Un concerto di massa annullato all’ultimo momento (ci mancano casi analoghi con location sulla spiaggia). E a leggere i media, con conseguenze descritte come catastrofiche (sic!) per il turismo e il buon nome di Albenga, della Riviera. Come se l’industria delle vacanze, se considerata davvero tale, dipendesse da un singolo avvenimento mondano o sportivo della durata di qualche ora. Uno, due giorni di camere occupate. Di esercizi pubblici presi d’assalto. Ma davvero nessuno, in tempi non sospetti, di fronte all’euforia di habemus Iova, si era posto qualche interrogativo del tipo: siamo davvero sicuri che tutto proceda per il verso giusto, piano sicurezza spiaggia incluso ? Lo scriveva trucioli.it, scomoda e pericolosa cassandra, nel mese di febbraio. 5 mesi prima del mancato evento ‘nazionale’ e ligure. ULTIMA ORA Leggi a fondo pagina- La sezione di Albenga e Valli Ingaune della Lega, dopo approfonditi studi cibernetici, ha trovato la soluzione per rilanciare la desolata economia agricola e turistica della piana: concerto gratis e riparatore di Jovanotti, con offerta libera da destinare a beneficenza. La notizia scoop (?) sta facendo il ‘giro d’Italia’ con eccezionale promozione. Peccato che gli ideatori locali (avranno preso un colpo di sole ?) non siano stati promossi dagli elettori al governo della città, dopo quello giallo verde nazionale e regionale; con l’Italia e la Liguria primi in classifica per risultati nel turismo, nell’agricoltura, nell’occupazione giovanile. Al punto che i poveri Bagni Marini – hanno reso noto – non trovano personale per la stagione estiva 2019.
Oggi leggiamo dichiarazioni a destra e a manca. Tutti o quasi a strapparsi le vesti, prese di posizione con toni velenosi. Dichiarazioni di esperti di tematiche turistiche. Tutti albergatori di esperienza, di talento, di successo. Il turismo può vivere di pillole a suon di eventi ? E un mega palco di Jovanotti cambia la storia, il tessuto dell’ospitalità, le sue potenzialità ? Visto come siamo messi, con centinaia di hotel chiusi, nel corso degli anni, sul litorale e nell’entroterra (Albenga ha perso anche il prestigioso ‘Ca’ di Berta’ ma solo trucioli.it ha dato conto).
E non si parla neppure delle gravi difficoltà degli operatori sul fronte del personale qualificato e del frequente ricorso agli extracomunitari o stranieri dell’Est. Accade di leggere le ‘diagnosi’ di questo o quel sindaco, assessore, consigliere, operatore, ma caso strano gli imprenditori che investono e ogni giorno si confrontano con i bilanci delle loro aziende non compaiono quasi mai. Hanno maturato la convinzione che sia meglio tacere, non apparire o nessuno li cerca per ascoltare ? Non hanno la stoffa di primedonne, non hanno cambiato mestiere e godersi la vita. Coerenti soprattutto e negati all’esibizionismo di maniera.
Imprenditori alle prese con un turismo ponentino sempre più dequalificato, povero di clientela straniera, soffocato dalla stagione di lavoro che si accorcia. Le fondamenta sane di un’industria non si costruiscono in una stagione, con una o più manifestazioni, roboanti o meno che siano. Capaci di attrarre anche migliaia di persone. C’è il disastro continuo delle infrastrutture (vedi autostrada, Aurelia super intasata, parcheggi, la qualità della vita e l’ambiente) che ci penalizza rispetto ad altre realtà balneari italiane, europee e oltre. C’è la diffusa disinformazione di quali siano i risultati vincenti nel ‘fare turismo e sistema’. La Liguria di Ponente,con il suo terziario turistico, non ha bisogno della massa. E’ già abbastanza ‘dequalificata’ per autolesionismo che non è nato ieri. C’è poi la diffusa impotenza, apparentemente con interessi contrastanti, delle associazioni di categoria operanti sul territorio, con l’eccezione, almeno fino ad oggi, dei Bagni Marini.
Cresce il tessuto commerciale di Albenga ?
COMUNICATO STAMPA – L’assessore Vannucci: “Questi interessi commerciali per la nostra città sono un segnale preciso di rilancio economico.” Il sindaco Tomatis: “Siamo felici di questa scelta”.
Due nuovi negozi entrano a far parte del tessuto commerciale del Comune di Albenga: Robe di Kappa e Superga (siti rispettivamente in Via Milano 1 e in Piazza Torlaro 8). L’apertura dei nuovi punti vendita Robe di Kappa e Superga rappresenta una novità assoluta in città e l’assessore Mauro Vannucci afferma: “E’ una soddisfazione per me che questi due marchi abbiano scelto Albenga. Questi interessi commerciali per la nostra città sono un segnale preciso di rilancio economico. Un augurio ai gestori per la loro attività”. Il sindaco Riccardo Tomatis aggiunge: “Fa piacere costatare che marchi importanti come questi scelgano la nostra città per aprire due dei loro punti vendita. Credo che questo rappresenti chiaramente come Albenga stia diventando “appetibile” anche dal punto di vista commerciale e ciò è frutto del buon lavoro che è stato fatto fino ad oggi.” Ricordiamo che i due brand storici, sono divenuti veri e propri marchi-icone dello sportswear e del casual italiano.
Superga®, marchio-simbolo di calzature per il tempo libero, rappresenta l’italianità conquistandosi l’appellativo “la scarpa degli italiani”. Robe di Kappa®, brand dedicato a persone dinamiche, contemporanee e informali, con una selezione di articoli Kappa® per coloro che amano un look accattivante e distintivo.
Superga®, Robe di Kappa® e Kappa® sono brand di proprietà del gruppo BasicNet SpA, società operante nel settore dell’abbigliamento, delle calzature e degli accessori per lo sport e il tempo libero anche con i marchi Jesus Jeans®, K-Way®, Sabelt Shoes®, Briko® e Sebago®. BasicNet opera nel mondo attraverso un network online di produzione, distribuzione, ricerca e sviluppo, industrializzazione dei prodotti e marketing globale.
JOVA BEACH PARTY: ALBENGA SI MERITA TUTTA LA VERITA’
COMUNICATO STAMPA – Oggi è il 27 luglio 2019, una giornata importante per Albenga: doveva esserci il Jova Beach Party, tante persone avrebbero potuto conoscere la nostra città e tutto il territorio. Molte attività si erano già attrezzate per poter ricevere un notevole flusso di persone, dai B&B, agli agriturismi, dagli alberghi ai campeggi. Ma così purtroppo non è stato, e tutto ciò che poteva essere una opportunità si è trasformato in un boomerang dagli effetti negativi sulla città.
Il messaggio che viene veicolato dai media nazionali è che la nostra riviera non abbia più le spiagge, con un notevole danno di immaginare sia per Albenga che per le città limitrofe. Spiace che queste realtà vicine vengano penalizzate per colpe che non hanno. È evidente che la nostra costa e il nostro mare non sono quelli dell’Adriatico o della Versilia, con ampie spiagge per chilometri e acqua poco profonda, e poco soggette a rapidi mutamenti. Forse, qualcuno doveva pensarci meglio, pensarci prima. Fatto salvo il proposito di presentare una interrogazione al prossimo consiglio comunale, nell’interesse dei cittadini di Albenga e per chiarire le effettive motivazioni dell’impossibilità a realizzare l’evento e il corretto adempimento alle richieste della Prefettura, facciamo una riflessione, senza polemiche inutili, per dare una risposta alla cittadinanza, che si merita tutta la verità, sempre.
È importante fare promozione del territorio, anche attraverso grandi eventi e manifestazioni legate a nomi famosi dello spettacolo, ma tutto ciò deve essere calibrato alle nostre potenzialità. Gli eventi sono fondamentali, la programmazione altrettanto. L’idea dell’ex sindaco Giorgio Cangiano e della passata giunta di portare Jovanotti ad Albenga era affascinante, non si può non pensare in grande quando si sogna. Poi però bisogna tornare con i piedi per terra e affidarsi a persone competenti per capire se tutto ciò è fattibile con data certa.
Nello specifico, per il discorso sicurezza:
• la particolarità del nostro mare, profondo dopo pochi passi, avrebbe potuto essere una trappola dato l’elevatissimo numero di adulti e bambini.
• La morfologia dell’arenile, costituito da ciottoli e ghiaia, e non di sabbia fine compatta, unita alla vicinanza del fiume Centa, probabilmente avrebbe dato più di un problema a chi doveva firmare l’agibilità del palco.
Dando naturalmente per scontato l’ok della Prefettura per il piano sanitario, la viabilità, i parcheggi. Nello specifico, ciò non era ancora avvenuto ai primi di luglio, come evidenziato nel Consiglio comunale del 16 di questo mese. Ormai, purtroppo, è andata così. Auspichiamo che questo episodio possa rappresentare, nel bene e nel male, possa rappresentare una lezione per tutti. Speriamo si possa trarre esperienza dagli errori e usare con intelligenza le strutture presenti sul territorio. È bene fare manifestazioni, anche con un numero più alto di partecipanti, con un sicuro ammortamento dei costi, in accordo le amministrazioni dei Comuni limitrofi, presso l’aeroporto, come avvenuto in passato, o all’ippodromo a Villanova. Logicamente non si sarebbe potuto fare il Jova beach party, ma grazie al cielo Jovanotti non è l’unico artista che muove masse oceaniche. In questo modo tutto il comprensorio avrebbe avuto una ricaduta positiva, anche perché il fine ultimo è quello di portare ricchezza alle persone, al di là della casacca politica dell’amministrazione.
Gerolamo Calleri e Cristina Porro
IL 7 FEBBRAIO 2019 TRUCIOLI.IT, IGNORATO, SI DOMANDAVA….
NEL SERVIZIO DAL TITOLO: i primi due comunicati stampa di Calleri
ECCO IL TESTO CHE COMPARIVA AI LETTORI DI TRUCIOLI “….Da umili ed ormai cronisti da terza età, nella cronistoria politico – amministrativa, sociale, economica, agricola di Albenga, lascia perplessi il metodo mediatico che cavalca l’arrivo (ad oggi presunto) di Jovanotti. Siamo già all’euforia generalizzata per uno spettacolo musicale. Dando tutto per scontato, neppure un piccolo interrogativo. Si parla, si scrive, si legge sui media savonesi solo di problematiche per viabilità e parcheggi. Un tutto esaurito da costringere centinaia di persone a restare fuori dai cancelli ? Ha scritto Ivg.it il 7 dicembre 2018 che “Si potrà giocare a beach volley, fare il bagno, mangiare, bere, ballare e ci si potrà anche far sposare dal celebre cantante!” E a cavallo di Natale, sul Secolo XIX e La Stampa, la notizia che sono riservati mille biglietti in più per i residenti con obbligo della carta di identità. E alla Riviera Agency di via Triste ciascuno potrà acquistare un massimo di 6 biglietti.
Ancora da Ivg.it: “Biglietto unico, 59,80 €. A cui aggiungere 3,65 € di commissioni di servizio, per un totale di 63,45 €. La cifra che i fan di Lorenzo Cherubini dovranno sborsare per partecipare al Jova Beach Party di Albenga, in programma sabato 27 luglio 2019. A cui andranno aggiunti altri 10 € qualora alla stampa “fai da te” si preferisca un biglietto “fisico” (magari per ricordo), ma si sia impossibilitati a recarsi in un luogo di ritiro e si ricorra, quindi, alla spedizione.”
Che dire da osservatori di questa terra !? Il benessere scorre a fiumi, tanti ricchi e benestanti, anche se la media delle dichiarazioni redditi è di chi tira perlopiù la cinghia. Nessuno, fino ad oggi, ripetiamo nessuno, si è posto un interrogativo: e se il concerto saltasse e se ci fossero sorprese in conseguenza della sicurezza. E se quel litorale non risultasse idoneo per una serie di concause ? E se la commissione prefettizia che deve pronunciarsi, dopo i sopralluoghi, trovasse seri e insuperabili problematiche ? Tutti già cantano vittoria: organizzatori, acquirenti, amministrazione comunale. Le elezioni non sono lontane e anche Jovanotti può dare una mano agli eredi di Cangiano. E se ‘finisse male’, concerto annullato, inevitabili polemiche alla ricerca di chi sia la colpa e magari di nessuno. Cisaranno vincitori e vinti. Da trucioli buon fortuna a tutti ! Non vogliamo essere uccelli del male augurio, né cassandre, eppure ci assillano interrogativi e il Calleri, agricoltore e floricoltore, in corsa da sindaco, potrebbe farsene interprete, senza demagogia e senza paure….
COMUNICATO STAMPA
Albenga: il sindaco Tomatis risponde all’assessore Regionale Cavo sul Jova Beach Party
Il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis risponde alle dichiarazioni che nella giornata di ieri sono state fatte dall’Assessore Regionale Ilaria Cavo in merito all’annullamento della tappa ad Albenga del Jova Beach Party. “Un Assessore alla cultura che in cinque anni non ha mai ritenuto di ricevere gli amministratori ingauni e che non è mai venuta ufficialmente ad Albenga, se non per fare campagna elettorale durante l’ultima tornata elettorale, non vedo cosa possa avere da dire adesso!
In questi anni, io stesso ho chiesto più volte un incontro con l’Assessore Cavo, senza mai ricevere risposta. Più che una questione politica, questa mi pare sia stata una mancanza di educazione. Tra l’altro vorrei fare presente come, proprio per questo evento, in realtà, abbiamo chiesto l’aiuto della Regione per aprire un tavolo e poter chiedere dei treni speciali in modo da agevolare gli spostamenti degli spettatori del concerto. Purtroppo abbiamo ricevuto risposta negativa.”
Spiega Riccardo Tomatis: “Trovo scorretto che una scelta presa dall’organizzazione del Jova Beach Party per tutelare la sicurezza del pubblico venga attribuita al Comune per una mera strumentalizzazione politica. Non vorremmo che, a spingere verso queste esternazioni fosse il “nervosismo” di Toti&Co per aver perso l’ultima tornata elettorale.Concludo auspicando che la Regione, oltre ad esprimersi sul Jova Beach Party, possa impegnarsi su temi importanti per Albenga come quello legato alla sanità per il quale abbiamo chiesto in diverse occasioni un confronto che nei fatti ci è sempre stato negato”.
Jova Beach Party, Lega Albenga: dopo il danno, la beffa
Jovanotti faccia un concerto gratuito ad Albenga
ULTIMA ORA – Albenga, 3 ago –
COMUNICATO STAMPA – “Jovanotti faccia un concerto gratis ad Albenga. Dopo il danno della cancellazione della tappa albenganese del Jova Beach Party, la beffa dell’annuncio che la data sarà recuperata il 21 settembre, ma non nella nostra città, né nelle vicinanze e neppure in Liguria, bensì all’aeroporto di Milano Linate, dove neppure c’è la spiaggia. È una notizia che ci fa male, un duro colpo per il nostro territorio, già alle prese con l’incalcolabile danno di immagine a livello nazionale e i mancati introiti per le attività ricettive, commerciali e turistiche di Albenga e delle realtà limitrofe. La Lega, con coerenza e buon senso, non si è mai espressa contro l’iniziativa, siamo e saremo sempre favorevoli a grandi eventi che possano portare benefici e ricchezze alla nostra terra, ci auguriamo una migliore programmazione per il futuro e pretendiamo che venga fatta chiarezza fino in fondo da tutte le parti coinvolte per l’occasione persa, una ferita ancora aperta per l’economia ingauna e per le migliaia di fan che aspettavano la manifestazione. Se l’amministrazione è incapace di difendere gli albenganesi e di far sentire la loro voce, è pronta a farlo la Lega: per questo, senza polemica alcuna, per porre rimedio al danno subito, invitiamo Jovanotti di venire ad Albenga nel prossimo futuro, appena terminato il tour o anche in autunno, comunque presto, per fare un concerto gratuito e aperto a tutti, magari con la possibilità di offerta libera da devolvere in beneficenza. Lorenzo ce lo deve e siamo certi che anche lui non abbia alcunché in contrario per un maxi evento a sfondo benefico, in una location adeguata e in piena sicurezza, questa volta senza pretese elettorali dell’amministrazione e coinvolgendo tutti, anche la Regione. Noi, come dimostriamo ogni anno per il Palio e per la Sagra du Burgu e altri grandi appuntamenti, siamo pronti a dare una mano”.
Lo dichiara in una nota la sezione di Albenga e Valli Ingaune della Lega.