Maria, la vedovella savonese (1) E…hanno rubato l’asinello (2).
Io
la conosco bene
la vedovella
con quegli occhi
mielosi
da puledra
è tanto bella
ti adocchia
si struscia
è tutta
un calore
ti brucia
il cervello
ti svuota
il borsello
dice
che ti ama
ma
poi fugge via
è la solita
storia
da Eva a Maria.
Gianni Gigliotti
Hanno rubato l’asinello
A Betlemme ora come ieri, esistevano solo palme e datteri, capre e cammelli, nessun asino o bue a tenere al caldo il Bambinello nella grotta gelida: così il Santo Padre, che la tradizione non è la storia, e nei Vangeli non si parla di alcun animale in tal senso.
Quindi, a rigore di logica, via anche tutte quelle cianfrusaglie che ci divertiamo ad aggiungere negli allestimenti dei nostri presepi, oltretutto poco tradizionali quando ci rifacciamo a tempi diversi, moderni, futuristici con personaggi di pura fantasia.
Piangeranno, oltre ai bambini e qualche vecchietto incorruttibile, i rivenditori di statuette che vedranno ridotto il loro commercio.
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Hanno rubato
l’asinello
e il bue
non c’è più
per far posto
ai duei nani
don Alfano
e sor Bersani
dei tre Magi
uno è fuggito
non è mirra
non è incenso
il bottino
è tutto d’oro
già sparito
in Purgatorio.
Gianni Gigliotti