Ci sono savonesi, ponentini a Cuba che hanno programmato il rientro in Italia, tra essi Franco C. arbitro di calcio: ‘Qui si cura il virus con Interferone 2 B (vedi sotto), non si può comprare in farmacia ed viene somministrato da un mese e mezzo solo in caso coronavirus, ritorno ad aprile con volo allo scalo di Nizza. Qui si legge che in Italia sono già presenti medici specialisti cubani”. Il Rotary di Albenga ha donato materiale sanitario per fronteggiare il Covid 19. Ma continua a non fare scandalo il fatto che dai primi di febbraio (ancora prima dell’allarme rosso del 20) le farmacie sono senza mascherine.
E anche coloro che per motivi di salute (problemi cardiovascolari e di pressione ecc.) dovrebbero fare ogni giorno una camminata devono aggiustarsi con una sciarpa. A Savona la farmacia Saettone è sempre stata provvista almeno di mascherine di carta. Le stesse che si trovano, ad esempio, a Loano, saltuariamente, in un negozio cinese di articoli vari. Una curiosità ? Negli stessi giorni di febbraio un rivenditore di prodotti per l’agricoltura del ponente si è visto comprare tutte le mascherine del suo magazzino (utilizzate dagli agricoltori nel trattamento con i fitofarmaci) da un farmacia di un paese dell’immediato entroterra. Ovvio che siano in molti a chiedersi come è possibile che ad un mese dall’esplosione della pandemia le farmacie non dispongano di mascherine, la cui priorità manco a dirlo va al personale che opera negli ospedali, negli ambulatori, nelle pubbliche assistenze, nelle Rsa per anziani. Insomma la Bella Italia ha dato ancora una volta un bell’esempio, anche se il tema resta in sordina. Sono stati più fortunati i savonesi e imperiesi che si sono recati in Costa Azzurra e in farmacia hanno trovato quanto richiesto.
I SAVONESI A CUBA – Prima era l’Ebola, ora il coronavirus. I medici cubani non solo danno prestigio internazionale all’Avana, ma generano anche maggiori entrate per loro. Combatteranno anche questa epidemia? Anche la medicina cubana “Interferone alfa-2b” svolge un ruolo importante nella crisi mondiale del coronavirus. Secondo il quotidiano del governo cubano Granma , l’antivirale è uno dei 30 farmaci usati a Pechino per curare i pazienti con coronavirus. Tuttavia, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è stata riluttante a prendere una posizione riguardo al suo uso globale: “È impossibile commentare le possibilità di trattamento con interferone senza studi clinici”, ha spiegato Dina Pfeifer, dall’organismo CHI medico.
La cooperazione medica tra Cuba e Cina potrebbe diventare un simbolo del contributo socialista dell’isola, nella lotta contro l’epidemia di COVID-19. Sebbene i medicinali e i vaccini cubani non siano riconosciuti per il loro uso nelle aree di crisi, i medici cubani lo sono: nel 2014, durante l’epidemia di Ebola nell’Africa occidentale, Cuba ha inviato oltre 460 medici e infermieri in Sierra Leone, Liberia e Guinea, 165 dei quali hanno lavorato direttamente per conto dell’Organizzazione mondiale della sanità. Le brigate cubane si sono mobilitate rapidamente ed erano efficienti”, ha detto Bert Hoffmann, esperto a Cuba presso l’Istituto GIGA per gli studi latinoamericani. Inoltre, Hoffmann prevede che l’esperienza cubana potrebbe essere richiesta anche nella lotta contro il coronavirus: “Il virus apparirà anche in molti paesi poveri con sistemi sanitari deboli. Se l’OMS lo richiede, i medici cubani potrebbero essere schierati anche in Africa”, ha aggiunto.
Il Rotary Albenga a supporto dell’Ospedale, dona al Santa Maria di Misericordia 500 camici e strumenti necessari a fronteggiare l’emergenza COVID-19
COMUNICATO STAMPA – Il Rotary Club Albenga interviene a supporto dell’Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga con una donazione di 500 camici, attrezzature e strumenti richiesti dai sanitari per fronteggiare l’emergenza COVID-19. In base alla recente disposizione di Regione Liguria e ASL, infatti, tutte le strutture dell’Ospedale di Albenga saranno impiegate in via temporanea ed esclusiva alla gestione dell’emergenza coronavirus. L’intervento del Rotary è nato dalla stretta collaborazione con personale e dirigenza dell’ASL2, come spiega il Presidente del Club Claudio Dodero: “La donazione è scaturita dal confronto tra il soci medici nostro Club e il Dr. Teresiano Defranceschi, Primario di Medicina Interna del Santa Maria di Misericordia: in base alle richieste avanzate da chi sta lavorando in prima linea per fronteggiare l’emergenza del coronavirus, abbiamo predisposto la donazione di una fornitura medicale che comprende attrezzature e strumenti dei quali vi è urgente ed estrema necessità”.
I 500 camici sono stati consegnati giovedì 19 marzo dalla vice presidente del Club, dr.ssa Maria Federica Crotti e dalla presidente incoming dr.ssa Anna Maria Rebuttato, in quanto anche medici dell’ospedale, mentre il presidente dr. Dodero non ha potuto partecipare alla consegna in quanto residente in Comune diverso da Albenga. Oltre ai 500 camici, il Rotary Club ha organizzato la donazione all’Ospedale di Albenga di saturimetri, occhiali in policarbonato e visiere orientabili che saranno consegnati nei prossimi giorni. Data la difficoltà logistica nell’approvvigionamento, il Club si è occupato di organizzare direttamente il trasporto e la consegna grazie alla messa a disposizione dei mezzi dei propri soci e con l’aiuto di un amico del Club, Renato Marino.