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Savona e le navi, la Provincia conferma
Inquinamento gratis. Ecco tutti i dati
I fumi alla Torretta, Brandale, Darsena


Era il 27 febbraio 2014, il blog NiNin, di Mario Molinari, dava notizia: “Per iniziativa di un gruppo di cittadini savonesi, è stata creata su Facebook la Pagina “Savona PORTO Elettrico” per dire no all’inquinamento delle navi, promuovere l’elettrificazione delle banchine. Dopo l’assemblea svoltasi alla UBIK  su iniziativa di Italia Nostra sezione di Savona: relatori il Presidente, Ing. Roberto Cuneo e l’Ing. Antonella Fabri, esperta di problemi ambientali”. Ora un’altra importante tappa, da monito. L’ente Provincia di Savona fornisce i dati reali. E ne scaturisce il titolo – annuncio: ‘Siamo esposti gratuitamente ad un notevole inquinamento’.

I motori delle navi, in porto, devono essere spenti ?

L’ARTICOLO DELLA PAGINA FACEBOOK DI ‘SAVONA PORTO ELETTRICO’
La Provincia di Savona ci fornisce notizie in merito ai quesiti posti da Savona Porto Elettrico con la raccomandata del 27/03. Nei documenti trasmessi dall’Ente, si fa riferimento ad una risposta inviata da Costa alla Provincia stessa che, a seguito del nostro intervento, aveva richiesto informazioni alla Compagnia. Ricapitoliamo di seguito i punti salienti.
1. Risulta che il combustibile a bordo siano nafta con tenore di zolfo di 3,09 e gasolio marino con tenore di zolfo 0,067%. Ci auguriamo che per tutta la permanenza in porto sia stato utilizzato quest’ultimo, ed in ogni caso ci chiediamo chi e quando provveda a fare i dovuti monitoraggi ed a valutare i consumi di detti carburanti. Ci domandiamo anche se, in caso di utilizzo di nafta (o HFO, olio combustibile pesante), vengano utilizzati gli scrubber (lavatori di fumi) e, nel caso in cui questi siano a circuito chiuso, che fine facciano i fanghi acquosi di risulta. La stessa Provincia chiede a Costa di specificare se gli scrubber siano a circuito chiuso (raccolta dei fanghi) o aperto (rilascio in mare).
2. La potenza attualmente impegnata dei motori, a nave “in ibernazione” è di 3.900 kW. Solo il 21% in meno rispetto alla potenza di 4.900 (fino a 5.000) kW impegnata con l’attività a pieno regime, in presenza di 2.826 passeggeri e 1.050 membri di equipaggio, per un totale 3.876 persone, secondo quanto dichiarato da Costa.
La nave è in funzione per un ventesimo della sua potenza ed emette fumi (CO2) come una ventina di appartamenti”, era stato dichiarato ai Cittadini dalle Autorità. Venti calderine da appartamento hanno una potenza complessiva di circa 500 kW. Per di più funzionano a gas e per un massimo di 12 ore al giorno, e solo nella stagione fredda (1 novembre / 15 aprile). Risulta quindi, da quanto dichiarato da Costa e rilevato anche dalla Provincia, che la nave funziona all’80% della sua potenza, ed è evidente che i consumi non sono paragonabili a quelli di venti appartamenti. Se funzionasse a gas, la nave inquinerebbe come 320 calderine da appartamento, per rapportare il funzionamento delle stesse alle 24 ore. Purtroppo funziona a gasolio pesante, emettendo una massa, ed una tipologia di inquinanti nettamente maggiore, e peggiore.
Ricordiamo che, di norma, le navi sostano mediamente 10 ore in porto, e sono presenti solo alcuni giorni della settimana. Attualmente, abbiamo una nave ferma in porto, a 50 metri dalle case più vicine, che emette fumi 24 ore su 24 da oltre 40 giorni.
Vediamo ora un po’ di dati.
Consumo totale di energia durante un giorno di sosta “standard” della nave (10 ore): 50.000 kWh (50 MWh)
Consumo totale di energia durante un giorno di sosta in porto adesso: 93.600 kWh (93,6 MWh)
Attualmente i consumi di energia sono quasi il doppio di quelli che ci sarebbero se la nave sostasse durante le crociere, con una popolazione di neppure il 3% rispetto a quella a nave piena.
Consumo di energia elettrica procapite orario con nave a pieno regime, durante la sosta in porto: 1,29 kWh
Consumo di energia elettrica pro capite orario con nave in “ibernazione”: 35,45 kWh
Consumo procapite medio orario di un Cittadino durante una giornata standard: 0,137 kWh
Un membro dell’equipaggio della Luminosa, attualmente, consuma 851 kWh di energia al giorno. Un cittadino ne consuma 3,3. Ne consegue che per ogni membro di equipaggio viene consumata giornalmente l’energia elettrica che consuma un gruppo di 258 cittadini.
QUESTI SONO NUMERI.  IL CONFRONTO CON CIO’ CHE VIENE RACCONTATO.
Ci viene anche da pensare che, se le potenze in gioco sono quelle indicate (4,9 MW), anche in condizioni normali, le motivazioni addotte da Autorità Portuale per non elettrificare le banchine (la potenza richiesta, a loro dire, sarebbe eccessiva) non abbiano in realtà fondamento, e siano semplici scuse…
Costa risponde alla Provincia che l’energia consumata non dipende dal numero di passeggeri e che, bontà loro, hanno provveduto a spengere le Jacuzzi ed i giochi d’acqua, le luci di cinema e teatri, e ristoranti etnici, ridotto il condizionamento, il servizio lavanderia ed altri servizi diversi.
3. La Provincia esprime oggi dubbi sulla validità dei monitoraggi sull’aria effettuati da SIGE nel 2015, evidenziandone i limiti, sia tecnici che organizzativi, in particolare in relazione al fatto che non siano state monitorate zone molto soggette alla ricaduta dei fumi, quali la zona della Torretta verso il Brandale, la Darsena e residenze portuali. Ulteriori dubbi dell’Ente riguardano i campionatori passivi utilizzati nella campagna, non adeguati per il particolato, e sul loro posizionamento (su pali a 4 metri di altezza). Meglio tardi che mai?
4. La Provincia chiede alle Autorità marittime se lo specchio acqueo di fronte alla Torretta, ampiamente dragato, per mesi, la scorsa estate, sia una zona a protezione speciale. Risposta ad oggi non pervenuta. Sarebbe il massimo che l’area risultasse protetta ai sensi di legge…..
5. La Provincia richiede infine ad ARPAL di approfondire le valutazioni sulle ricadute di inquinanti legati alla presenza della nave. La risposta fornita da ARPAL è già pervenuta, nei termini che abbiamo illustrato in un post di alcuni giorni fa.”

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