Una maggioranza di cittadini connazionali sostiene che rinvangare il passato è “semplicemente inutile e non porta da nessuna parte”. Il ‘maturo’ lettore dei nostri giorni vuole leggere cronaca fresca, ora per ora. Non importa la crescita culturale, civile, informativa anche per non dimenticare e magari non ripetere errori e valutazioni. Con l’attualissima arma degli annunci che poi nessuna andrà a verificare. Un vizio che invece si sforza, nel limite delle nostre possibilità, di perseguire trucioli.it. Mentre lamentele e polemiche sono ormai il pane quotidiano. C’è chi si sforza di imparare dal passato e mettere a frutto nelle nostre realtà. Una storia esemplare descritta sui giornali ? Il progetto campi da Golf delle Manie. Con tanto di costi: 10-12 miliardi di lire, fine opere 1992.
Riproponiamo per chi avesse interessare alla conoscenza di ‘come è finita’ un’intera pagina, come meritava del resto, che Il Secolo XIX aveva pubblicato in cronaca nazionale. Era il 6 agosto 1988. L’ampio servizio scritto da una giornalista di punta (classe 1951 oggi in pensione) del quotidiano, Luisa Forti. L’annuncio di “un grande progetto destinato a rivoluzionare il futuro del divertimento nella nostra regione, Un campo da golf a 18 buche nel Finalese”. (Finale Ligure ed in parte Noli). Le minuziose e dettagliate dichiarazioni del progettista Guglielmo Polastri docente di urbanistica alla Facoltà di ingegneria dell’Università di Genova. Le dichiarazione dell’assessore all’Urbanistica di Finale, avv. Carlo Calli, “appassionatissimo al progetto” e del consulente comunale Giancarlo Ponte, quando aveva 38 anni, ingegnere con il figlio golfista a Garlenda: “….abbiamo valutato tutti i pericoli dell’operazione e ora la parola spetta ai due Comuni….”. Una piccola curiosità. A Finale era sindaco, per tre mandati, Pietro Cassullo (Dc), a Noli Carlo Gambetta (Dc), pure tre mandati. All’epoca nessuna loro dichiarazione.