Nell’ultimo consiglio comunale del 2019 – disertato dai due gruppi di minoranza, in tre per ‘motivi di lavoro’, uno causa salute – è stato approvato dall’Amministrazione Canepa il nuovo regolamento per la gestione dei rifiuti urbani e la Nettezza Urbana. Parecchie le novità con l’istituzione, in alcune zone, del servizio ‘porta a porta’. Ha fatto più ‘chiasso’ mediatico il senso unico alternato a Capo S. Spirito per lavori al sovrastante complesso Castello Borelli (allaccio alla condotta fognaria). Con qualche ragione di maggiore interesse per l’impatto sulla strada più trafficata della Liguria. Nel 2015 trucioli.it aveva scritto un servizio approfondito sul futuro di Castello Borelli (vedi con oltre 6.390 mila visualizzazioni…..)
Per sopperire ai disagi chiesti potenziamenti delle fermate dei treni (a Borghetto c’è stazione) e riduzione pedaggi sull’Autofiori. Molti pare abbiano forse dimenticato cosa hanno insegnato le precedenti esperienze (2007 e 2011) causa lavori per il Depuratore Consortile. Servono soprattutto, durante l’arco della giornata, i ‘movieri’, gli unici che possono sostituire l’assenza di un ‘semaforo intelligente’. Ma l’impresa che ha in appalto i lavori c’è da scommettere che punterà al massimo risparmio di personale. I ‘movieri’ presenti solo con il cantiere in attività e non quando è chiuso, ovvero nei giorni festivi, prima e dopo l’inizio e la fine della giornata lavorativa. Diciamo che le ore critiche (per assenza di movieri) sono prima delle otto del mattino e dopo le 17,30 – 18 di sera, col buio. Pare che il sindaco Canepa proprio alla luce delle precedenti esperienze abbia cercato di ottenere il massimo, non resta che attendere conseguenze e risultati, per intervenire in modo tempestivo e il più ragionevole possibile. Scongiurare insomma che siano i cittadini utenti della strada a pagare per i risparmi altrui. Gli interventi sono programmati tutti i giorni, dal lunedì al sabato (domenica e festivi tutto fermo) e sempre di giorno per questioni di sicurezza che impediscono la possibilità che vengano svolti in notturna. Dovrebbero protrarsi fino a metà marzo. Un tratto di strada (a Capo Santo Spirito) interessato anche da un sottosuolo zeppo ormai sottoservizi di ogni sorte e che in parte, con i nuovi scavi, deve pure affrontare un’area rocciosa.
Importante è comunque tenere conto dei flussi di traffico nei due sensi di marcia che mutano durante le ore della giornata e nei giorni festivi. Borghetto S. Spirito che già ora, soprattutto nel tardo pomeriggio, va incontro ad frequenti incolonnamenti sull’Aurelia nella direzione Ceriale – Borghetto e Loano – Borghetto. La cittadina che ha conservato due impianti semaforici in prossimità del centro, con pulsantiere di ‘chiamata’ per i pedoni che attraversano. Sempre meglio dell’abolizione dell’impianto nelle due zone centrali di Loano, utili le rotonde, ma non quando una moltitudine di pedoni incrementati dal flusso turistico e del mercato settimanale crea la semi paralisi continua. Auto ferme per lasciar magari passare un pedone alla volta. Una follia a cui la dissennatezza della viabilità loanese ha fatto purtroppo il callo e l’abitudine.
L’attraversamento, sull’Aurelia, dell’abitato di Loano è il più rallentato dell’intera provincia lungo la fascia costiera. Lo testimoniano gli autisti del bus di linea e quelli dei furgoni delle consegne a domicilio. Tanti per dire non solo scelti a caso, nel mazzo. E a farne le spese sono proprio gli automobilisti e i pullman di linea che accumulano ritardi su ritardi, gravano sui bilanci del Comuni e della Provincia. E chi conosce le deviazioni minori finisce, a sua volta, per intasare corso Europa a mare della statale, e le piccole arterie a monte. Non si parla neppure di inquinamento, tenendo conto della sosta e ripartenza, accelerazioni. Micidiali polveri sottili che il vento di mare e tramontana non possono vincere per via della costellazione dei palazzi. A farne le spese la salute, l’economia locale, il tempo perso che paga i costi dell’assenza di infrastrutture e di un’Aurelia bis che avrebbe dovuto essere realizzata già negli anni ’70. Alla stessa stregua dei progetti di due sottopassi veicolari (con ampliamento di un esistente) che furono addirittura bocciati con referendum popolare in quanto il ‘partito del no’ sosteneva che erano soldi sprecati e lo spostamento dei binari a monte era in dirittura d’arrivo. Questa è la lungimiranza, in quel di Loano.
LE PRINCIPALI NOVITA’ NUOVO REGOLAMENTO NETTEZZA URBANA – Il regolamento esistente era talmente obsoleto da essere completamente
decontestualizzato dalla realtà odierna della raccolta dei rifiuti. Nelle more si era sopperito con un’ordinanza sindacale che però non è lo strumento più adatto.