Monte Saccarello vendesi. Finalmente i fratelli Terenzio ed Enrico Toscano hanno messo in vendita i loro 650 ettari, diconsi seimilionicinquecentomila m2 ; la proprietà terriera privata più ampia della Liguria. A inizio dei lontani anni cinquanta il conte Federico Galleani, con i figli Enrico, Ingo e Roberto, con spirito visionario, stipulò un contratto d’affitto trentennale con i fratelli Toscano e realizzò su quei terreni, in parte boschivi, in parte meta di alpeggi, una stazione sciistica dotata della seggiovia più lunga d’Europa con i suoi 2352 m. e 700 di dislivello.
Fu inaugurata nel dicembre 1954 preceduta da tre skilift, una pista illuminata per lo sci notturno, ampia tavola calda capace di 500 coperti a pasto, pista per pattinaggio su ghiaccio e piscina fruibili tutto l’anno, infermeria per primo soccorso dotata di apparecchiatura in grado verificare le conseguenze delle inevitabili cadute dagli sci, l’ottimo albergo-ristorante Redentore e il night club Piccadilly. In altre parole una piccola Svizzera, come venne subito definita; a un’ora d’auto dalla costa.
Per trent’anni l’afflusso di appassionati dello sci fu importante e favorito anche dalle puntuali e abbondanti nevicate di quegli anni. La clientela proveniva, oltre che dalle province di Imperia e Savona, anche dalla vicina Costa Azzurra, e da Genova. A fine stagione arrivavano numerosi sciatori Piemontesi a godersi le ultime sciate primaverili, anche fuori pista, sulle pendici nord, nord-est del Saccarello dove il manto nevoso resisteva a tutto aprile.
Con la fine del contratto iniziarono le liti tra i proprietari terrieri e i titolari degli impianti di risalita. Liti che videro i fratelli Toscano ingiungere, vittoriosi, ai Galleani, la demolizione della seggiovia nel 1985. Una seggiovia gemella, del costruttore di impianti di risalita Marchisio di Torino, è tuttora in funzione a Frabosa Soprana. La seggiovia di Monesi consentiva la risalita e la fruibilità degli skilift Ubaghetto e Plateau anche in caso di scarso innevamento a bassa quota. I Toscano, proprietari dello skilift Plateau, si fecero un clamoroso quanto sconcertante autogol e furono la prima causa del crollo di Monesi.
In seguito alla decimazione dei frequentatori della ex piccola Svizzera, chiusero i battenti almeno sei alberghi tra Monesi, San Bernardo, Colle di Nava e Mendatica, e tutto il tessuto economico da Pieve di Teco a Monesi subì un danno incalcolabile; fu il trionfo della sindrome di Tafazzi. I fratelli Toscano combatterono una lunga battaglia legale contro mille presunte scorrettezze, difetti e delitto di lesa maestà dei Galleani. I fratelli Terenzio ed Enrico Toscano vinsero e assunsero la gestione degli impianti feciendo seguire alla vittoria il nulla assoluto; anzi la distruzione di ciò che loro non avevano mai sognato, né costruito sui terreni da loro ereditati. Finalmente qualcun altro acquisterà quei terreni e non potrà che farne miglior uso.
Rinaldo Sartore