Calata Cuneo, sul porto di Oneglia, per un brindisi in suo ricordo. La moglie Piri e la figlia Beatrice si atterranno scrupolosamente al scuola testamento morale. Ciao Nat ti vorremo sempre bene e non ti dimenticheremo mai.
Daniele La Corte
CERIALE E TOIRANO, ADDIO SERGIO REVETRIA
PERSONA SCHIVA, SILENZIOSA, QUASI TIMIDA, MA RICCA DI VIRTU’ E IDEALI NOBILI
Il geometra Sergio Revetria, strappato alla sua carissima ed esemplare famiglia, a 75 anni, lungo il percorso della Terza Età e i ricordi di una vita. I moneti gioiosi e quelli più difficili, tra soddisfazioni morali e materiale, e amarezze che il destino distribuisce a prescindere dalle virtù, dal buon esempio di vita. Tra le preoccupazioni di far crescere dignitosamente i figli e la felicità interiore di vederli all’onore del mondo. Sergio impiegato tecnico modello, capo ufficio al Comune di Ceriale, da ultimo il delicatissimo e scivoloso incarico all’Edilizia Privata ed Urbanistica con il collega Orazio Claveri. Ci sono stati e non è un’eccezione anni difficili per l’edilizia Ceriale, spesso anche nel mirino dell’Autorità Giudiziaria e chi aveva allargato presunte connivenze si è poi reso conto che il geom. Revetria non aveva nulla da spartire con l’affarismo. Certo non era il tipo con la corazza, era persino puntiglioso, permaloso se qualcuno lo accostava in questa o quella fazione. Lo ricordiamo al primo incontro nell’ufficio che aveva appena aperto dopo aver scelto la pensione. Nessuna rivelazione, ma un meticoloso distinguo dei suoi ruoli in alcune vicende comunali. Una persona cordiale, appagato anche da una sposa che, a sua volta, era stata un’irreprensibile impiegata del Comune di Borghetto S. Spirito.
Papà Sergio dava una mano al figlio ingegnere nell’ufficio che aveva inaugurato e dove svolgeva l’attività di libero professionista pensionato. Il secondo figlio è titolare dell’agenzia d’affari ex Milano in piazza Della Vittoria. Il manifesto funebre:
Cristianamente è mancato all’ affetto dei suoi cari Sergio Revetria di anni 75. Ne danno il triste annuncio la moglie Luisa, i figli Luigi e Paolo con Silvia, il fratello Renzo, la sorella Piera, i cognati, i nipoti unitamente ai parenti tutti.
I funerali Lunedì 18 gennaio alle ore 15
nella Chiesa Parrocchiale di San Martino Vescovo in Toirano.
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