È da poco passata la festa di tutti i Santi o è da poco passato Halloween? O è da poco passato il giorno dei morti ? Come è vissuto oggi, e come lo era del resto dagli antichi celti pagani, Halloween non solo non ha nulla di cristiano, ma è piuttosto incompatibile con lo spirito cristiano, oltre che con un senso anche solo umano, ma non superficiale, del vivere, del morire e del far festa.
Ma perché invece di pensare e di far pensare ai santi, si pensa e si fa pensare a qualcosa di culturalmente inconsistente, oltre che spiritualmente pericoloso? Solo una mera operazione di marketing? Ma c’è forse una via di mezzo tra il neopaganesimo montante e demoniaco e la splendida devozione cristiana verso i santi, ovvero il culto dei morti. Quello c’è sempre stato, sempre gli esseri umani hanno seppellito i loro morti, sempre c’è stato il culto degli antenati, degli avi. Ma se questo culto dei morti non porta verso la devozione ai santi, che rimane? Giusto una parodia della morte in salsa horror, qualcosa di grottesco come è il nostro stupidissimo Halloween.
Invece di andare a fondo nel senso alla fine bello, anche se rischioso, della morte, si rimane terribilmente alla superficie, anzi se è possibile pure sopra la superficie, nel mondo effimero delle zucche vuote. Ma la natura aborrisce il vuoto, quindi all’occhio! Tanto peggio poi se Halloween diventa la festa dei bambini, ma non solo, perché poi i grandi fanno anche sul serio e con l’occulto ci si brucia; si fa leva sulla naturale curiosità dei bambini, sul gusto per le emozioni, su quel brivido scherzoso che un po’ elettrizza; e si entra dappertutto, nelle scuole, nei comuni, nelle strade, nelle piazze, magari anche all’oratorio.
Ma grazie a Dio la Chiesa di Cristo c’è e sono tante le iniziative per coinvolgere grandi e piccini in eventi di luce proprio in alternativa e in contemporanea alla festa delle zucche vuote. Davvero pensando ai santi, e anche agli angeli santi, ci si può sbizzarrire nel bene, anche se, si sa, il male fa notizia, ma chissenefrega, perché il male fa anche male e tra l’altro si distrugge da solo. Se poi qualche bimbetto mi suonasse il campanello col “dolcetto o scherzetto” mica gli nego il dolcetto, e gli abbino al dolcetto una bella immaginetta di santo o angelo, magari disegnata simpaticamente ad hoc per i bambini. Se tutto il materiale che viene sfornato ad Halloween fosse sostituito da materiale inerente gli angeli e i santi ne gioverebbe senz’altro la psiche dei nostri figli, e anche quella di noi adulti.
Gianluca Valpondi