Mauro Pompilio, artista di Savona (ha studiato al Liceo Grassi), protagonista del mese di gennaio 2020 presso le Vetrine d’artista della Banca Carige, sede di corso Italia.
Da autodidatta, anno dopo anno, Mauro Pompilio con costante ricerca ha migliorato la sua tecnica, il segno del disegno sempre più indubitabile, irrefutabile. Tipica della sua cifra personale è la costante indagine dal vero della poesia e della suggestione del paesaggio, dell’ambiente in cui vive e lavora (i suoi scorci di Savona sono alquanto soggettivi, financo confidenziali, a testimonianza vivace del suo attaccamento alla Città, alla sua storia).
Dalle marine silenti agli scenari dell’entroterra emerge incontrastato il suo amore per la pittura, per la conversazione visiva, una sorta di colloquio con l’osservatore, per le riflessione sui mali della contemporaneità causati dall’uomo dove, spesso, non è presente ma è il fautore, lo stimolo per la sua indagine su quelle case, sulle piazze, sulle barche in secca dove traspare una serenità di fondo, una ricerca delle bellezza interiore e di un equilibrio tra il Creato e l’Uomo. Forme, tratti sicuri di matita, di carboncino, tocchi di colore, che dimostrano come l’autore non si appiattisca alla cronaca, al resoconto di ciò che vede, ma scandaglia il ricordo, la memoria per andare “oltre”e trovare il lievito per future pagine serene del vivere quotidiano. Uomo e artista schivo, taciturno, riservato, ogni volta che si presenta al pubblico stupisce per il suo trasporto, fino quasi alla commozione, verso il bello che è indice di speranza, di gioia: sentimenti che colpiscono l’osservatore dei suoi disegni, dei suoi acquerelli, ossia dei suoi lavori creativi così intensi, se vogliamo, perché l’arte è sempre rinascita, è storia e attualità.
Silvia Bottaro
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Ho cambiato la mia immagine di profilo due volte nel giro di un’ora, la prima scelta mi è sembrata decisamente triste e allora ho messo questo mio autoritratto eseguito a matita, mi sembra che rispecchi più fedelmente il mio attuale stato d’animo.
Qualche anno fa era in voga dire:- Piove, governo ladro!- Naturalmente era una frase scherzosa. Ora qualcuno dice che per questo clima impazzito dobbiamo dire grazie alle scelte sciagurate di chi ha governato prima di loro, e in questo caso non si tratta di una frase pronunciata per burla.
Colui che lo ha detto pare che abbia votato, assieme a quelli del suo partito, contro l’accordo di Parigi sul clima del 2015.