Affrontare e risolvere alla radice l’erosione del bene più prezioso del turismo balneare, la spiaggia. Cosa non bisognerebbe mai fare ? Italia Nostra con il presidente regionale ing. Roberto Cuneo: “L’orizzonte dei sindaci è quello del mandato elettorale. Di fronte a mutamenti epocali è ridicolo l’ennesimo ripascimento con interventi costeranno sempre di più, sempre più frequenti”. Quali interventi sono risolutivi e dunque da adottare ? Il prof. Giovanni Besio del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale dell’università di Genova: “Di fronte a queste situazioni bisognerebbe fare delle stime, coinvolgere tutti i soggetti e dare delle risposte sul lungo periodo, che vuol dire almeno 50 anni come fanno in Olanda, non ragionare solo con la logica dell’emergenza stagionale”. Ma la ‘perla’ Alassio non deve preoccuparsi più di tanto ! ? Alloggio a nuovo nel ‘budello’, fronte mare: 250 € al giorno.
Intanto il presidente della giunta regionale, l’arancione Giovanni Toti, fa sapere: ” Dal 2015 abbiamo raddoppiato i contributi per ripascimenti, passati da 600mila euro annui a 1,5 milioni stanziati per il 2019 a favore di 59 Comuni costieri. Altri 205 milioni stanziati dopo l’ondata di maltempo dell’ottobre e novembre scorso, destinati a circa 150 comuni per oltre 800 interventi finanziati. A queste risorse, si aggiungono quelle di Protezione civile per complessivi 200milioni per il 2020-2021”.
COMUNICATO STAMPA REGIONE LIGURIA – GENOVA. “L’annullamento del concerto di Albenga non può essere occasione per lanciare allarmismi ingiustificati sulla situazione delle spiagge della Liguria, tanto più che si erano moltiplicate le proposte di località pronte e ospitare l’evento. Se l’organizzazione o l’amministrazione locale avessero coinvolto Regione Liguria fin dall’inizio si sarebbe certamente trovata una soluzione in tempi rapidi, evitando polemiche”. Il presidente di Regione Liguria fa il punto sulla situazione dei litorali della Liguria.
“Le spiagge della nostra regione sono tutte aperte e fruibili per residenti e turisti, la stagione balneare è ben avviata e i turisti, come ogni anno, continuano a scegliere la Liguria per le loro vacanze”, prosegue. “Come Giunta – aggiunge il Governatore- siamo particolarmente attenti al settore turistico, che consideriamo una delle gambe dello sviluppo della Liguria e della sua riconversione da terra a vocazione industriale. Il nostro impegno di promozione e valorizzazione è costante, come è costante la nostra vicinanza al settore balneare”.
“Infatti dal 2015 ad oggi la Giunta ha raddoppiato i contributi per ripascimenti, passati da 600mila euro a circa 1,5 milioni di euro stanziati per il 2019 a favore di 59 Comuni costieri – prosegue Toti -. Inoltre Regione Liguria ha stanziato 205 milioni di euro a seguito dell’ondata di maltempo dell’ottobre e novembre scorso, destinati a circa 150 comuni per oltre 800 interventi finanziati. A queste risorse, si aggiungono quelle di Protezione civile per complessivi 200milioni per il 2020-2021”.
GRAZIE PRESIDENTE TOTI, SE VUOLE LEGGERE QUESTA NOTA
PUO’ ESSERE UTILE, IL TURISMO BALNEARE NON E’ IN CRISI
Alassio, alloggio per vacanze da sogno nella Baia del Sole: appartamento rimesso a nuovo nel “Budello”, al modesto canone di 250 €/giorno.
ALASSIO, AI BAGNI ZITO OPERA DI RIPASCIMENTO A PROPRIE SPESE
Un piccolo riepilogo – se qualcuno è in grado di precisare ben venga – doveva allungare l’arenile di 5 m. per la stagione 2019 e alla fine si ‘allunghera’ di 3,8 m. Il Comune sta pompando 3.8 mc a ml. Ben poco cosa o meglio niente che nulla. E ancora non si sta rimpinguando la spiaggia delle Sla, né stabilimenti comunali. Verranno dopo ? A stagione inoltrata ? Intanto tra i preoccupati c’è anche Mike Fiori che è all’opera nella Sla 2 ed è il fidanzato ufficiale della consigliera delegata al Demanio, arch. Francesca Schivo, come come primo incarico si è ritrovata alcune ‘bombe’ estive tra i piedi. Dapprima l’appalto per la gestione delle 8 Sla che ha finito per essere operativo solo da luglio. Poi la ‘tragedia’ dell’erosione e degli interventi, anche sulla base di un ‘progetto’ di papà geom, Francesco Schivo, uno che conosce a dito il litorale, i malanni di ieri e il fabbisogno turistico, testimone per oltre un trentennio della realtà dell’Associazione Bagni Marini che, comunque sia, ha sempre tutelate al meglio. Oggi però scopriamo da altri esperti del settore che il futuro del litorale va pensate nell’ottica di decenni, adottando contromisure radicali e risolutive.
“Con questo bando – commentava il Sindaco di Alassio Marco Melgrati – di grande importanza per l’economia della città, il Comune di Alassio attiva anche un altro fondamentale servizio nel segno della trasparenza e dell’innovazione, quello del portale per la gestione delle gare di appalto. Ciò permette all’Ente di porsi come Centrale Unica di Committenza, potendo così bandire le proprie gare in autonomia senza la necessità di doversi appoggiare a strutture più grandi come, ad esempio, la Provincia”.
“Il bando – spiegava Francesca Schivo, Consigliera incaricata al Demanio Marittimo – contiene numerose novità che muovono nel senso di un ammodernamento del servizio e dell’offerta, non solo nei mesi estivi”. Non un bando unico, ma la possibilità di partecipare per singole spiagge. “E’ la prima delle variazioni rispetto al solito bando omnicomprensivo – aggiunge Schivo – che consente anche la presentazione di offerte anche da parte delle piccole imprese presenti sul territorio che magari possono impegnarsi per la gestione di uno stabilimento e non di tutti. Poi abbiamo cercato di tematizzare ogni spazio. Per esempio la Sla 1, quella della zona dell’ex Adelasia sarà quella destinata al benessere dove chi presenterà l’offerta dovrà prevedere attrezzature come sauna, idromassaggio, dove potrebbero trovare spazio lettini per massaggi o postazione per le sabbiature”. “La Sla 2 nei pressi del Torrione sarà invece quella dedicata agli amici pelosetti – prosegue la consigliera – avrà un corridoio per permettere di far fare il bagno ai cani e un istruttore cinofilo in struttura per accertarsi che non vi sia disturbo per gli stabilimenti vicini. “Per quanto riguarda le Sla 3 alla 7, stante le dimensioni più ridotte non sono state richieste particolari attrezzature ma servizi di animazione sportiva e per l’infanzia. Infine la Sla 8 dovrà in aggiunta ai servizi di animazione installare una rete da Beach Volley”. “Infine per fornire continuità di servizio tutto l’anno – concludeva Francesca Schivo – l’apertura elioterapica viene incentivata in tutte le Sla, e resa addirittura obbligatoria nelle spiagge più centrali”. Il bando prevede venti giorni di tempo la presentazione dei progetti e delle offerte.
ARTICOLO DE LA REPUBBLICA A FIRMA DI MARCO PREVE
<Ambiente, gli allarmi inascoltati “Nel 2050 metà Alassio sommersa dal mare”
La simulazione degli ingegneri del Dicca ignorata dalle istituzioni. Italia Nostra: “L’orizzonte dei sindaci è quello del mandato elettorale”
Nel 2050, con una mareggiata come quella dello scorso ottobre, Alassio dirà addio al suo celebre Budello, il caruggio dello shopping di lusso dove un appartamento può costare anche 10 mila euro al metro quadro. Ma nel 2100, la cittadina perla della riviera ligure, sarà letteralmente dimezzata perché a quel punto le mareggiate raggiungeranno il centro del paese, il palazzo del Comune. Non sono le previsioni di un qualche blogger da scie chimiche, ma le simulazioni degli ingegneri del Dicca, il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale dell’università di Genova. E non è che siano studi tenuti nascosti nelle segrete della facoltà. Il dossier era stato presentato dal professor Giovanni Besio il 29 gennaio a palazzo Rosso nel convegno intitolato “La Liguria dopo la mareggiata: dobbiamo cambiare qualcosa?”. Un evento con cui Italia Nostra offriva alla Regione e ai Comuni colpiti la propria disponibilità a riflettere su come ricostruire, o meglio riqualificare, il nostro litorale dopo le devastazioni autunnali.
“Non ci ha chiamato nessuno – spiega Roberto Cuneo presidente regionale di Italia Nostra – anzi, a ben vedere alcuni comuni tutto hanno fatto tranne che seguire i nostri consigli, ovvero: sostituire le costruzioni in cemento con altre più leggere e amovibili, arretrare le strutture sugli arenili più a rischio e, in alcuni casi, restituire alla spiaggia la sua libertà per dare sfogo al mare ed evitare danni o tragedie. Invece, basta vedere cosa hanno combinato a Vado Ligure o San Michele di Pagana dove hanno ricostruito muri e pontili di cemento che il mare aveva già distrutto. Altro che buone pratiche e compatibilità ambientale”.
E se qualcuno non si fida di Italia Nostra dovrà pur prestare attenzione agli scienziati. “Da tecnico – dice il professor Besio – mi fanno davvero paura le avvisaglie che si stanno ripetendo con sempre maggior frequenza. Di fronte a queste situazioni bisognerebbe fare delle stime, coinvolgere tutti i soggetti e dare delle risposte sul lungo periodo, che vuol dire almeno 50 anni come fanno in Olanda, non ragionare solo con la logica dell’emergenza stagionale”.
Le simulazioni fatte su Alassio, oggi suonano come l’ennesimo campanello ignorato. “Siamo partiti – racconta Besio dai dati sul riscaldamento e sull’innalzamento del livello del mare, abbiamo individuato Alassio come località pianeggiante, poi abbiamo calcolato una mareggiata cinquantennale, simile a quella di ottobre dove il livello del mare si è alzato di 60 centimetri. Sulla base di questi fattori, con una stima di innalzamento del mare di 70 centimetri, nel 2050 nel peggiore dei casi o nel 2080 nel migliore, le prime strade interne di Alassio verrebbero sommerse. In caso di innalzamento di un metro e 10 centimetri, invece, nel 2100 il mare si spingerebbe per decine di metri all’interno del paese”.
I dai trasferiti sulle cartine mostrano una fascia blu che sommerge buona parte della città. “Di fronte a dati scientifici come quelli forniti dall’università – riflette Roberto Cuneo – non si può che restare sbigottiti di fronte al sindaco di Alassio Marco Melgrati la cui unica risposta a questi mutamenti epocali è quella ridicola dell’ennesimo ripascimento. Ad un mare che erode sempre di più la costa si reagisce con ripascimenti che costeranno sempre di più, che diventeranno sempre più frequenti e che implicheranno l’utilizzo di camion e quindi aumento di emissioni che non potranno che accelerare i cambiamenti climatici. Il problema è che l’orizzonte dei nostri amministratori corrisponde alla durata del loro mandato. Ma qui servono interventi impostati sui prossimi decenni altrimenti altro che niente Jovanotti in spiaggia. Le conseguenze saranno ben più gravi”.
Ma quali devono essere gli interventi per rimediare? “È inutile porsi questa domanda – risponde il professor Besio -se prima chi è deputato a prendere le decisioni politiche e di pianificazione territoriale non deciderà di recepire le informazioni di chi ha esperienza e conoscenza della materia. Si certo oggi abbiamo interazioni con la Regione, con altre amministrazioni ma sono sostanzialmente inutili se non si sale di livello. Se non si trova la volontà politica e la possibilità amministrativa per dire: da oggi non si pensa alla Liguria del 2020 ma a quella del 2050. Naturalmente in questa impostazione diventa fondamentale avere dalla propria parte le categorie economiche interessate”.
E proprio quello sembra essere lo snodo più ostico. Il sistema spesso clientelare che lega la politica di tutti i colori agli interessi e alle pressioni di categorie che non vogliono confrontarsi con il futuro. I muri di cemento appena ricostruiti stanno lì a dimostrarlo.
Marco Preve
COMUNICATO STAMPA REGIONE LIGURIA
SPIAGGE: PRESIDENTE TOTI A DEPUTATA DEM PAITA, “SUE PAROLE UN DANNO PER LA LIGURIA, FA INUTILE E INGIUSTIFICATO ALLARMISMO. NESSUNA CRITICITÀ, SPIAGGE APERTE E FRUIBILI DA LIGURI E TURISTI”.
GENOVA. “Come al solito ogni volta che la deputata Paita interviene su un tema ligure, danneggia il nostro territorio. Da un lato dice di essere vicina alle imprese balneari e, dall’altro, parla addirittura di una situazione di ‘estrema criticità’ legata all’erosione delle spiagge: un allarmismo del tutto ingiustificato e infondato che danneggia i settori balneare e turistico ed è ancor più grave perché siamo in piena stagione. Lasci stare la Liguria e continui a rimanere a Roma: i liguri tutti le saranno grati”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti commenta l’appello lanciato dalla deputata Dem Raffaella Paita affinchè il governo intervenga per fermare l’erosione delle spiagge in Liguria.
Il presidente Toti ribadisce quindi che “le spiagge della nostra regione sono tutte aperte e fruibili per residenti e turisti, la stagione balneare è ben avviata e i vacanzieri, come ogni anno, continuano a scegliere la Liguria per le loro vacanze. Non c’è nessuna situazione di ‘estrema criticità’”. Il governatore ricorda poi alla deputata Dem che “quando governava la giunta di centrosinistra di cui faceva parte i fondi destinati ai ripascimenti ammontavano a 600mila euro l’anno. Da quando ci siamo insediati quelle risorse sono più che raddoppiate arrivando a circa 1,5 milioni di euro stanziati per il 2019. Senza contare – conclude Toti – la nostra battaglia contro la direttiva Bolkestein, a tutela delle imprese balneari: questa Giunta è attenta al settore con i fatti e non con le parole”.
LISTINO PREZZI DEL 2018 DI UNO STABILIMENTO BALNEARE, GLI AUMENTI DEL 2019 NON PREVEDEVANO L’EROSIONE
DIFESA SUOLO: 400MILA EURO PER PROGETTAZIONE INTERVENTI NEI COMUNI COLPITI
DA MAREGGIATA DEL 2018. ASSESSORE GIAMPEDRONE:
“FINANZIAMENTI PER AUMENTARE LA RESILIENZA DEL TERRITORIO”
COMUNICATO STAMPA – GENOVA. Quattrocentomila euro derivanti da fondi di protezione civile, per progettare interventi nei comuni liguri colpiti dalla mareggiata dello scorso ottobre e aumentare la resilienza del territorio, cioè diminuire la vulnerabilità. Sono stati stanziati oggi dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Difesa del Suolo Giacomo Giampedrone.
Saranno 140 i Comuni, oggetto dello stato di emergenza, che potranno beneficiare delle risorse, sulla base, da un lato, di progetti per il ripristino delle opere danneggiate e dall’altro di progettazioni finalizzate alla resilienza del territorio, cioè ad aumentare la sua resistenza.“Abbiamo voluto per la prima volta introdurre il concetto di resilienza che va al di là degli interventi in emergenziali – spiega l’assessore Giampedrone – Ormai si parla costantemente della resilienza del territorio cioè della sua capacità di assorbire meglio gli eventi calamitosi e interagire con l’ambiente. Questo pone in primo piano la conoscenza del territorio e della sua vulnerabilità per prevenire, riducendo il rischio”.
Oltre ad intervenire per finanziare la progettazione di infrastrutture colpite dalla mareggiata, Regione Liguria ha deciso di finanziare infatti, per la prima volta, la progettazione di interventi in determinate aree strategiche su cui insistono ad esempio scuole e ospedali.“È l’avvio di un percorso un po’ diverso – aggiunge Giampedrone – che ci consente di attivare, con relativo anticipo, una progettazione, intercettando al meglio le risorse che il Governo ci mette a disposizione per gli anni 2020-2021 che ammontano a 200 milioni di euro”. A questo proposito Regione Liguria invita i comuni a presentare l’elenco degli interventi da progettare, entro 30 giorni, sulla base dei criteri individuati dagli uffici, per poi poter stilare una graduatoria di interventi e farsi assegnare le risorse già a partire da settembre.