Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Loano saluta due figli esemplari
Andreino Ferrari, fu ‘Priore dei Bianchi’ e Primo Ramella, fu nel Cda dell’Opera Pia


Altri due loanesi d’altri tempi, ricchi di benemerenze e lavoro, se ne sono andati, con il ricordo e la riconoscenza, il rispetto, di chi li ha conosciuti, frequentati, apprezzati, rispettati non per il censo ma per la loro pratica di vita. Andrea Ferrari, artigiano, della famiglia di ‘U Spagnolu’ (fabbri) che è stato  priore delle Cappe Bianche e l’oratorio era la sua seconda casa. Primo Ramella, discendente della famiglia – casato che ha dato il nome all’ex ospedale (Opera Pia Ramella); tre generazioni nell’attività di ‘Tabacchi’, in centro storico (via Ghilini); Primo era impiegato di banca, era stato nel Cda del Ramella. Leggi anche la raccolta fondi della Cri di Loano per l’emergenza coronavirus.

ANDREA FERRARI, ARTIGIANO IN PENSIONE, RETTO E GALANTUOMO

LASCIA SULLA TERRA NATIA LA MOGLIE, DUE FIGLI, UNA FIGLIA E SETTE NIPOTI – Nella sua Loano ha ricevuto gli

Andreino Ferrari (al centro) tra l’ex presidente della Provincia Angelo Vaccarezza e il sindaco Luigi Pignocca nella processione della Madonna del 2 luglio

onori, la riconoscenza, la gratitudine e vicinanza morale, che meritava. In assenza del funerale molti manifesti funebri di partecipazione. Quello della famiglia: E’ tornato alla Casa del Padre circondato dall’amore dei suoi cari presso l’abitazione in via Aurelia n.96 in Loano. Andrea Ferrari (“ANDREINO U SPAGNOLU”), di anni 86. Ne danno il triste annuncio la moglie Francesca, i figli Vincenzo, Carla e Cesare, le nuore Antonella e Barbara, il genero Paolo, gli adorati nipoti Martina, Alessandro, Nicolò, Filippo, Giulia, Alessia e Tommaso, la sorella, il cognato, i nipoti e parenti tutti.

I Ferrari  a Loano, oggi alla quarta generazione. I vecchi ( ‘i spagnoli’) erano sinonimo di ‘fabbri’: tre fratelli, con officina in via Boragine, centro storico.  C’è stata anche una  Mariuccia Ferrari,  figlia di Tito, insegnante e assessore alle Finanze del Comune, nel primo mandato del comm. Felice Elice sindaco: democristiana, nubile, pubblico amministratore tenace, rigorosa, persino temuta. Andreino una figura destinata  restare  nella storia quale Priore dei Bianchi (una delle due Confraternite di Loano), nell’albo dei benemeriti. L’oratorio era quasi la sua seconda casa. Grazie a lui i locali erano stati ampliati con l’acquisto di una stanza confinante. Andreino che già in gioventù poteva essere annoverato tra i loanesi ‘portatori’ dei cristi (pesanti e ricchi di ornamenti) nelle processioni e quando la devozione era tale e c’era meno spettacolarizzazione, distrazione dalla preghiera e dal raccoglimento.  Andreino che con l’oratorio dei Bianchi aveva un legame profondo, non mancava mai una domenica alla Santa Messa delle 9.  Uno dei figli, Cesare, è priore dei Bianchi e fa parte  del priorato diocesano delle Confraternite. Mentre Vincenzo ha studiato musica, fa l’organista della Confraternita dei Bianchi, alla domenica  durante la celebrazione della Santa Messa in frazione Verzi e suona nella banda cittadina Maria Immacolata. La figlia Carla ha sposato Paolo Vaccarezza, insieme gestiscono un’avviata attività – negozio di fiori in via Boragine e da qualche anno anche azienda di onoranze funebri. Paolo tra i promotori della neo confraternita di Boissano.

Andreino che raccontava con orgoglio il trasferimento dell’azienda da Loano a Toirano. Si legge sul sito internet: la

Andreino Ferrari in un primo piano che lo ritrae in piena salute, fiducioso, felice della sua splendida famiglia: la moglie, i figli, i sette nipoti, la fede come terapia di vita

FERALL nasce nel 1997 ed è gestita dai fratelli Vincenzo e Cesare Ferrari che proseguono la tradizione di fabbri artigiani del padre e della famiglia che da generazioni ha sempre lavorato nel settore del ferro battuto della carpenteria metallica.

La struttura dispone di 2 capannoni che ospitano in maniera distinta i laboratori di lavorazione del ferro e dell’alluminio. All’interno è esposta un’ampia gamma di prodotti e il cliente viene seguito e consigliato dal personale esperto e qualificato.  La nuova azienda ha affiancato all’esperienza suddetta, il settore alluminio con la tecnologia moderna del serramento utilizzando macchinari all’avanguardia che sono in grado di sviluppare processi di lavorazione con rapidità e precisione”. Papà Andreino ha collaborato finchè le forze lo permettevano, ma con la veneranda età e la meritata pensione non tralasciava neppure, fino a poco più di due anni fa, di raggiungere le terre della moglie Francesca, a Balestrino, accudendo l’orto e gli ulivi. Una famiglia numerosa e unita, ieri come oggi, esemplare insegnamento di coscienza civile e cristiana, con la sobrietà del loro operato.

Andreino Ferrari esibisce il riconoscimento – attestato di benemerenza della Confraternita dei Bianchi

Tra i mesti messaggi funebri uno merita di essere letto: “Oggi ci siamo uniti come la grande famiglia che voi tutti avete dimostrato di apprezzare con numerosi messaggi, chiamate e preghiere per salutare papà Andrea, grande e unico amore come dice mia mamma, nonno forte e indimenticabile per i suoi sette nipoti con il cuore spezzato, suocero attento e premuroso, priore e merito, tutto questo in un uomo che si stupiva ogni giorno di cosa aveva creato con la sua amata Francesca. Ciao papà presto ti ricorderemo con un abbraccio vero e caloroso con tutti voi amici sinceri. I tuoi figli per sempre.” (L.Cor.)

 

UN ESEMPLARE RICORDO – COMMIATO:

PRIMO RAMELLA, UN  ‘FILOSOFO DI RARA BONTA’

 

Il rag. Primo Ramella era stato tra i componenti del Cda dell’Opera Pia Ramella, ora Residenza protetta per anziani

Il rag. Primo Ramella era stato nel consiglio di Amministrazione dell’Ospedale (allora Opera Pia Ramella) di Loano.  Negli anni in cui era presentite il comandante Garassini Garbarino, mentre il dr. felice Bosisio era presidente dell’asilo infantile Simone Stella. Ramella aveva  lavorato fino alla pensione alla banca San Paolo nelle sedi di Loano e Borghetto Santo Spirito. Lascia la moglie Maria e i due figli, Piergiorgio e Antonella. C’è chi lo ricorda come persona di rara bontà e rispetto per il prossimo,  intelligenza e cultura,  forza di carattere e  distinta personalità. (L.Cor.)

Riportiamo il commiato scritto da Mariangela Romanisio  su Gente de Loa e dinturni /Quelli du carugiu de Loa

DALL’ARCHIVIO DI TRUCIOLI.IT UNA FOTO ‘STORICA’ (1966) CON PRIMO RAMELLA NEL CDA DELL’ALLORA OPERA PIA RAMELLA

Una foto d’archivio davvero eccezionale per i ricordi storici: siamo nel 1966, davanti all’apparecchio tv, sulla destra, con un bambino di fronte, il dottor Felice Bosisio. Tra le figure storiche loanesi anche il comandante Garrassini Garbarino, al suo fianco l’allora comandante dei carabinieri maresciallo Molli e vicino il direttore della banca San Paolo di Loano, Perotta. Alla sinistra di Garrassini Garbarino, nella foto, Luciano Corrado,  alle prime armi come giornalista per la Settimana Ligure. Ultimo a sinistra il geometra Francesco Manni, al suo fianco il rag. Vio di Pietra Ligure, funzionario di banca. Ma anche il rag. Primo Ramella membro del Cda dell’Opera Pia che porta il cognome di un benefattore tra i suoi avi. Sarebbe interessante scoprire chi sono i due bambini, oggi adulti loanesi e testimoni di un evento come l’inaugurazione della nuova “ala” del Ramella.
Un’altra immagine di cronaca di loanese (1965). Ancora il rag. Primo Ramella sulla sn della foto, durante la consegna dei doni natalizi al bimbi dell’asilo, con il direttore della Carige di Loano, il presidente del Cda dell’Opera Pia, Garrassini Garbarino, il comm. Egidio Quadrelli che era nel Consiglio di Amministrazione della Banca Carige. Si ricnosceso il dr. Bosisio, il rag. Dino Littarelli e  Giuseppe Giusto, entrambi del Cda dell’Opera Pia

LA CROCE ROSSA DI LOANO HA PROMOSSO UNA RACCOLTA FONDI

Il Comitato di Loano non è solo un associazione d’interesse pubblico , sono cittadine e cittadini , sono genitori , studenti e lavoratori che nonostante tutti i rischi hanno deciso di dedicare il proprio tempo libero in maniera Volontaria e gratuita, persone addestrate per affrontare qualsiasi tipo di emergenza

COMUNICATO STAMPA – Il comitato loanese della Croce Rossa Italiana ha promosso una raccolta fondi per l’acquisto di presidi, attrezzature e dispositivi di protezione individuali da utilizzare nella gestione dell’emergenza coronavirus.  Grazie all’impegno di volontari e dipendenti, attualmente il comitato loanese della Cri sta garantendo lo svolgimento di diverse attività: un servizio di trasporto sanitario “dedicato” al Covid-19 attivo sulle 24 ore; il servizio “Pronto Farmaco” con la consegna a domicilio dei medicinali; il servizio di soccorso sanitario urgente (118) su tutto il territorio di Loano e dei comuni limitrofi; i servizi di trasporto ordinari.

“Il comitato di Loano non è solo un’associazione d’interesse pubblico – spiegano dalla Cri loanaese – ma è un gruppo formato da genitori, studenti e lavoratori che (nonostante tutti i rischi) hanno deciso, in maniera volontaria e gratuita, di dedicare il proprio tempo libero agli altri. Non siamo numeri su una lista ma una vera e propria famiglia che cerca di aiutare le altre famiglie del nostro territorio”.Tutti i volontari sono addestrati ad affrontare qualsiasi tipo di emergenza, ma hanno bisogno delle attrezzature e dei dispositivi necessari per poter lavorare in sicurezza. Per questo motivo, i volontari chiedono ai loanesi (e non solo) di sostenere il loro lavoro con un piccolo contributo economico. “I fondi raccolti ci consentiranno di acquistare mascherine, guanti, camici, disinfettante, gel mani igienizzante ed ogni altro presidio utile ad effettuare i servizi in sicurezza, sia per noi che per i nostri pazienti”.

Di seguito il link alla raccolta fondi attivata sulla piattaforma GoFundMe: https://www.gofundme.com/f/coronavirus-aiutiamo-la-croce-rossa?utm_source=whatsapp-visit&utm_medium=chat&utm_campaign=p_cp+share-sheet


L.Corrado

L.Corrado

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