“Il cigno ha sempre rappresentato la Liguria sin dalle origini, mentre lo stemma adottato dalla Regione lo ignora completamente”. Non è stata presa in considerazione la storia.Una carrellata dalla Riviera Ligure di Ponente al nostro Mezzogiorno e ritorno. I primi abitatori della Liguria, della Sicilia, della Sardegna, della Corsica…,dicono gli studiosi (Storici, Archeologi, Glottologi…) che verso il 3000 a.C..
di Michele Di Giuseppe
Epoca in cui sulle terre italiche scorrazzavano animali selvaggi e feroci d’ogni specie, una prima Tribù (gens/lat.) di razza indo-europea e, quindi, di razza bianca, detta anche “Caucasica”, Giapeta da Jafet, proveniente dalle caverne naturali del Rialto Centrale d’Europa: (Ungheria, Slovacchia, Bulgaria) denominata dei Liguri (attraverso la valle dell’In o della Drava e varcando i passi Alpini) scesero nella pianura padana, la attraversò e venne a stabilirsi nelle caverne dell’Appennino Ligure.
Nei monti della Riviera del Ponente Ligure vi sono grotte naturali: Grotta dei Balzi Rossi e Grotta dei Balzi Bianchi, le grotte di Toirano.. dove si osservano dei graffiti, cioè disegni rudimentali, eseguiti dagli uomini della “Pre-istoria”.
Una seconda Tribù della stessa stirpe e della stessa provenienza fu quella dei Sìculi, la quale, scesa nella valle padana e attraversatela, percorse l’intera Penisola e venne a stanziarsi nelle grotte dell’Appennino Càlabro.
Una terza tribù, sempre di indo-europei, venne a stanziasi nell’Appennino Lucàno.
Una quarta Tribù, detta dei Latìni, venne ad abitare sulla riva destra dello storico Tevere.
Una quinta Tribù, detta degli Umbro-Sabelli, venne a stabilirsi nelle caverne dell’Appennino Umbro-Marchigiano.
Una sesta numerosa tribù, pure di indo-europei, detta dei Veneti (dai monti della Croazia e della Slovenia) venne a stabilirsi nelle tre Venezie (nella Venezia Tridentina, nella Euganea e nella Giulia).
Una ottava Tribù, detta dei Japigiomessàpici, provenienti direttamente dall’Albania, venne a stabilirsi nelle Puglie.
Una nona immigrazione, detta degli Etruschi, di incerta provenienza, ma forse proveniente dalla Mesopotamia, però di stirpe Semitica, via mare, attraverso Metaponto, Reggio Calabria, Salerno, Neàpoli (Napoli) sul Tirreno e le importanti colonie della Sicilia Orientale: Messina, Catania, Siracusa e Taormina; Gela Agrigento, Selinunte e Segesta sul canale di Sicilia.
Altri popoli che si frammischiarono ai Sicàni furono i Fenici, che fondarono Palermo sulla “Conca d’oro” e i Cartaginesi che fondarono molte colonie nella Sicilia Occidentale e anche sul canale di Sicilia.
I popoli che, in ordine di tempo, ebbero maggiore importanza storica, artistica e letteraria furono gli Etruschi, i Greci, i Fenici e i Cartaginesi.
I Romani chiamarono “Mar di Tirreni” quello che bagna la Penisola ad Occidente dai Tirreni, che erano gli antichi Etruschi, i quali, dalle grandi torri che essi costruirono, vennero – come abbiamo detto – chiamati Torroni, Terreni e Tirreni: i Romani chiamarono Adriatico il mare che bagna la Penisola ad Oriente da “Adria”, colonia Romana, fondata sulle coste delle Marche; sempre i Romani chiamarono Mare degli Ioni, dai Greci detti Ioni, che si stabilirono sulle coste del Sud della Penisola Italica.
(note desunte da una lezione del “Prof. Santo LODATO“, mitica figura di Maestro elementare, purtroppo CIECO, che uno stuolo di Villalbesi, oggi Albenganesi d’adozione, “adorano” come protettore della loro iniziazione culturale)
Il ritorno alle nostre radici, purtroppo, non è stato rispettato (non per sterile polemica su chi ha adottato il simbolo della Regione Liguria / Vedi “brillante” articolo del giornalista Daniele La Corte sul Secolo XIX, Da Imperia una proposta: “Per lo stemma adottiamo il CIGNO dei LIGURI”). “Il simbolo della Liguria non soddisfa nessuno, tantomeno la storia” – sentenzia Daniele La Corte: “stemma del tipo “”marchio di fabbrica””, stando a chi ha avuto la meglio!”.
Il simbolo della Liguria, il cigno, non è stato nemmeno preso in considerazione.
Emanuele Saracini, studioso della storia ligure e pittore, avrebbe voluto uno stemma raffigurante il “cigno ligure” contornato dal sole, dal mare, da un ramo di ulivo e da uno di alloro. Sarebbe certamente stato l’insieme dei simboli della terra di Liguria.
Il pittore Saracini, ligure doc (nato ed abitante ad Imperia), proponeva l’insieme degli elementi che nel corso della storia hanno sempre caratterizzato la terra ligure.
“Il cigno – prosegue Saracini – ha sempre rappresentato la Liguria sin dalle origini, mentre lo stemma adottato dalla Regione lo ignora completamente”.
Non è stata presa in considerazione la storia.
La denominazione “Liguri” deriva dal nome della mitica barca “Ligeia” che significa salvezza con la quale i “Liguri Ambroni” scamparono alla catastrofe ecco perché il nome Liguria significa “salvato dalle acque”.
E qui ha origine la figura del cigno come barca solare simbolo del popolo ligure fedele all’Apollo Iperboreo.
In epoca romana, alcune navi avevano la polena a forma di testa di cigno e il cassero di poppa a forma di coda di uccello, come si può evincere dai ritrovamenti archeologici.
Michele Di Giuseppe