E se utilizzassimo la ex sede delle Funivie ? Alcuni anni fa in un sabato piovoso di novembre mi trovai a parlare a Radio Radicale ad un dibattito con Oliviero Toscani e la sindaca di Savona Ilaria Caprioglio sul tema dell’area della Margonara. Lei ha studiato una “sorta di compitino” e, se si esce dal solito rituale di “frasi fatte e di circostanza”, si ottengono solo risposte irose e prive di significato come se non conoscesse la città. O sbagliamo noi suffragati dai risultati !
di Danilo Bruno
Non voglio qui rivangare la vecchia storia del dannoso progetto portuale ma piuttosto raccontare che proposi come suggestione la necessità di utilizzare il vecchio edificio delle Funivie, ex punto di partenza dell’impianto produttivo più lungo d’Europa e ancora oggi testimonianza del passato sociale ed industriale della nostra città.
Avevo poi promosso una raccolta di firme su Change per il recupero dell’edificio con il sostegno dell’associazione INGE di Genova, di cui faccio parte, che si occupa dello studio e della conservazione dei monumenti di archeologia industriale genovesi e liguri .
proposto in tutta la Liguria dal BIC, che nella propria sede ospita imprese innovative per poi spostarle in altre realtà produttive. Questo progetto potrebbe assomigliare in qualche modo a quanto fatto in darsena con le ex Officine Solimano.
conobbero momenti di grandi lotte operaie oltreché di avanzata industrializzazione ( gli scioperi dell’ILVA durante la guerra, la presenza di una forte e fiera Compagnia di facchini del porto, una importante presenza industriale di origine straniera come la Servettaz, che portò anche all’implementazione della presenza protestante in città…);
del sodalizio.Questa volta la denuncia non arriva tramite una delle sue leggendarie fotografie. Oliviero Toscani colpisce ancora più duro a parole, mettendo nell’obiettivo il sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio e regalando un’istantanea dell’urbanistica in Liguria «che sputa sulla bellezza, ignorante, becera, senza senso, solo speculativa».
La zuffa verbale tra Toscani e Caprioglio era già scattata domenica scorsa a Radio Radicale, sul progetto del nuovo waterfront del levante savonese. Venti giorni prima, su Raidue, i due si erano già scontrati violentemente sul tema dei disturbi dell’alimentazione Toscani al telefono, mentre è all’estero, rincara la dose. «Ho polemizzato con il sindaco perché dice che ha ereditato un progetto brutto e non può fare niente. Ma se lascia tutto quello che c’era prima, perché si è candidata? – si scalda subito il celebre fotografo -. Ma che discorso è? Mica è obbligata a fare il sindaco, così come non era obbligata a fare la modella: poi arrivano i problemi ma è colpa della presunzione, non della moda. E’ anche bella, magari con me avrebbe lavorato, ed è giovane, se si fa eleggere dovrebbe almeno avere una visione. C’è una sentenza del Consiglio di Stato? Non è vero che non può opporsi, Cacciari l’ha fatto a Venezia. Dovrebbe battersi, invece. Magari ci saranno soldi di mezzo, oppure non c’è la volontà politica o culturale».
Bordate che nascondono vecchie ruggini tra un grande fotografo e un’ex modella? Per nulla, a sentire Toscani. «Non sapevo neanche chi fosse, l’ho incontrata in trasmissione e mi ha aggredito, dicendo che la mia foto era una campagna per l’anoressia. Allora se si fotografa Auschwitz è perché si apprezza? E’ un’idiozia. Cosa fa, la maestrina con me? Dovrebbe essere più informata: quella campagna contro l’anoressia è servita tanto». Toscani non lesina critiche feroci anche sulla “grande bruttezza” dell’urbanistica savonese e ligure. «Sono stato a Savona ma non è il problema di una città specifica, quanto l’emblema dell’Italia: abbiamo una bellezza incredibile ma ci sputiamo sopra. In Liguria, poi, si sono fatti bei danni facendo costruire a geometri con tessere di partito. Prevale una visione urbanistica ignorante, becera, senza senso, solo speculativa».
Durissima anche la replica del sindaco. «Rispetto le opinioni di tutti, ma non i pregiudizi e le offese gratuite, a me e alla mia città. Essere un fotografo di successo non rende Toscani un tuttologo e non lo autorizza a esprimere giudizi affrettati e superficiali su tutto lo scibile umano – attacca il sindaco -: per le sue parole offensive dovrebbe chiedere scusa alla città e ai savonesi».
IL SECOLO XIX
Savona – Questa volta la denuncia non arriva tramite una delle sue leggendarie fotografie. Oliviero Toscani colpisce ancora più duro a parole, mettendo nell’obiettivo la sindaca di Savona, Ilaria Caprioglio e regalando un’istantanea dell’urbanistica in Liguria «che sputa sulla bellezza, ignorante, becera, senza senso, solo speculativa». La zuffa verbale tra Toscani e Caprioglio era già scattata domenica scorsa a Radio Radicale, sul progetto del nuovo waterfront del levante savonese. Venti giorni prima, su Raidue, i due si erano già scontrati violentemente sul tema dei disturbi dell’alimentazione: Caprioglio, ex modella che ha superato l’anoressia, contestava la celebre foto-denuncia del maestro che ritrae una scheletrica indossatrice. Toscani rispose già allora per le rime: al telefono, mentre è all’estero, rincara la dose.
«Ho polemizzato con il sindaco perché dice che ha ereditato un progetto brutto e non può fare niente. Ma se lascia tutto quello che c’era prima, perché si è candidata? – si scalda il fotografo – Ma che discorso è? Mica è obbligata a fare il sindaco, così come non era obbligata a fare la modella: poi arrivano i problemi ma è colpa della presunzione, non della moda. E’ anche bella, magari con me avrebbe lavorato, ed è giovane, se si fa eleggere dovrebbe almeno avere una visione. C’è una sentenza del Consiglio di Stato? Non è vero che non può opporsi, Cacciari l’ha fatto a Venezia. Dovrebbe battersi, invece. Magari ci saranno soldi di mezzo, oppure non c’è la volontà politica o culturale».
Bordate che nascondono vecchie ruggini? Per nulla, a sentire Toscani. «Non sapevo neanche chi fosse, l’ho incontrata in trasmissione e mi ha aggredito, dicendo che la mia foto era una campagna per l’anoressia. Allora se si fotografa Auschwitz è perché si apprezza? E’ un’idiozia. Cosa fa, la maestrina con me? Dovrebbe essere più informata: quella campagna contro l’anoressia è servita tanto».
Toscani non lesina critiche feroci anche sulla “grande bruttezza” dell’urbanistica savonese e ligure. «Sono stato a Savona ma non è il problema di una città specifica, quanto l’emblema dell’Italia: abbiamo una bellezza incredibile ma ci sputiamo sopra. In Liguria, poi, si sono fatti bei danni facendo costruire a geometri con tessere di partito. Prevale una visione urbanistica ignorante, becera, speculativa».
Durissima anche la replica del sindaco Caprioglio. «Rispetto le opinioni di tutti, ma non i pregiudizi e le offese gratuite, a me e alla mia città. Essere un fotografo di successo non rende Oliviero Toscani un tuttologo esperto in ogni materia e non lo autorizza a esprimere giudizi affrettati e superficiali su tutto lo scibile umano – attacca il sindaco -: per le sue parole offensive dovrebbe chiedere scusa alla città e ai savonesi. Ho scelto di essere una modella e non rinnego quell’esperienza, così come ho scelto di candidarmi a sindaco per cambiare le cose: nel caso del waterfront di levante, di cui Toscani ha dimostrato di ignorare ogni dettaglio, il progetto è un segnale di cambiamento: è la conferma che l’Italia ha bisogno di più professionisti e meno di opinionisti».
