E’ la più maestosa (e gotica) cappella privata del camposanto di Borghetto S. Spirito. Qui riposa per sempre, nella tomba della storica famiglia, Franca Roveraro, acconto a lei i genitori, i nonni, zii e zie, ma anche il suo adorato marito Enzo Cappelluto. Imprenditore edile lui, figlio di un artigiano dell’edilizia che ha fatto fortuna con il boom delle seconde case in Riviera e si racconta una vincita milionaria al totocalcio. Lei figlia di stimati industriali dell’olio e dei derivati. Oltre una quarantina di ornamenti floreali hanno accompagnato il feretro, con due imponenti corone. Una “Con grande affetto, lo staff del Loano 2 Village”; l’altra “Gli artigiani ed i dipendenti dell’impresa Cappelluto”. Un’impresa che prima della crisi edilizia dava lavoro a oltre 100 dipendenti. Leggi anche scoperto furbetto seriale dei rifiuti. Leggi, inoltre, sabato al via il Master Garden 2019. Alla scoperta del giardino e giochi a squadre.
Tantissime rose e gigli bianchi. Un’infiorata eccezionale, che ha reso onore ad una donna con una personalità e signorilità non comune e che in vita ha sempre cercato concretezza e rispetto degli altri. Orgogliosa del cognome, dei risultati raggiunti, dell’ammirazione e stima che la circondava. Nel 2009 voluta nel Cda dalla Carisa con il curriculum di prima donna manager nella storia della banca.
La scorsa settimana con la notizia dei funerali, trucioli.it aveva accennato al fatto che anche lei si era dovuta, per così dire, allineare a quel potere politico locale che comanda e decide nel bene e nel male. E’ successo quando aspirava, per meriti e competenza, ad essere candidata sindaco di quel centro destra che a Loano ha una delle sue roccaforti. Come conferma il risultato delle ultime elezioni europee, con la Lega di Salvini prima assoluta. Non sono mancati su un paio di social locali accuse, a trucioli, di ‘scrivere abitualmente falsità’. Cose meschine si direbbe, in realtà è lo specchio della società, con cui doveva fare i conti il personaggio Franca Roveraro. Da parte nostra possiamo documentare quanto abbiamo scritto, tralasciando i particolari del contesto.
Come non la rese felice quando, in una pubblica dichiarazione stampa, il big di Forza Italia Marco Melgrati, dichiarò che la presidenza degli albergatori provinciali (aderenti a Confindustria che sono in netta maggioranza) era stata ‘lasciata’ ai loanesi (Franca Roveraro) nell’ambito di un accordo politico provinciale. E che ora spettava ad un alassino, Angelo Galtieri, cosa che puntualmente avvenne.
C’è da osservare non impedì alla presidentessa della categoria dell’ospitalità di far sentire la propria voce in difesa degli associati, anche se, purtroppo, l’industria alberghiera ha continuato a perdere colpi e preziosi posti di lavoro. Sulla scia di scelte politiche e strategiche sbagliate, persino lesive. Attraverso la distruzione sistematica di quello che doveva essere il motore ambientale di una vacanza basata sulla qualità piuttosto che la quantità. Con piccole città che si sono sviluppate in lungo ed in largo facendo, cementificando la fascia costiera, con la perdita dell’identità ambientale, storica; calpestando lo sviluppo a misura d’uomo e di un sano turismo alberghiero, il suo tessuto socio economico conservato invece dove l’industria alberghiera (non delle seconde case e della bieca speculazione) non è in crisi, anzi è dinamica e produce nuovi hotel capaci di far fronte alla concorrenza. Un’economia virtuosa che si preoccupa delle generazioni a venire, dei giovani che non sono costretti a migrare alla ricerca di lavoro. Dove la famiglia ha una fonte di reddito dignitosa. Forma una società più giusta, con meno disuguaglianze ed ingiustizie.
A BORGHETTO MISTER GARDEN 2019
ALLA SCOPERTA DEL GIARDINO CON UN GIOCO A SQUADRE PER TUTTE LE ETA’

