Trucioli.it si occupa a volte di mini notizie che non interessano i media più affermati. Il 21 novembre scorso abbiamo titolato la ‘spesa per il cane dei vigili’ (vedi…..) e pare abbiano letto in 3 o forse 4. Oggi per gli stessi lettori riportiamo che con nuova determina dirigenziale si è provveduto a finanziare l’acquisto del cane da destinare al ‘nucleo operativo cinofilo’ in ‘consorzio’ con Albenga e Finale. Si tratta di working dog (cane da lavoro addestrato) del costo di 3.660€.
Non sarà certamente della stessa stirpe di tre cani da guardia, a vederli dall’esterno molto feroci, che la settimana scorsa non hanno sventato il furto ad un’abitazione unifamiliare delle Bulasce, zona peraltro sprovvista di videosorveglianza, battuta in lungo e in largo di ladri, protetta da un Controllo di vicinato che non può fare miracoli. I tre ‘amici dell’uomo’ montavano la guardia dal cortiletto cintato attraverso il quale gli intrusi, certamente addestrati e ottimi conoscitori dei luoghi e di animali da guardia, dopo aver forzato una finestra, hanno fatto repulisti di denaro e preziosi.I carabinieri indagano dopo la denuncia.
E tornando a Palazzo Doria emerge che un ‘funzionario delegato’ si trova ad autorizzare se stesso (non per diletto) per la spesa dei fuochi d’artificio di Capodanno. Poco più di 15 mila € (una bazzecola per un bilancio multimilionario). Il fatto è che il funzionario dirigente che dovrebbe ‘firmare’ ha accumulato ferie lunghissime. E’ assente per mesi, salvo urgenze in cui torna in ufficio a ore.
L’ACQUISTO DEL CANE – Risale ad una delibera di giunta del 29 dicembre 2017 il rinnovo della convenzione con i Comuni di Finale Ligure ed Albenga per il servizio Polizia Locale con l’istituzione del nucleo unità cinofila ed il relativo documento di ‘disciplina’. A tutela della sicurezza urbana con utilizzo in ambito associativo. Purtroppo si è già fatto rimarcare per quale ragione non abbiano aderito almeno i comuni intermedi (Borgio, Pietra, Borghetto e Ceriale), ma nessuno ha finora dato una spiegazione. Se l’unione fa la forza, la razionalizzazione è utile e produttiva oltre che un motivo di risparmio per le casse comunali (per i contribuenti); resta difficile convincersi che siamo di fronte al buon senso e oculata amministrazione del bene comune da parte di chi ha ritenuto di non aderire. Forse appaga i nostalgici dei ‘campanili’, ovvero ognuno fa per se, e magari fa per tre.
Con altra delibera di giunta dei tre comuni (22 maggio 2019) è stato varato l’Ufficio Sicurezza Urbana’ all’interno del quale opera l’unità cinofila che non dovrebbe fare concorrenza all’unità che si trova a Villanova d’Albenga del Nucleo Carabinieri Cinofili, dipendente dalla Compagnia di Alassio, dalla Legione Liguria e dal Comando Interregionale Pastrengo. Nel progetto intercomunale si è previsto che il cane ‘antidroga’ (e non solo) viene acquistato dal Comune di Loano e le spese dell’acquisto e mantenimento siano poste a carico della gestione associata. Si aggiunga che “sono in corso accordi con la Polizia Locale di Torino per una convenzione per l’addestramento del cane e del conduttore presso la loro scuola….”. Siamo così arrivati al cane idoneo presso l’allevamento Workibng dog srl di Motteggiana (MN) al costo di 3 mila euro più Iva.
L’auspicio, al di là del confronto tra le esigenze dei carabinieri in ambito interprovinciale e quelle dei tre comuni rivieraschi, è che si tratti di una scelta e di una spesa necessaria, utile al lavoro della Polizia Locale. Restiamo del parere che prima del cane antidroga sia necessaria la pratica ed il rispetto quotidiano della legalità e della viabilità urbana che mal si s’addice, ad esempio, a Loano, con il parcheggio selvaggio ed impunito perenne sull’Aurelia (anche di fronte al ‘de visu’ delle pattuglie in servizio), sulle soste riservate ai bus TPL tra Andora e Finale, in transito a intervalli di 20 minuti. Gli automezzi in divieto creano intralci e potenziali pericoli per i pedoni, per la già caotica viabilità della statale, con i pullman che fanno salire e scendere i passeggeri sostando in mezzo alla strada. Inoltre, senza che qualcuno si preoccupi di cosa accade nei tre più più intasati incroci di Loano nei giorni di mercato settimanale o con emergenze sull’Aurelia.
Un tempo l’Aurelia era la prima priorità per i vigili urbani e in loro assenza, per emergenze, intervenivano polizia stradale o carabinieri. Ora è ‘terra di nessuno’. Hanno eliminato i semafori e ogni opportuna forma di servizio, di presenza. Ci vuole l’incidente, insomma. In ossequio a ‘caos, disordine, impunità che si autoalimenta e in crescendo ? Su disposizione di chi i vigili ‘tirano dritto’, si voltano dall’altra parte? L’assessore alla Polizia Urbana, la commercialista Enrica Rocca ? Il comandante – dirigente Gian Luigi Soro ? Impotenti alla stessa stregua della ‘battaglia’ dimenticata ai ‘questuanti’ (quando erano stati pubblicati articoli che
sbandieravano l’impegno di Loano contro i mendicanti, con multe e provvedimenti Daspo, avevamo avuto qualche perplessità sull’enfasi e sui risultati alla lunga), con mendicanti organizzati che da tempo presidiano alcuni punti strategici davanti a supermercati e chiese. Anche in questo caso le pattuglie non vedono ? Hanno ricevuto ordini di servizio ? Quale lezione traggono i cittadini ? Che a Loano convivono disordine e ordine ? Rispetto e menefreghismo ?
I FUOCHI ARTIFICIALI – Da Palazzo Doria una determina che porta alla luce la lunga assenza per ferie (con intervalli brevi parrebbe) di un dirigente comunale di primo piano. Se nel numero scorso ci siamo occupati del dr. Aldo Caballini (questa settimana finito nel mirino del gruppo consiliare di opposizione LoaNoi e che ha risposto con una lettera a IVG.it), di tutt’altro tenore quanto emerge per Luigi Vallarino (Ragioneria, Tributi, Biblioteca, Cultura, Scuola, Sport e impianti sportivi,Turismo, Servizi Sociali, Ambito Territoriale Sociale 20, Residenza Protetta “Ramella”, Anagrafe, Stato Civile, Elettorale, Polizia Mortuaria, Leva, Patrimonio, Economato, Acquisti, Sportello Unico delle Attività Produttive).Vallarino, 63 anni, in servizio del Comune di Loano dal 16 febbraio 1976. Un dirigente storico preparato e ben voluto, scrupoloso, immancabile qualche ‘nemico’, che conosce a dito la macchina comunale e la città dove
vive.Tanto indispensabile da aver accumulato una montagna di ferie arretrate e fuori dalla norma. E ora succede che una determina della ‘sua’ Area 2 – Servizio Turismo’ sia assunta dal funzionario delegato (dal 27 maggio 2019) che si trova a delegare se stessa, e succede per altri due colleghi nelle stesse condizioni.
C’è chi osserva che sono circa due anni che va avanti così e nessuno ha sollevato obiezioni, motivi di opportunità sulle deleghe. L’escamotage è legittimo. In attesa che vada a buon fine un concorso intercomunale per dirigente. Inizialmente doveva essere a tre, oltre a Loano, Finale e Pietra Ligure, poi quest’ultima ha rinunciato. Le prove e l’iter è seguito da Finale. Nel caso ‘spesa per fuochi pirotecnici’ la dr.ssa Gargiulo si ritrova da funzionaria amministrativa a ‘deliberare’ sulla materia che è della ragioneria con referente Arianna Gallina.
In tema di fuochi d’artificio, tra le curiosità, si apprende che “da svariati anni i report delle presenze con due dei principali grandi eventi (festa delle basure e Capodanno) rafforzano l’immagine e la promozione, in grado di attrarre clientela turistica e gradimento come emerge da quanto pervenuto per vie brevi all’ufficio Iat, vale a dire spettacoli che garantiscono un’importante frequentazione di pubblico con positiva ricaduta sull’economia del territorio”. La determina da atto”ritenuto di individuare nella persona del funzionario delegato del servizio turismo dott.ssa Marta Gargiulo, il responsabile del procedimento
ed il direttore dell’esecuzione del contratto“. Un quasi controllore – controllato in piena regola. Resta da chiedersi chi doveva preoccuparsi che non ricadesse sulle spalle di un alto dirigente (sono quattro) una caterva di ferie non usufruite. In un’azienda privata e delle dimensioni del Comune (primo datore di lavoro a Loano) qualcuno si sarebbe preoccupato per tempo, correndo ai ripari. O forse siamo ignari della realtà che vive palazzo Doria.