Trucioli ha ripreso la cadenza settimanale e l’invio ai 10 mila lettori iscritti alla news letter, con la rubrica “come è andata a finire”. Da volontari, senza pubblicità e sponsor, né quella elettorale, né della selva di sagre e ora anche delle Miss (in onore della donna!), ci occupiamo della memoria storica. Dal dire al fare. Gli annunci a cui hanno fatto seguito i risultati. Forse è noioso per i lettori navigatori del terzo millennio usi a leggere argomenti di maggiore spessore culturale e sociale, avulsi alla ‘fabbrica delle promesse’ del politico di turno o dell’amministratore comunale al comando. Sette anni fa di questi tempi Il Secolo XIX, con l’allora corrispondente Luca Berto, annunciava il “Via libera della Regione al progetto di social housing. Loano, 50 alloggi ai meno abbienti. Nerll’ex ospedale Marino – Piemontese appartamenti a prezzi calmierati ai residenti”. La fiducia si dimostra con i fatti ? Con la lotta alle disuguaglianze in crescendo ?
E il sommario: “Il Comune ha chiesto anche che il 70% della superficie del parco resti ad uso pubblico”. Un articolo bel scritto, ricco di particolari e di presunte certezze, per un problema quello della casa, per i meno abbienti, per il quale si era battuto nei primi anni ’80 il parroco compianto della parrocchia di San Pio X, don Alessandro Ranoisio. Una presa si posizione quale impegno pastorale, ma anche dalle pagine del bollettino parrocchiale Il Cupolone. Una realtà in una Loano dove le uniche case ‘calmierate’ risalivano agli alloggi popolari realizzati con la legge Fanfani. Sono seguiti anni di promesse e progetti annunciati. Ma forse non interessa più di tanto sapere che per quell’impegno, verso i più poveri, del sacerdote imperiese sfociò nel disappunto degli ‘inquilini’ dell’epoca al comando di Palazzo Doria. Motivo ? Le persistenti prese di posizione di Ranoisio furono ripetutamente riprese dal Secolo XIX, allora con Luciano Corrado, e quando il quotidiano non doveva ancora fare i conti con i social ed aveva una diffusione, in loco, di 1300 – 1500 copie.
L’argomento alloggi ai meno abbienti è saltuariamente tornato a galla, senza traguardi e soprattutto una soluzione, con gli affitti non alla portata di tutte le tasche, difficoltà per le famiglie a mono- reddito o senza stipendi dignitosi, figli a carico. Il mercato delle seconde case e degli affitti stagionali non è stato inoltre di aiuto. Chi deve vivere tra uno sfratto e l’altro, la difficoltà di arrivare a fine mese, non ha voce e comunque spesso prevale il ‘silenzio’ dignitoso, la sofferenza. Basterebbe stare meno nel palazzo o dietro la scrivania e camminare a piedi, incontrare gente, dal centro alla periferia. Non è andata meglio a chi sperava che da un’amministrazione di centro destra all’altra, si sarebbe messo mano ad una soluzione, in un comune peraltro ricco, ma non privo di crescenti disuguaglianze. Si è preferito ricorrere ai ‘sussidi’ ai bisognosi, una forma di clientelismo che non affronta il problema alla radice. Anche in questo l’Italia è tra i fanalini di coda nell’Europa unita. C’è poi la sensibilità di chi è al potere e che spesso non deve misurarsi con il ‘dramma dei senza casa’. Una minoranza è verissimo che oggi fa notizia solo quando ci sono sfratti da prima pagina. E quei voti di protesta (ormai sempre più rappresentati dall’estrema destra) non interessano.
Restano le testimonianze di chi ha tenuto un archivio stampa che non va in compagnia dei giullari e i social ne sono la fedele conferma. Forse Luca Berto, in forza all’ufficio stampa del Comune, avrà molto materiale in più “a completezza di informazione per i cittadini”. E magari poter presto annunciare che Loano, dopo il suo porto miliardario vero fiore all’occhiello, avrà la forza di risolvere la riqualificazione dell’Ospizio Marino, con 50 alloggi calmierati. E dopo che negli anni il compianto Augusto Rembado, su La Stampa, aveva annunciato che “un magnate russo avrebbe costruito un resort a 5 stelle lusso” con tanto di dichiarazioni dell’allora sindaco Vaccarezza. C’erano altri campioni degli annunci, ma li racconteremo nei prossimi numeri ai cinque o sei lettori. Noi siamo rimasti purtroppo al vecchio archivio che è probabile non interessi a nessuno e menchemeno sia letto. Ci sono tanti eventi di cui parlare, le Miss della Pro Loco che creano qualità nel turismo. E i personaggi fotogenici di via Via Garibaldi, non manca neppure il parroco di Boissano. Allegria !