Era il 30 novembre, ore 12,15, l’ing. Paolo Forzano scrive, i social si affrettano e pubblicano. Ma questa volta c’è una frase: ” Luciano Pasquale ‘il boss’ di Savona tace”. Già ‘boss’ può far pensare male, essere fuorviante, oltre che pericolosetta se avulsa dal contesto che ha ispirato e mosso l’autore. Qui, dunque, non c’entrano ‘cupola mafiosa’, tentacoli della ‘massoneria deviata’ (P4, P5). Qui è una chiamata in causa di chi, il dr. Pasquale, già presidente Carisa e Cda Carige, ex direttore dell’Unione Industriali e tanto altro, occupa una carica pubblica (presidente Camere di Commercio delle Riviere) e una privata (presidente Autofiori Spa del Gruppo Gavio). Con molti interessi in gioco. Forse ai più è sfuggito quanto ha riportato Il Secolo XIX proprio del 30 novembre. Un’indagine della Procura della Repubblica di Savona sui viadotti dell’A6 dopo un esposto di Forzano che”aveva segnalato corrosione, porosità, fessurazioni e insufficiente manutenzione…. legata all’ipotesi di falso in atto pubblico contro ignoti….”.
Dopo il mio “un urlo di dolore un urlo di allarme” Autofiori richiede di chiudere l’A6 Savona-Millesimo in caso di allerta meteo!
Incredibile giornata appena passato il disastro! Il Prefetto di Savona ha ricevuto una lettera di Autofiori con la richiesta di chiudere l’A6 Savona-Millesimo in caso di allerta meteo! Da molto tempo ci sono tutti i sintomi che questa “Autostradicchia” sia vicino al collasso.
Da anni c’è un limite alla percorrenza dei TIR pesanti più di 44 tonnellate: devono uscire tra Millesimo e Savona e riversarsi sulle modeste strade statali del savonese, tra cui il Cadibona.
Oggi con questa ulteriore presa di posizione di Autostrade dovremmo essere ben consci dello stato di questa autostrada: è fatiscente, allo stremo delle sue forze! Sta per tracollare?
Se la società di gestione non ha fiducia sulla stabilità e sulla tenuta di questa arteria dovremmo averla noi cittadini? Qualche giorno fa ho lanciato “un urlo di dolore un urlo di allarme” sullo stato delle strade attorno a Savona! Qualche reazione?
Luciano Pasquale “il boss” di Savona tace! E’ anche Presidente (tra la lunghissima lista di cariche) della società proprietaria della A6, quindi è il responsabile della lettera di Autofiori con la richiesta di chiudere l’A6 Savona-Millesimo in caso di allerta meteo.
Ma Luciano Pasquale è anche della Camera di Commercio Riviere di Liguria:
«Tutti quanti hanno condiviso col presidente Toti e con La Camera di Commercio che è necessario mettere mano a interventi più infrastrutturali. Ci sono tante infrastrutture di cui stiamo parlando da anni, riteniamo che sia il momento buono per metterle in ordine, costruire un piano, portarlo all’attenzione del governo e fare in modo che si incomincino a realizzare quelle infrastrutture prioritarie che permettono di sopperire non solo ai momenti di emergenza ma manche in prospettiva a dare a questo territorio la possibilità di crescere».
«Altrimenti l’alternativa è un lento ma irreversibile declino», conclude Luciano Pasquale.
Osservazioni, non azioni! Pasquale “auspica”: Pasquale è il Presidente anche della Camera di Commercio Riviere di Liguria, un ente che dovrebbe occuparsi con incisività della competitività del territorio! Da un Presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria ci si sarebbe aspettato un atteggiamento più incisivo, fattivo, propositivo: mettere tutti attorno ad un tavolo e progettare quello che bisogna fare!
Azioni! non osservazioni!
Da un’altra campata: Alessandro Berta direttore dell’Unione Industriali, dice che bisogna far attenzione a voler la sicurezza assoluta, criticando il provvedimento di chiusura della A6 in caso di allerta meteo, ma non sembra essersi accorto della situazione savonese prossima ventura.
Abbiamo visto chiusura A6, chiusura Cadibona, chiusura statale Sassello, chiusura autostrada Voltri Alessandria, e tante altre frane e chiusure che hanno strangolato per giorni. Oggi con la mossa di Autofiori possiamo aver la quasi matematica certezza che la A6 è una autostrada al collasso!
Qualcuno dei nostri maggiorenti se n’è accorto? Qualcuno vuole fare una mossa per progettare il futuro prima che capiti l’evento fatale come a Genova col Morandi?
Paolo Forzano