Era il 13 giugno 2018. Il sindaco Luigi Pignocca annunciava in una affollata conferenza stampa: ” Loano sarà capitale mondiale delle e-bike, il primo obiettivo di Loano Outdoor 2.0. E’ il nuovo progetto varato dall’amministrazione comunale in sinergia con l’Asd Outdoor Thunder.” Martedì 30 luglio 2019, titola Il Secolo XIX: “Colpo di scena nell’organizzazione della tappa del circuito internazionale. La guerra delle e-bike. Loano si tira indietro e Varazze ne approfitta”. Cosa è successo di tanto dirompente ? A chi dire grazie ?
Si legge ancora nell’articolo di Giovanni Vaccaro: “ Il Comune di Loano ha annunciato l’impossibilità di ospitare la tappa conclusiva del circuito E-Enduro Internatonal Sries, una sorta di campionato del mondo per biciclette elettriche fuori strada, organizzata dalla Race Eventi sotto l’egida dell’Unione ciclistica internazionale…Loano era la località designata, anche per via della vocazione sportiva che la cittadina ha inseguito negli ultimi anni”. E, si può aggiungere, andando incontro a spese ed investimenti consistenti nel bilancio comunale. Un impegno a tutto campo, con progetti ambiziosi e tabelle di marcia. Uno sforzo che si propone di allungare la stagione turistica.
Ancora Il Secolo XIX: “Sono sorti dei problemi che il Comune, sottolinea, non dipendenti dalla volontà dell’amministrazione comunale che, infatti, ha già pronta la candidatura per l’edizione 2020 della Race Eventi”.
Come sono andate le cose a Palazzo Doria ? Si viene a sapere che, nella seconda metà maggio 2019, è arrivata una pec al Comune di Loano, da parte dell’associazione no profit ASD Outdoor Thunder (Marco Scorza, presidente, sede a Pietra Ligure, corso Italia) che si occupava della parte pratica dell’evento internazionale: pulizia sentieri, logistica, spostamenti e che da un anno lavorava con impegno per la tappa. La Thunder , a sorpresa si direbbe, informava che per motivi organizzativi interni, rinunciava all’organizzazione della tappa. E il Comune di Loano ? “Con l’ufficio sport-turismo ci siamo subito mossi – chiarisce l’assessore Remo Zaccaria – per trovare sostituti, ma un evento del genere ha bisogno, nella fase finale, almeno di 30 – 40 persone. E a pochi mesi dall’evento nessuno si è reso disponibile.”
Dirigente Medico Anatomia Patologica presso Ospedale Santa Corona, dopo la specializzazione all’Università degli Studi di Genova. E ancora specializzazione in Oncologia diagnostica presso Sapienza Università di Roma. Si era diplomata al Liceo Scientifico G.B. Morgagni.