L’Assessore Marco Scajola e i nuovi Piani Urbanistici Comunali. Si possono limitare i danni del “Piano Casa” della Regione Liguria.
di Gabriello Castellazzi*
L’Assessore all’Urbanistica della Regione Liguria, nell’ambito di alcune dichiarazioni sui provvedimenti di proroga concessi ai Comuni riguardanti la stesura dei Piani Urbanistici, afferma come negli ultimi anni la giunta Toti avrebbe “adottato provvedimenti importanti in campo urbanistico, come le linee guida per l’adozione dei PUC che proiettano la Liguria concentrando gli interventi urbanistici verso la riqualificazione urbana, la creazione di zone verdi, la tutela e la valorizzazione ambientale e paesaggistica”, riferendosi probabilmente al noto Piano Casa approvato dal centrodestra nel 2016.
Come premessa va detto che ad ogni anno di ritardo nell’approvazione dei Piani Comunali ne consegue un rischio per decisioni non sempre conformi al rispetto degli equilibri ambientali. Infatti senza PUC vi è la possibilità di eludere la normativa VAS (Valutazione Strategica) necessaria per mettere in evidenza le ricadute ambientali nei processi di pianificazione urbanistica.
I cittadini stessi dovrebbero quindi sollecitare i Sindaci che per anni ritardano la stesura di norme che disciplinano in modo serio l’uso ecosostenibile del territorio.
Circa l’affermazione dell’Assessore Marco Scajola, ancora una volta lasciamo volentieri le valutazioni all’ex-direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, Prof. Salvatore Settis (autore del testo “Paesaggio-Costituzione-Cemento,La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile”) che in occasione dell’approvazione del Piano Casa firmato Toti, affermava: “Un Piano del genere, in una Regione martoriata come la Liguria, con un eccesso di costruito e un dissesto idrogeologico che la rende fragilissima e ha già prodotto purtroppo una sequenza di eventi luttuosi, la ritengo un’azione semplicemente irresponsabile” e relativamente all’affermazione del Presidente Toti circa un Piano che “avrebbe rilanciato il settore edilizio, rimettendo in moto l’economia”.
Settis dichiarava ancora: “È semplicemente una falsità. Proprio recentemente ho partecipato a un convegno organizzato dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili e, con sorpresa di tutti, il loro presidente ed io ci siamo trovati d’accordo. La linea dell’associazione è netta: la manodopera vittima della crisi si recupera efficacemente solo reimpiegandola nelle opere di ripristino del territorio, nel recupero degli edifici abbandonati e malsani, c’è un modo di utilizzare la manodopera edilizia senza devastare il territorio, ma bisogna scegliere questa strada. E la Liguria dovrebbe essere la Regione guida, in Italia. Se una Regione civile come la Liguria e una città colta come Genova cadono in questa trappola, come faremo a difendere altri territori meno civili? Questo Piano, che arriva dalla giunta Toti, è un messaggio barbarico”.
In relazione ai forti ritardi sulla stesura dei PUC di 126 Comuni liguri, è bene precisare che i Piani contengono tutte le scelte vitali per una comunità ed è per questo che nella loro stesura si deve tenere in massima considerazione l’insieme delle osservazioni dei cittadini e delle componenti sociali organizzate. Tutti valuteranno in modo serio i documenti degli obiettivi predisposti dai tecnici che avranno a loro volta tenuto conto degli studi di sostenibilità ambientale contenuti nel Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico; strumento urbanistico di grande importanza che indica le linee vantaggiose per un riequilibrio territoriale:
“Il recupero e la conservazione dell’identità storico-culturale del paesaggio; gli indirizzi agronomici e forestali ; l’innovazione e lo sviluppo dei settori produttivi con particolare riferimento alle reti infrastrutturali e al turismo; la riqualificazione degli insediamenti per il conseguimento di più elevati livelli di qualità della vita, ispirandosi ai principi del minor consumo delle risorse territoriali e paesistico-ambientali”.
Quindi se i nuovi Piani Urbanisti terranno conto della complessa situazione del nostro territorio, i Comunali lungimiranti che li adotteranno potranno mitigare gli effetti nefasti del sopraccitato “Piano Casa”.
Anche Italia Nostra e Legambiente hanno rilevato come, secondo i dati ISTAT , l’indice di urbanizzazione delle aree sottoposte a vincolo paesaggistico sia cresciuto del 4,7% dal 2001, con 34.500 nuovi fabbricati ad uso abitativo, “un dato preoccupante che indurrebbe a rafforzare il sistema di tutela garantito dalla legge e non piuttosto evaderlo o minarlo come sembra fare il nuovo Piano Casa della Liguria”.
Sono “lacrime di coccodrillo” quelle versate da coloro che piangono per disastri provocati da alluvioni e frane dopo aver autorizzato un dissennato consumo del suolo con cementificazione di varia natura.
E’ noto che sulla nostra fascia costiera, oltre patrimonio edilizio dei residenti, il rimanente 50% è costituito da seconde case. Un patrimonio che, se venisse complessivamente risanato e riqualificato sotto il profilo energetico (approfittando dei nuovi incentivi statali), consentirebbe tanto lavoro contribuendo a far superare in modo virtuoso il blocco delle molteplici attività produttive collegate all’edilizia.
Il Portavoce dei “Verdi” della provincia di Savona, Gabriello Castellazzi
IL COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE LIGURIA
URBANISTICA, REGIONE LIGURIA. ASSESSORE SCAJOLA:
LA GIUNTA PROROGA AL 2022 IL TERMINE CHE FISSA LE LIMITAZIONI
ALL’ATTIVITA’ EDILIZIA PER I COMUNI CHE NON HANNO ANCORA ADOTTATO IL PUC
GENOVA. Prorogati al 31 dicembre 2022 i termini che limitano l’attività edilizia nei comuni che non hanno ancora adottato il piano urbanistico comunale. Lo ha deciso la giunta regionale su proposta dell’assessore all’Urbanistica Marco Scajola a seguito anche delle situazioni di emergenza sanitaria. La proroga costituisce una vera e propria boccata di ossigeno per 126 Comuni della Regione potenzialmente interessati dalle limitazioni all’attività edilizia che guadagneranno due anni per l’adozione dei rispettivi PUC. A quedto punto la pratica arriverà in consiglio regionale per l’approvazione definitiva.
“La particolare estensione delle aree soggette a vincoli paesaggistici sul territorio regionale – afferma l’assessore Scajola – nonché le difficoltà operative riscontrabili presso molti comuni per l’attuale situazione di emergenza sanitaria, rende difficoltosa l’adozione dei PUC. Con questa modifica della legge urbanistica la Regione, ancora una volta, va incontro alle necessità dei Comuni, che avranno più tempo per adottare i nuovi piani, evitando così il blocco dell’attività edilizia in un momento particolarmente critico come quello attuale”.
“Questo provvedimento – conclude l’assessore Scajola – testimonia ancora una volta la vicinanza della Regione ai territori e alle amministrazioni comunali con le quali abbiamo consolidato nel tempo un rapporto di collaborazione e vicinanza. In questi anni come Regione Liguria abbiamo adottato provvedimenti importanti in campo urbanistico come le linee guida per l’adozione dei PUC che proiettano la Liguria concentrando gli interventi urbanistici verso la riqualificazione urbana, la creazione di zone verdi, la tutela e la valorizzazione ambientale e paesaggistica. Negli ultimi cinque anni ben 40 comuni hanno adottato il proprio PUC e 17 lo stanno ultimando. Nei 18 anni precedenti dal 1997 al 2015 erano stati 68 i Comuni ad adottare il PUC”.