Quando una sera di tanti anni fa, mio padre, con i suoi colleghi di reparto, andò al cinema Massimo di via San Massimo,a Torino, tornato a casa alla domanda “che cosa avete visto?” rispose: “e lucean le stelle”. Durante la proiezione, squillò la sirena. Un fuggi fuggi generale e subito dopo iniziò un bombardamento anglo americano. Il cinema venne colpito, crollò il soffitto con il tetto, dalle poche poltrone rimaste in sala, si vedeva solo il cielo stellato.
Una signora, turista da decenni, incontrandomi, esternò il suo pensiero sull’attuale centro storico della cittadina che da anni frequenta nei mesi da maggio ad ottobre: Noli. Mi chiese come mai Noli era diventata da quest’anno più vivibile oltre che più pulita. Il raffronto partì dalla pavimentazione di via Colombo con via Pertica a Finalmarina. Il selciato nolese, a suo dire, è più uniforme; le “fughe” tra una selce e l’altra, è ridotto al minimo; si può camminare senza affondare con i tacchi o procurarsi distorsioni alle caviglie. A Finale Ligure, in contrapposizione, si rischia parecchio.
A Finalmarina, come si può vedere dalla foto, il piano di calpestio è sconnesso, le lose non sono al medesimo livello di calpestio, il più delle volte sono infossate; non c’è una continuità tra la via ed i margini della stessa dove con ogni probabilità una volta scorreva l’acqua piovana, ed ora rimangono per coreografia.
Se percorri le vie così pavimentate, ti accorgi di frequenti “tapulli” messi in atto dal servizio strade con la formula: ‘poi quando rifaremo la pavimentazione li leviamo’ ovvero passeranno almeno una decina d’anni !?
Anche l’aspetto cromatico della pavimentazione salta all’occhio: grigio tendente al nero a Finale, stesso colore ma lucidato quello di Noli; i nolesi ci tengono al bell’aspetto.
A Noli le stelle le puoi vedere anche di notte nel cielo stellato lungo la passeggiata marina, da quando sono state tagliate le palme colpite dal Punteruolo Rosso. Originario delle isole dell’Indonesia e presente nella Costa Azzurra dal 2008 e successivamente infestando tutta la Riviera ligure. Il Punteruolo Rosso è apparso a Mentone nel 2013. Decine le palme ‘decapitate’ o abbattute perché troppo malate. Il ‘Punteruolo’ è un parassita altamente mobile, dal momento che può viaggiare fino a sette chilometri in un volo, e che la femmina può deporre fino a 700 uova. Le larve si nutrono della palma, distruggendo il sistema vascolare e causandone la morte.
L’amministrazione del sindaco Dr. Pino Niccoli, come il suo collega avv. Frascherelli, ha risolto il problema tagliando a “spron battuto” tutte le palme che presentavano i sintomi del punteruolo rosso. È vero, Noli ha acquistato un aspetto migliore, ed i turisti sono ritornati in frotte a visitarla. Turisti si, ma la metà di essi appartiene alla “congregazione” mordi e fuggi; non portano “soldi”, ma troppa confusione e anche maleducazione. C’è chi arriva con i pullman ingaggiati da agenzie di viaggio con il motto “al mare per un giorno“, scaricano al mattino presto e ripartono la sera tardi.
Anche la Costa Crociere, dopo la tragedia del viadotto Morandi, promuove le escursioni nella Riviera di ponente; i loro pullman li riconosci perché hanno ben visibile, sul parabrezza, un numero e sono gli unici che, accompagnati da una guida, visitano pure i monumenti nolesi.
E a proposito di stelle, è andata meglio ai turisti che hanno ammirato le bancarelle di via Molinetti a Finalpia una decina di giorni fa. Via Drione, via Porro e via Molinetti, recentemente restaurata, hanno ospitato la rassegna di “bancarelle in piazza”. Il Comune per risparmiare ha pensato bene di non dotare tale manifestazione con un impianto di luce a supporto delle luci normali viarie, confidando che l’illuminazione dei negozi facesse funzione. I negozianti sentendosi beffati, chiusero i loro negozi e disattivarono l’illuminazione interna; molte delle bancarelle rimasero al buio.
E ora un accenno al ritorno nell’agone politico di Beppe Grillo che iniziò la sua ascesa come attore, comico della televisione di Stato dove fece della satira uno dei suoi cavalli di battaglia. Paragonandolo al celebre “cri cri”, in generale, solo il maschio canta e si esibisce in due tipi di canto: uno potente ed uno debole, produce il suo cinguettio sfregando una serie di creste presenti su un’ala, come fossero un plettro, contro un raschietto sulla fascia opposta. Ipoteticamente ciò significa che un grillo potrebbe produrre due canzoni distinte utilizzando entrambi i lati. La frequenza del suono è un indicatore affidabile della sue dimensioni.
Ora dati i suoi trascorsi di comico, occorre capire l’aspetto che egli da’ alla politica nazionale: è credibile oppure no! Oppure è solo il “canto del cigno”? Un modo per indicare l’ultima espressione degna di nota della carriera professionale o artistica di una persona. Difatti, secondo la leggenda, il cigno resterebbe muto per tutta la vita e troverebbe la voce soltanto in punto di morte. Per estensione si usa anche per indicare in genere l’ultimo segnale di vitalità.
Per rivedere poi le stelle, per chi viaggerà da Roma a Parigi, dovrà percorrere la nuova galleria, a doppia canna, lunga 57 km (originariamente 52 km) tra Saint-Jean-de-Maurienne e Susa/Bussoleno, comunemente chiamata, impropriamente TAV. E si impropriamente chiamata TAV, perché i treni merci non vanno oltre i 190 km/h, quando si incrociano. Solo i TGV e gli ETR viaggiano otre i 250 km/h. La nuova direttrice Torino – Lione è stata studiata per evitare di effettuare le grandi pendenze proprie della vecchia linea del Frejus, pendenze che, a seconda del convoglio, necessita di Due o Tre locomotive per trainarli dalla Francia all’Italia e viceversa. Il nuovo tunnel ha una sezione diversa per il transito dei carri normali e particolari ovvero quelli che a pianale ribassato sono in grado di portare Tir e Teu contemporaneamente, evitando le strade strette delle valli o gli attraversamenti dei centri abitati: Claviere, Cesana, Oulx, Exilles, Chiomonte, ect, dove non sempre le arterie di circonvallazione sono adeguate al transito delle merci su gomma. Il nuovo tunnel , pur avendo il medesimo scartamento [], ha una maggiore distanza tra i due scartamenti che permette a due convogli che incrociano con una certa sicurezza.
A rivedere poi le stelle, per coloro che non hanno fantasia, si consiglia la “centesima” replica che la televisione di Stato, al fine di allietare le serate del popolo nostrano, manda in onda: “A due passi dal cielo”.
Alesben B.