Chi ha seguito le cronache dell’autunno 2017 ricorderà che a Noli è stata deposta una lapide in ricordo di Giuseppina Ghersi (vedi trucioli.it…..) con uno strascico di polemiche e strumentalizzazioni che forse, pur con i suoi 13 anni, non avrebbe auspicato. Giuseppina vittima innocente della barbarie della guerra civile e di partigiani comunisti, ‘colpevole’ di essere stata additata quale ‘spia’(forse incolpevole) dei nazifascisti. In occasione del 25 aprile un funzionario del Comune di Alassio, Luigi Tezel, esponente di Fratelli d’Italia, ha postato un ricordo: ‘Onore a Giuseppina….’
Allora erano seguite manifestazioni e veleni, l’ultima in ordine di tempo quando qualcuno (ottobre 2018) danneggiò il ‘leggio’ in marmo che la ricorda sul lungomare di levante della cittadina. Un obiettivo che non era difficile immaginare, ma che era ‘protetto’ dalla telecamera, ben in vista’, installata all’ingresso di una piccola stazione di servizio. Eppure i vandali colpirono impunemente, ma non fu l’unico danneggiamento (come documenta la foto allora non pubblicata) e che le cronache ignorarono. Si presume dunque non si fosse agito per disprezzo come qualcuno non esitò a sostenere (e di nuovo strumentalizzare). Il crimine è crimine da chiunque parte provenga.
In occasione del 25 aprile c’è chi, come il geom. Luigi Tezel, ex consigliere comunale di minoranza a Laigueglia, tecnico al Comune di Alassio e ora in forza alla Gesco Srl, seguace di Fratelli d’Italia, ha voluto ricordare Giuseppina. Firmandosi e mettendoci la faccia, si suole dire, visto che non è un personaggio sconosciuto, soprattutto nel ponente. Questo il messaggio affidato alla sua pagina Facebook e agli ‘amici’. Che come può accadere contiene un errore di età, Giuseppina uccisa aveva 13 e non già a 17 anni, la sostanza non cambia, sia detto.
“Giuseppina Ghersi era una bambina di appena 17 anni quando fu picchiata, stuprata e uccisa dai partigiani con l’accusa di essere al servizio del regime fascista. Studentessa delle magistrali alla “Rossello” di Savona scrisse un tema che la maestra inviò al Duce ottenendone i complimenti: questa la sua colpa.