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Liguria e Basso Piemonte

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Albenga, convegno Pd: ‘Sulla cattiva strada’. Si tratterà anche del progettato trasferimento della stazione ferroviaria a Bastia? Chi è favorevole


Il Pd della provincia di Savona, questa volta c’è e batte un colpo. Tema: ‘Sulla cattiva strada. Infrastrutture e mobilità nel ponente ligure”.

COMUNICATO STAMPA – Siamo tutti consci del perdurare della situazione critica relativa allo stato delle infrastrutture in Liguria, mi riferisco alle nostre strade, autostrade e ferrovie. Purtroppo, ormai le code dei cantieri infiniti non fanno più notizia, ma hanno reso la Liguria la barzelletta d’Italia. Non si tratta solamente delle ore passate fermi in treno o in macchina, ma del perdurare di una situazione che ha danneggiato e danneggia imprese e turismo e che sta causando un forte impatto negativo sul PIL della nostra regione. Come se ne esce? A che punto siamo? Per mettere l’accento sul problema e cercare di approfondire cosa sta succedendo, il circolo PD di Albenga insieme al circolo di Cisano sul Neva hanno organizzato un dibattito il prossimo venerdì 11 5 aprile 2025, alle ore 21, al terzo piano dell’auditorium San Carlo di via Roma 58.


IL SECOLO XIX DEL 30 MARZO 2025 A FIRMA DI LUCA REBAGLIATI

Pubblichiamo i due articoli  simultanei del Secolo XIX e La Stampa

E l’ultimo articolo di Trucioli.it a firma del magistrato Filippo Maffeo, cittadino di Albenga, già pretore capo ai tempi della locale pretura penale e civile. Poi Pm a Imperia e in Toscana, infine giudice al Tribunale di Savona fino alla pensione. In gioventù era stato consigliere comunale  di Loano eletto come indipendente nella lista della DC. Vedi….ad oggi mercoledì 9 aprile 2025 con 2.185 visualizzazioni, ovvero lettori.

LA STAMPA DEL 30 MARZO 2025 A FIRMA DI MARIA GRAMAGLIA

COMMENTO DI LUCIANO CORRADO CRONISTA DAL 1967 E PER CINQUE ANNI 1970-1975 RESPONSABILE DELL’ALLORA UFFICIO DI CORRISPONDENZA DEL SECOLO XIX DI ALBENGA CHE CON UNA PAGINA DI CRONACA LOCALE COPRIVA LA ZONA  ANDORA- FINALE LIGURE, LE VALLATE, OLTRE A BARDINETO E CALIZZANO.

Il sindaco Tomatis ed il commissario straordinario delle FS nominato nel 2021 col  D.P.C.M.  ing. Vincenzo Macello. Era il governo rosso-verde Conte II, Lega inclusa 

Leggendo le dichiarazioni del sindaco Riccardo Tomatis (medico di famiglia e promosso al secondo mandato con una lista di centro sinistra) emerge una prima considerazione. La nuova stazione in frazione Bastia a 5,6 km e a 7 minuti d’auto dall’attuale scalo ferroviario che con Finale Ligure beneficia tuttora della fermata di tutti i treni passeggeri che arrivano nel ponente ligure. Ebbene la prima preoccupazione del sindaco pare sia “non compromettere la qualità della vita dei cittadini“.

Evidentemente non ha letto su Trucioli.it più articoli a firma dell’ing. Massimo Ferrari, presidente nazionale dell’Associazione Utenti del Trasporto Pubblico (Assoutenti), considerato tra i maggiori esperti e storico dei trasporti in Italia, conoscitore della realtà ferroviaria, compresa quella Ligure. Ferrari, già assessore ai Trasporti e Viabilità nella Città di Monza, ex consigliere dell’ATM, collaboratore di numerose testate giornalistiche nel settore ferroviario e trasporto urbano, ha fatto molte obiezioni documentate al progetto, già ufficiale, del trasferimento a monte dei binari, delle nuove stazioni, dell’abolizione di altre. Una sua osservazioni tra le tante: “….Il problema vero è che il raddoppio dei binari (pure necessario), così come è concepito, non favorisce l’appetibilità del treno, ma, al contrario, la mortifica. La riduzione del numero delle stazioni (minor capillarità) ed il decentramento anche notevole delle superstiti (peggior accessibilità), infatti, rispondono ad una logica miope. Quella di liberarsi dai vincoli della ferrovia nei centri rivieraschi, auspicata da chi nutre interessi immobiliari sulle aree ora occupate dai binari e da chi per scelta non si serve mai o quasi mai del treno….“.

L’ing. Filippo Bonfiglietti, ex dirigente di una multinazionale, romano, ma loanese d’adozione, autore di numerosi libri, anche con ripetuti articoli in cronaca locale e nazionale del Secolo XIX (e di Trucioli.it) ha spiegato tutte le sue perplessità sul trasferimento a monte, sulle nuove stazioni ed ha proposto l’alternativa del doppio binario tra Loano ed Finale Ligure, visto che il problema non si pone tra Albenga e Loano dove i binari sono già due. Un articolo a caso del dicembre 2014 con 1.415 visualizzazioni: Ferrovia Finale Ligure – Andora, perché bisogna salvare 4 centri storici.

Il presidente onorario di Assoutenti provincia di Savona, Gian Luigi Taboga, borghettino-loanese, oggi un veterano che conosce anche come utente la realtà locale dei trasporti. E ancora l’ing. Paolo Forzano di Savona, già dipendente a Genova dell’Ansaldo Nucleare, studioso di viabilità e trasporti ferroviari. Articolo su Trucioli.it “Binari e stazioni a monte, il progetto alternativo. Gli elaborati tecnici dell’ing. Forzano (e Taboga) con 1774 visualizzazioni“.

Oppure altro articolo del 2021 a firma di Gian Luigi Taboga: Binari a monte soluzione: 10 consigli di buon senso. Cosa è utile sapere. La mia umile e inascoltata voce dal 1994 con 2.180 visualizzazioni.

Omettiamo altri interventi, tutti documentati, anche minuziosamente, come pure le 24 pagine delle osservazioni precise del VIA regionale della Liguria e dell’Arpal, oltre che di associazioni ambientaliste. Tutte di parte? Tutti contrari a priori al trasferimento binari e rivoluzione delle stazioni? Omettiamo la dura presa di posizione, con tanto di dati, della Coldiretti della Provincia di Savona che ha citato il ‘disastro‘ di oltre un centinaio di aziende agricole ingaune, le poche che restano nella piana di Borghetto S. Spirito e Pietra Ligure. Rinunciamo a chi ha esposto, con numerosi articoli e lettere (vedi Il Secolo XIX) cosa accade ai viaggiatori e calo di utenti dopo il trasferimenti di binari e stazioni in provincia di Imperia.

Significativo il recente commento agli annunci di Marco Scajola, assessore regionale, dei ‘treni del mare’ da Milano e Ventimiglia. Giulia Valambrini:  “Tutto bene? Sarà opportuno che abbiano anche degli autobus fuori dalle stazioni.. a Sanremo e non solo devi fare km per prendere i mezzi, non parliamo nelle ore notturne, non trovi neppure i taxi e cammini in strade buie magari sotto la pioggia…Un temporale e gli stessi ombrelli sono a rischio fulmini….“. Da buon ultimo il documento del Comitato Territoriale che raggruppa esponenenti da Albenga a Loano. Sempre proposte e denunce di elementi certi e non opinabili.

Il sindaco Tomatis, quasi facendosi portavoce di tutti i sindaci interessati al trasferimento di binari, soppressione di stazioni, finge di ignorare (?) le concrete tematiche del dissenso e tira dritto per la sua strada (o forse non segue Trucioli.it perché essendo un blog libero da lacci e lacciuoli non è gradito al potere e all’estinzione della politica-partitica in quanto tale in un paese dove il 50% degli aventi diritti al voto diserta le urne.

Leggiamo alcuni passi dell’articolo de La Stampa dove si scrive: “Il progetto del raddoppio, attualmente in fase di studio….”. No, il progetto è stato inviato a tutti i Comuni interessati prima della scorsa estate, solo la Provincia, Finale Ligure, Villanova d’Albenga hanno fatto alcune osservazioni nei tempi previsti.

E ancora La Stampa: “L’idea del raddoppio ha radici lontane, già nel 1996 era stata avviata la discussione...” Chi scrive ha già dato conto con la riproduzione dell’articolo, che nel novembre 1969 a Loano l’allora ministro dei Trasporti, Remo Gasperi Dc, oltre al sindaci di Loano, Borgio Verezzi, Pietra Ligure, ha ascoltato le caratteristiche progettuali che da anni dividevano le comunità locali. Gasparri disse: “Sono pronto a finanziare l’opera purchè tutti i sindaci interessati siano d’accordo sul tracciato. Fatemelo sapere”.

Altra citazione stampa: “Nel 2022 il commissario straordinario Vincenzo Macello ha visitato Albenga per confrontarsi con gli enti locali e le categorie….Il sindaco Tomatis dice sebbene ci siano pareri discordanti il nostro obiettivo è tutelare al massimo gli interessi dei cittadine e minimizzare i disagi”. Avete mai ascoltato un sindaco che dice di non operare nell’interesse dei cittadini? Certo non è il caso di Tomatis che tace caparbiamente di ricordare quali benefici dal trasferimento della stazione avrà tutta la zona a mare della sua città, diciamo pure dal centro storico al lungomare, oggi a due passi dallo storico scalo ferroviario. Ma forse pensa che la maggioranza degli elettori di sinistra, di centro e di destra siano favorevoli a rinunciare alla stazione in città e quelli di Bastia la accolgano come un grazia del Signore. In realtà a favore sono schierati, con l’eccezione della Coldiretti che in un primo momento appariva neutrale, i rappresentanti degli agricoltori della Cia (a sinistra), di Confagricoltura (Confindutria), gli stessi sindacati, dalla CGIL (dichiarazioni di Andrea Pasa, Camera del Lavoro), alla Cisl, alla Uil provinciali, le associazioni di categoria locali (turistiche, artigianali, commerciali).  Ci sono peraltro nomi e cognomi. Da ‘buon sostenitore’ dei cementificatori di seconde case  e beneficiato dalla pubblicità elettorale di partiti e candidati, troviamo anche il primo quotidiano on line della Provincia di Savona, IVG.it e che sul prossimo numero pubblichiamo i bilanci e l’elenco degli inserzionisti nelle ultime elezioni regionali.

La Stampa infine da i numeri sull’incremento di traffico grazie al completamento dei binari a monte Savona- Ventimiglia: 158 treni al giorno, 20 merci, riduzione dei tempi di percorrenza del 20%. Quale è la fonte di quest’ultimo dato? La fonte ufficiale delle stesse FS, indica 12 minuti come ha ricordato il dr. Maffeo il quale ha altresì citato un caso molto significativo: “Ad Andora hanno recentemente inaugurato i nuovi servizi a valle della stazione, evviva. Peccato che in quella stazione non ci siano i treni: fermano solo quattro regionali al giornoSolo quattro treni in stazione; ma i servizi, a valle della stazione, ci sono tutti“.

Il Secolo XIX da notizia che l’inaugurazione dell’opera è prevista “nell’arco di 8 anni“. Il tratto imperiese e in particolare quello nella zona di Andora (ci fu un lungo sequestro del cantiere da parte della magistratura) fu realizzato con un ritardo  all’italiana di 14-15 anni, oltre quintuplo raddoppio dei costi. Ora ministro dei Trasporti è il combattente Matteo Salvini che ha ‘Albenga nel cuore‘ disse nel suo ultimo tour elettorale per le elezioni regionali. Se lo dice chi non perde occasione per ribadire ‘Prima gli Italiani, no all’Europa dei burocrati’, il sindaco Tomatis può continuare nei suoi assoli. Sostenuto peraltro da tutte le forze politiche dell’arco costituzionale. Tutti esperti, verrebbe da commentare, di tematiche ferroviarie del terzo secolo.

Infine c’è il progetto ma mancano molti milioni e l’Italia chiede stanziamenti europei. Evviva! Ciliegina conclusiva. La ‘stazione comprensoriale’ di Borghetto S. Spirito (soppresse Ceriale e Loano) sarà ‘una fermata’ (sic fermata), stessa sorte per Pietra. Un concreto aiuto al turismo e ai pendolari, studenti, lavoratori, impiegati. Tutto questa ammucchiata di politici (?) ed associazioni di categorie, sono gli stessi che imprecano contro lo ‘scandalo degli scandali‘ per la condizione ed i lavori permanenti sulle autostrade del ponente, la ‘crocefissione’ di innocenti vacanzieri diretti al mare, le  promesse nuove arterie autostradali per alleggerire l’Autofiori.  Per fortuna che c’è un Tomatis sindaco del Pd che si fa portavoce della ‘buona politica’. Grazie.

Luciano Corrado 

VIGNETTE SATIRICHE DEL PROF. UMBERTO PADOVANI, INGAUNO


L.Corrado

L.Corrado

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