Il dr.Paolo Collivadino, di Ormea, Consulente Ortopedico dell’Arma dei Carabinieri, opera presso Casa di Cura La Madonnina, si è fatto parte diligente promuovendo test sierologici tra abitanti del paese. Immancabili interrogativi e richiesta di chiarimenti. Il sindaco di corsa a chiarire la posizione del Comune.
Quanti test a pagamento (50 €?) e quanti gratis ? Ma anche a Ormea si guarda all’immediato futuro della ‘resurrezione economica’, con meno devastazione rispetto alle città. Ormea che invoca il ‘ritorno del treno’ e che si è messa alle spalle, (con il silenzio stampa) dalla fine dello scorso anno, la discussa presenza di migranti. Tutti partiti e chiusa ‘in gloria’ quell’esperienza tanto divisiva, soprattutto da parte della componente della Lega locale e provinciale, che è stato pure il partito più votato alle Europee. Anche se la fortezza del compagno maestro Ferraris appare davvero inespugnabile.
Se alcune località dell’Alta Val Tanaro avevano fatto i conti, vittime incluse con la pandemia (soprattutto Garessio con il suo RSA), quasi immune la comunità di Ormea, c’è chi può vantare zero contagi come Alto e Caprauna. E c’è anche la buona notizia che il sindaco dr. prof. Ferruccio Fazio è stato chiamato nel gruppo di esperti che affiancherà la Giunta regionale per la gestione della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus in Piemonte, insediato il 21 aprile nella sede dell’Assessorato regionale alla Sanità, alla presenza del presidente Alberto Cirio e dell’assessore leghista Luigi Icardi, sindaco eletto di Santo Stefano Belbo finito nel ‘mirino della politica’ per come ha gestito l’emergenza e le ‘stragi’ in alcune Rsa della Regione. Trucioli con l’ing. Paolo Forzano ha scritto due settimane fa un articolo (vedi…..)
Il coordinatore Ferruccio Fazio, già ministro della Salute con Berlusconi, hasubito rilevato come l’emergenza renda indispensabile agire immediatamente sul fronte della medicina territoriale attraverso un percorso condiviso con tutti gli interlocutori del comparto, dai medici di medicina generale, agli infermieri, ai nuovi operatori delle Usca.
A ORMEA TEST SIEROLOGICI ? IL SINDACO:
INIZIATIVA PRIVATA A PAGAMENTO MA ANCHE GRATIS
IL ‘CASO ORMEA’- Oggi su Facebook alcuni abitanti di Ormea hanno chiesto spiegazioni circa la notizia che, in giornata, in paese sono stati eseguiti test sierologici per la ricerca degli anticorpi da coronavirus. Domandando «come mai non è stata resa nota la cosa alla popolazione». Il sindaco Giorgio Ferraris: «E’ stata un’iniziativa di un gruppo di persone che hanno contattato un medico che è venuto a Ormea e ha fatto i test alla cinquantina di persone prenotate. Ovviamente a pagamento, trattandosi di iniziativa privata. Si sono individuati i locali della vecchia casa di riposo, al momento inutilizzati. Si è trattato di test sierologici, non di tamponi o esami del sangue. Non sono state concesse sale comunali per un motivo di opportunità, essendo un’iniziativa privata. Preciso comunque che la cosa non è stata organizzata dal Comune o da altro ente pubblico»
COMMENTI – Luciana Garombo- Scusate ma anch’io vorrei fare il test sieroligico. Perché a Ormea un medico ha fatto una cinquantina di test a pagamento su richiesta. E tutti noi perché non possiamo accedervi? Perché quel medico è stato autorizzato? In che laboratorio verranno valutati? Credo che tutti i Piemontesi abbiamo gli stessi diritti e necessita’.
Non mi riferisco a Marco e ad altri che hanno fatto notare che, se ne fossero stati informati, sarebbero stati interessati; questo è legittimo, come lo è il fatto che le persone che hanno organizzato abbiano prioritariamente contattato amici e conoscenti. Essendo un’iniziativa privata non avevano alcun obbligo di pubblicizzare un servizio che, peraltro, non si poteva garantire a tutti. Alcune delle persone hanno fatto il test anche perché era stata loro richiesta dai datori di lavoro un’attestazione in proposito, altri per una miglior informazione della propria situazione.
Non entro nel merito della validità del test, che, per un puro motivo di opportunità, non ho fatto. Peraltro è stato già detto che, nel caso vi fosse un numero di persone sufficiente interessato, il dottor Collivadino è disponibile a ritornare per effettuare altri test.
Gli organizzatori mi avevano richiesto di poter utilizzare una sala comunale; poi abbiamo concordato che sarebbe stato più opportuno l’uso di un locale non utilizzato nell’edificio, attualmente chiuso, della vecchia casa di riposo, che è stato adeguatamente ripulito e disinfettato.
Il medico che ha fatto i test è un professionista che ne sta facendo centinaia per aziende, enti e strutture e ha adottato tutte le protezioni e le norme di sicurezza del caso, per tutti.
Non vi è stato alcun assembramento o coda, in quanto chi ha organizzato si è preoccupato di fare in modo che le persone arrivassero scaglionate (una ogni cinque minuti) e di garantire il necessario distanziamento. Sono stato sul posto prima che iniziassero i test a verificare la situazione. Il dottor Collivadino ha effettuato anche gratuitamente il test a persone contagiate già fuori dalla quarantena, per un’ulteriore conferma dei tamponi negativi. Per concludere devo aggiungere che è stata anche un’iniziativa utile per avere un quadro più completo della nostra situazione sanitaria locale rispetto all’epidemia del coronavirus: il fatto che dai test dei nostri concittadini risulti che nessuno di loro è entrato in contatto con il virus è una positiva conferma che la nostra Comunità è sostanzialmente “a posto”. Questa è la cosa che, personalmente e come sindaco, mi sta più a cuore.
IL TRENO ORMEA – CEVA, MOBILITAZIONE TENACE
UNICA ARMA PER FAR PRESSIONE SULLA POLITICA
Sono almeno una decina, nel corso degli anni, gli articoli che anche trucioli.it ha riservato al ‘dramma’ della soppressione dei collegamenti ferroviari tra Ceva – Garessio – Ormea. Il collaboratore volontario dr. ing. Roberto Borri ha scritto articoli ‘illuminanti’ ricostruendo con numeri, cifre, dati di fatto, la sciagurata scelta di chi ha governato la Regione Piemonte, privilegiando il traffico su gomma a quello sulla rotaie. Ci sono nomi e cognomi di chi ha deciso e di chi è rimasto insensibile, o si è limitato a dichiarazioni di circostanza e solidarietà.
Le corresponsabilità non sono però soltanto della politica, ma anche di un vasto settore nel mondo dell’informazione nazionale. Editori che avevano ed hanno interesse al business auto, camion, pullaman, delle autostrade. Utili gli articoli ed il risveglio della cronaca locale, ma un impegno – denuncia dell’informazione – Rai di Stato inclusa – può creare le condizioni affinchè si passi ai fatti. Serve però la continuità. La politica convive e va a nozze quando non si approfondisce e non si è costanti.
Senza perdere altro tempo in passerelle, vedi la ‘vergogna’ recentissima del tunnel Armo – Cantarana, annunciando (dopo gli ultimi due incontri pubblici a Ormea e Pieve di Teco) l’imminente decisione dell’Anas e del Ministero competente (ieri ricoperto da un ministro M5S ora da Pd). Ma anche del pressante impegno dei due governatori (Liguria e Piemonte) di centro destra si è perso traccia. Evidentemente la pressione popolare e mediatica non ha avuto ancora successo e il dimenticatoio, in Italia, è pratica diffusa. Come l’illusionismo dei soliti noti, di chi campa grazie alle cariche politiche e chi ‘conosce i suoi polli’.
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