Il comunicato stampa fa la sintesi e non svela del tutto cosa si nasconde dentro la notizia. Si possono scoprire aspetti davvero inediti in un anno di proficua attività della Polizia locale, con incombenze crescenti. Di primo acchito si legge di denunce per ‘peculato’. Fa subito pensare al dipendente pubblico, invece racchiude storie davvero sconosciute ai comuni mortali e che con le nuove norme investono i cittadini, nel caso proprietari di autoveicolo sequestrato (101 sequestri nel 2019). C’è pure un altro caso curioso e recentissimo. I vigili, su segnalazione, sono intervenuti in via Enrico Pietrafraccia dove un box era stato trasformato in autofficina molto artigianale. E’ scattata denuncia e sequestro.
Automobilisti ai quali è stato sequestrato l’automezzo ( ma anche motoveicolo) spesso perchè sprovvisto di assicurazione. La legge consente ora l’affidamento allo stesso contravvenuto che si impegna alla custodia in una sua proprietà. Accade che il tempo passi finchè un bel giorno il veicolo ‘sparisce’ al momento in cui scatta la confisca, ovvero l’obbligo di consegnarlo allo Stato. Da qui la denuncia per omessa custodia, ma anche peculato, in quanto il cittadino, nel caso, riveste la qualifica di pubblico ufficiale. E sono guai seri. Il codice penale non lascia scampo: “Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di danaro o di altra cosa mobile altrui e se ne appropria, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni e sei mesi…”
E non è detto che si tratti di cittadini residenti, spesso provengono da altre località e regioni. Con tutto ciò che comporta nell’iter burocratico e penale, di giustizia al Tribunale di Savona. E contrariamente ad altre violazioni e sanzioni non è competente il Giudice di pace. Come accade, ad esempio, per i sequestri e denunce ai ‘camioncini’ che vendono abusivamente frutta e verdura. Per Ceriale una ‘piaga’ che si protrae da anni, seconda soltanto al ‘mercato delle lucciole’ controllato con pugno di ferro dalla malavita organizzata; tra romeni ed albanesi, con complicità della ‘ndrangheta’ ligure. Si assegna ad ognuna una postazione fissa, protette e soccorse in caso di bisogno. Legali pagati dai clan. Nell’ultimo anno pare ci sia un calo, una crisi di ‘merce in vendita’, dopo che si era arrivati al punto di vederle stazionare pure sul marciapiede davanti alla casa dell’allora sindaco Ennio Fazio, unico caso in Italia come avevamo ripetutamente scritto nel disinteresse dei più. Ma anche a poche metri dal Municipio, sul marciapiede dell’Aurelia.
A proposito: che fine ha fatto la notizia: “Due pattuglie della polizia municipale, durante controlli anti prostituzione, hanno multato con 10.000 euro ciascuno un italiano e una romena. Sono stati colti sul fatto mentre erano intenti a compiere atti osceni a lato della via Aurelia….”. I media non hanno più scritto come sia andata a finire, una costante peraltro nonostante il potente social IVG.it. che ogni tanto perde solo qualche notiziola, per il resto è diligente nell’informazione pure di gattini feriti o dispersi; insomma gli animali sono diventati materia di lettura, ‘cultura popolare’ con un crescente numero di lettori e mercato pubblicitario.
A farne le spese della mega multa (atti osceni in luogo pubblico), come era immaginabile, è stato il cliente che si è affidato ad una legale e ha presentato opposizione con memoria difensiva all’ufficio competente della Prefettura di Savona. Probabile che della violazione sanzione non sapremo più nulla. La bella di notte, del resto, anche senza fare opposizione, potrà dormire sonni tranquilli. Impossibile notificarle i provvedimenti comminati dalla prefettura. Cambiano spesso domicilio e sono cittadine straniere. Anche le condanne penali è facile finiscano in prescrizione, quella che i M5S solitari vogliono abolire, ma Renzi, ex presidente del consiglio del rinnovamento del Paese, non vuole affatto, in perfetta sintonia con Forza Italia di patron Berlusconi. In Italia dicono i dati ufficiali 250 mila processi, ogni anno, si consumano con la prescrizione vanificando, tra l’altro, pene e spese che lo Stato, ovvero i cittadini contribuenti pagano. Senza contare che nonostante il silenzio della Lega di Salvini, il partito della legalità, sempre nel Bel Paese 2500 militari dell’Arma dei carabinieri ogni giorno sono impegnati in notifiche di provvedimenti giudiziari, dunque sottratti ai compiti di presidio del territorio. A questo si aggiunga che ci sono caserme in ogni città grande e piccola, nei paesi, nessuno dice qual è la forza reale in servizio giornaliero.
Sul fronte degli ‘abusivi’ napoletani c’è da osservare che sono sprovvisti di licenza, non c’è garanzia a tutela dell’igiene pubblica, siamo di fronte ad evasione fiscale totale. Si riforniscono, in nero, sul mercato di Genova e Milano, raramente arrivano carichi dal Sud. Una lotta impari fino ad oggi anche perchè lo Stato e le istituzioni (prefettura, Guardia di Finanza, carabinieri, Polizia, sono di fatto assenti); ormai affidata ai soli vigili urbani che, a Ceriale, come a Borghetto, hanno difficoltà ad organizzare interventi mirati con almeno cinque – sei uomini, tenendo conto che quasi sempre ci sono reazioni più o meno difficili da controllare, da mini guerriglia, da qui l’esigenza di essere presenti in forze. E comunque succede che di fronte al sequestro del camion e della merce, fanno ricorso al Giudice di pace che concede la sospensiva, restituisce l’automezzo. Perdono la merce, è vero, ma è un rischio che mettono in conto. Come le spese legali. Un sequestro neppure ogni cambio di luna vale pure correre il rischio, tenendo conto del profitto, dei ricavi,visto che in estate operano da mattino e sera lungo la Riviera, ma anche nell’entroterra che diventa totola ‘zona franca’. Si aggiunga che nessuno di loro pagherà mai una sanzione pecuniaria.
Ceriale dove con la nuova giunta del sindaco Luigi Romano il corpo della Polizia locale è tornato nei ranghi. C’è sintonia, a quanto si apprende, non ci sono possibili interferenze, ognuno svolge il proprio ruolo nel rispetto reciproco, ma anche organizzativo. Certo si può sempre migliorare, tappare eventuali falle, dare delle priorità, ma soprattutto limitare al minimo i fenomeni di illegalità sulle strade e sulle piazze. Contribuire, con i carabinieri, ad un clima di sicurezza e di presenza non soltanto percepita e controllo sistematico del territorio. Su questo fronte i vigili si sono
impegnati parecchio per prevenire e debellare il piccolo spaccio, i cavalli ed i cavallini, che a loro volta si riforniscono da un livello superiore, seppure intermedio. E’ il mondo di mezzo, della microcriminalità tra chi spaccia, chi consuma e che ricorre ai furti e furterelli. Anche Ceriale, comunque rispetto ai tempi davvero bui della criminalità scatenata (omicidi, rapine, scippi, incendi di locali pubblici e aziende artigianali, raid ladreschi e persino mini bande di minorenni) è diventata un’area tutto sommato tranquilla. Si è lasciata alle spalle i tempi in cui il Procuratore della Repubblica, dr. Michele Russo, della chiedeva per 11 residenti in città le misure di prevenzione anticrimine.
Oggi può pure accadere che a spacciare sia un nonnino di 70 anni. Una vecchia conoscenza tra Borghetto, Ceriale, Loano e Pietra Ligure. Scoperto in circostanze singolari, in conseguenza di un incidente senza feriti, con la fuga dello scuterista. R.C che è stato successivamente identificato grazie alla visione delle telecamere di video sorveglianza. La presenza nelle strade di Ceriale, le abitudini orarie, hanno finito per tradirlo. E’ tornato un’altra volta in carcere, per lui quasi una casa.
IL COMUNICATO STAMPA SULL’ATTIVITA DELLA POLIZIA LOCALE NEL CORSO DEL 2019