La serena e meritata vecchiaia di Ivo Amoretti si è spenta per il Covid 19, la ‘terza guerra mondiale’ esplosa con l’epidemia. Ivo, uomo retto e ricco di esemplare dignità, lascia la compagna di vita Carla Cardone, la figlia Tiziana cittadina di Mendatica e segretaria della storica Confraternita di Santa Caterina, il figlio Stefano. Un lutto a Imperia dove abitava, nelle vallate Impero e Arroscia, dove aveva tantissimi amici. Una partecipazione al cordoglio con 500 commenti e condivisioni sulle pagine Facebook. Negli stessi giorni la giornalista Milena Arnaldi che si occupa spesso anche della Valle Arroscia ha scritto la sua esperienza di paziente guarita da degente per coronavirus.
Ivo Amoretti ha chiuso per sempre gli occhi, espressione di bontà, a 76 anni, nella rianimazione dell’ospedale di Sanremo dove era ricoverato da un mese. Lui pensionato, perito meccanico, originario di Chiusanico. Arbitro di calcio, tra i fondatori della Sezione arbitri della provincia di Imperia, ricopriva la carica di osservatore arbitrale. E’ il secondo componente dell’associazione imperiese arbitri di calcio di Imperia che a causa del Coronavirus perde la vita, dopo il cognato Giovanni Ramella arbitro benemerito della sezione A.I.A. di Imperia.
Tiziana Amoretti che scrive “Sei stato il papà migliore del mondo. Ti voglio bene. Non ti posso più vedere, ma sarai per sempre con me”.
Tiziana, segretaria della antichissima Confraternita di Santa Caterina risorta nel gennaio 2017. E nella circostanza trucioli.it aveva pubblicato un fotoservizio da Mendatica.(vedi……..)
Tiziana che commenta e riflette: “La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.”
TRA GLI OLTRE 500 COMMENTI E CONDIVISIONI- Ciao Ivo, sei stato e resterai un Grande papà per tutte noi dell’Ufficio. Ti ringrazio per la tua amicizia, per ogni tuo sorriso, per ogni tua parola gentile, per ogni tuo caffè … maledetto Coronavirus, maledetto hai portato via un angelo. Sincere e sentite condoglianze a Tiziana Amoretti, al fratello Stefano, a tutta la cara famiglia, alla cara mamma Carla Cardone, a tutti parenti e amici.
ERA IL PRIMO gennaio 2019 quando Nicole Catania a Ivo Amoretti: “Tutti i nostri migliori auguri, con tanta salute, felicità e successo, a te Yves e tutta la tua famiglia. Che ci sia più amore in tutto il mondo, perché non bisogna dimenticare che siamo tutti fratelli”.
Carla e la sua famiglia frequentavano Mendatica già quando, in estate, soggiornavano i fratelli del padre Nino marito della maestra Adriana. Olga sposata con Giacomo (l’autista delle corriere) e Trento marito di Rina Grasso. Quando sono diventati nonni di Andrea figlio di Tiziana, papà Ivo ha ristrutturato la casa di famiglia, l’ex albergo Nazionale per la figlia che da allora è diventata una compaesana, sopportando con tenacia e sacrificio il pendolarismo per motivi di lavoro. Le difficoltà con le interruzioni della provinciale e delle frane. A Mendatica Carla e Ivo, fedeli all’estate in montagna, erano soliti riunire le famiglie dei figli durante le festività, sempre presenti e partecipativi alle manifestazioni del paese.
E A MENDATICA HANNO PREGATO ANCHE PER MILENA
LA GIORNALISTA DEL SECOLO XIX CHE RACCONTA LA GUARIGIONE