Legnate, di santa ragione (?), alla decisione dell’Amministrazione Melgrati- Galtieri di costruire l’atteso depuratore nell’area portuale, anzichè in regione Sant’Anna. L’autore non è l’uomo qualunque che pur va ascoltato. E’ il mitico comandante GianCarlo Cerutti, ‘eroe della Haven’. “Non violentiamo per la terza volta il nostro porto turistico. Potrebbe essere la volta definitiva per allontanare parte delle 550 imbarcazioni ospitate. Altri porti vicino a noi sono pronti a ricevere e stanno offrendo contratti vantaggiosi….In tutti questi anni ad Alassio è mancato qualcosa che avvelena e dava la stura ai mugugnatori e che purtroppo dava loro ragione: la mancanza del depuratore. In zona Sant’Anna si è realizzato l’impianto di pretrattamento liquami e ce ne congratuliamo con l’Amministrazione comunale e si è approvato il depuratore…. Finalmente avremmo potuto avere Alassio all’altezza della sua fama”. Invece….
“Si attendeva l’inizio dei lavori, ma qualcuno ha scoperto che sarebbe meglio realizzare l’impianto in ambito portuale, sotto il piazzale di levante del porto, dove si svolgono con successo i grandi concerti estivi. Tutti i depuratori costruiti anche ultimamente, con i sistemi più sofisticati, rilasciano dopo tutte le operazioni chimiche e meccaniche previste acqua depurata, ma anche un forte effluvio (profumo ndr) non di colonia. Per una conferma basta chiedere alla popolazione che abita nelle case sul lungomare tra Genova e Camogli, quando soffia il vento di scirocco, cioè dal mare, sono costrette a chiudere le finestre…”. Altro aspetto di critica costruttiva: “Da anni denunciamo – scrive Cerutti – la presenza sotto la T del molo dei due scarichi delle cosidette ‘acque bianche’. Un anno dopo detto posizionamento le cozze, i ricci e le poche ostriche ospitate sui pali del molo sono purtroppo morte. Resiste solo una piccola fascia di cozze che usufruisce del ricambio d’acqua in superficie e dell’ossigeno che ne consegue, ma come crescono cadono sul fondo e muoiono”.
E non meno pesante a chi vuole sentire un’altra riflessione constatazione non proprio accomodante: “Il porto Luca ferrari è stato violentato già in passato in due occasioni. La prima con la perdita del ristorante situato al primo piano della palazzina che veniva definito con ragione il più ‘IN’ di Alassio. La seconda con la costruzione della Discoteca ormai abbandonata e in rovina da più tempo. Non violentiamo per la terza volta il nostro porto….”.
Già, chi sono i destinatari di eloquenti e sensati, veritieri, messaggi – ammonimenti ? Ci sarà qualcuno che con un minimo di dignità saprà assumersi, magari facendosi le ragioni, le proprie responsabilità ? O è tutta colpa dei disoccupati in cerca di lavoro, operai ed impiegati al minimo di stipendio, pensionati che ‘tirano’ la cinghia o aiutano figli e nipoti, operatori commerciali che hanno difficoltà a pagare gli affitti a fine mese ? Insomma colpa degli ultimi di questa società che non hanno la fortuna di essere tra i primi e tra i baciati della politica. Chi ricorda quei signori che anche in Tv ripetono che nessuno vuole più fare il sindaco e gli amministratori nei piccoli centri perchè si rischia troppo e non si guadagna nulla o quasi. Suvvia anche solo il minimo amor proprio dovrebbe risvegliare anche le coscienze più ottuse. Ma purtroppo sono in troppi gli ‘ammalati di passerelle’ ed esibizionismo, e spesso al di là delle competenze sono pure premiati dagli elettori. Che a nostro parere non è vero che hanno sempre ragione – è il leit motiv di politici e giornalisti -, semmai c’è bisogno di cittadini più informati, più informazione di approfondimento e qualità, meno arrivisti e meno spartizione di poltrone per ‘grazia’ ricevuta ed ad Alassio è boom nel silenzio quasi perfetto dei soliti coraggiosi. Anzi, se ne conoscete qualcuno che dimentichiamo, passate subito la voce. (l.cor.)
ARTICOLO PUBBLICATO DALL’ALASSINO DELLA STORICA ‘ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO’
E IL ‘SINDACO’ SOSPESO MELGRATI: A MENTECARLO L’IMPIANTO E’ IN CENTRO CITTA’