Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Il caso Toti: il dispregio della Democrazia. E la mia Liguria con le necessità dei malati e degli anziani


Dante diceva che solo i mediocri fanno politica, ma erano altri tempi! Oggi, a volte, i politici vengono anche arrestati ed allora noi poveri cittadini ci scandalizziamo ma solo per poco. In realtà siamo ormai rassegnati a tutto! E dimostriamo tutta la nostra contrarietà non andando a votare (Il rimedio è peggiore del male!)

di Gianfranco Barcella

L’immagine, a suo tempo, postata dal giornalista Ferruccio Sansa, ex candidato sconfitto in Regione, sulla sua pagina facebook. Tre indagati nello scandalo (?) che scuote la Liguria in italia e all’estero. Ottima e gratuita ‘promozione turistica’

A discolpa ci sentiamo dotati di armi spuntate per combattere contro un nemico invincibile: la corruzione, che ci sovrasta. I politici d’oggi non possono di certo, essere equiparati a Pluto, Flegias, il Minotauro (i diavoli danteschi) ma il loro comportamento lascia sempre più nello sconcerto.

Dovremmo poter confidare in loro per sperare in un futuro migliore, ma tiriamo a campare, pensando con rammarico ai principi ed ai valori, custoditi nella Costituzione come un faro appannato. Homo sum, humani nihil a me alienum puto (Sono un essere umano, niente di ciò che è umano ritengo estraneo a me) affermava Publio Terenzio Afro, ma gli amministratori pubblici dovrebbero fuggire la corruzione come la peste proprio per non disgregare il tessuto democratico che dovrebbero ornare di decoro  e dignità.

Quando si candidano, chiedendo i  voti del popolo sovrano, almeno riflettessero sul fatto che, candidato, deriva da candidus, colui che indossava <una toga candida>, ai tempi di Roma Antica. Infatti coloro i quali si presentavano alle elezioni dovevano presentarsi con una toga candida per distinguersi, in pubblico, sotto il profilo della moralità, dimostrando di essere degni di assumere una carica pubblica. E puntualmente ci si ritrova nella stessa latrina!

Più passano le ore e più in Liguria, si rischiara un quadro inquietante. Secondo quanto dichiarato dalla Procura di Genova, tra gli arrestati, legati al caso Toti,  c’è anche Matteo Cozzani, capo di gabinetto del presidente, accusato del reato di <corruzione elettorale>, aggravato  dalla circostanza di cui all’art.416 -bis 1 c.p., in quanto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa di Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi, con una proiezione nella  città di Genova, ed inoltre di corruzione nell’esercizio della funzione pubblica.

Cozzani che è stato sindaco di Portovenere dal 2013 al 2023 eletto con una lista di centro destra interropendo decenni di maggioranze del Ps, della Dc, del Pci, del centro sinistra.

Il procuratore antimafia Nicola Gratteri non si stanca di denunciare che il voto di scambio politico-mafioso è sempre più diffuso. “Le mafie votano e  fanno votare, il miglior offerente perché c’è qualcuno che compra le loro prestazioni. Non sono né di Destra né di Sinistra né di Centro. E se le mafie offrono il loro appoggio a qualche politico che si presta a questi accordi è perché c’ è corrispondenza d’ amorosi sensi. La mia certezza è che le mafie votino e facciano votare per il loro interesse”.

Diversi esponenti di Centrodestra, stessa area politica di Giovanni Toti, hanno parlato di <giustizia ad orologeria>, visto che siamo vicini alle elezioni europee. Ovviamente c’è la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio (è pur sempre la ‘verità giudiziaria’). Il quadro che si sta prospettando in Liguria a seguito delle indagini sopraccitate, è veramente grave.

Riporto in merito, parte di uno scritto di Antonio Scurati dal titolo:“Una terra saccheggiata”. “La squallida vicenda di corruzione alla Regione  Liguria non è cronaca locale, è la storia di questa nostra Italia meravigliosa e sciagurata. Una storia fosca, sozza, che narra di infedeli servitori dello Stato, amministratori pubblici accampati sul territorio della Patria come un esercito di occupazione, dedita al saccheggio; eletti dal popolo, divenuti, giorno dopo giorno, in una pervicace opera di spoliazione, nemici  del popolo. La Liguria è da questo punto di vista, emblema dell’Italia intera, dell’ Italia migliore ed al tempo stesso di peggiore. Da tempo si sono estinti i poveri pescatori-contadini, figli di secolare miseria, che vendevano il loro magnifico orto alle spalle del carruggio al palazzinaro piemontese o lombardo. Eppure lo scempio continua, a dispetto di tutto: della nuova sensibilità ambientale, della gravissima crisi ecologica, del grido disperato, lanciato dalle giovani generazioni. Continua lo scempio, spudorato, imperfetto, persino grottesco come una catastrofe al rallentatore”.

Che cosa accadrà in Liguria,  dopo l’arresto del governatore Toti? Spero che sia finalmente tutelata la salute delle fasce più deboli, dei meno abbienti e soprattutto degli anziani i quali rappresentano un patrimonio eccezionale per il nostro Paese, in termini di silver economy, certamente, ma anche e soprattutto come ricchezza umana e sociale!

Quanti servizi utili potrebbero ancora fornire i vecchi alla società, soprattutto in Liguria, la Regione più anziana d’Europa, ma molti di loro non hanno più accesso alle cure mediche. Sono stati genitori, sono stati nonni, sono stati amici fraterni e punti di riferimento dell’esistenza di ciascuno di noi all’interno delle comunità familiari.

La Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea recita: L’Unione riconosce e rispetta il diritto degli anziani di condurre una vita dignitosa e indipendente e di partecipare alla vita sociale e culturale”. A gennaio di quest’anno, il governo ha approvato il decreto attuativo della legge sulla riforma dell’assistenza alle persone non autosufficienti: un primo passo importante, certo che rimane tuttavia un primo passo a cui ne dovranno necessariamente seguire altri. L’attesa di mesi, prima di poter fare una visita medica con il Servizio Sanitario Nazionale o la necessità di attraversare l’Italia per accedere ad un certo intervento terapeutico sono pratiche ormai diffuse purtroppo, ma dolorose per una società civile. Esiste la sanità privata, è vero, che è un pilastro fondamentale di integrazione a quella pubblica, ma dovrebbe essere un’alternativa, non l’unica strada ad un accesso veloce e garantito alle cure. La salute è un diritto tutelato e garantito e come tale deve essere considerato.

A questo si aggiunga  che oltre il malessere fisico, c’è da considerare anche il tema psicologico. Anche in Liguria, dopo la pandemia ci sono tanti giovani ed anziani che vivono in uno stato crescente di disagio, provando un persistente stato di inadeguatezza, talvolta sfociato in una vera e propria depressione, difficile da trattate e perfino da riconoscere. Non devono essere lasciati soli i malati e chi di loro si prende cura, per nessun motivo.

Tutelare la salute come dovrebbe fare la Regione Liguria significa anche favorire, incentivare  la partecipazione attiva delle persone anziane alla vita sociale. Il fatto è che in provincia di Savona, siamo privati di 31 medici di famiglia. Siamo giunti a questo punto e sappiamo chi dobbiamo ringraziare! Da Varazze e ad Andora sono 24 le zone scoperte e sarà difficile coprirle anche con le nuove convenzioni in arrivo. La Asl3 genovese (azienda capofila della Liguria e quindi incaricata anche di seguire la vicenda savonese) è al lavoro per stilare la graduatoria e nominare nuove medici nelle aree scoperte, ma altri camici bianchi andranno in pensione o lasceranno lo studio per prendere servizio altrove. La situazione ligure rispecchia quella nazionale, purtroppo!

Probabilmente almeno si arenerà la procedura di spostare il rigassificatore  a Vado Ligure. Ci sono tutti i presupposti che la pratica subisca uno stop. La nave Golar Tundra forse resterà a Piombino. Il leghista Alessandro Piana, presidente pro-tempore della Regione Liguria, in qualità di neo-commissario di governo, pare che non abbia alcuna intenzione di sobbarcarsi l’onere di portare avanti l’installazione dell’impianto che vede tutto il territorio savonese, schierato sulle barricate. Oltretutto andare contro la volontà popolare rischierebbe di far perdere il consenso elettorale e la Lega Nord, all’8%, è <un lusso> che non si può permettere.

Edoardo Rixi, viceministro dei Trasporti e leader della Lega in Liguria ha affermato: “Serve un candidato davvero nuovo. Toti? Sa lui cosa ha fatto e cosa no”.

Claudio Scajola, dominus imperiese, è più possibilista: “Nessuno pensi di dare Toti per sconfitto. Serve una legge per finanziare la politica”

Il deputato P.D. Orlando così si è espresso : “Il totismo ha espropriato la democrazia. Costruiamo un fronte ampio per il rilancio!”

Ma sottolineo che è inutile sentirsi attoniti, di fronte alla vicenda che ha decapitato la Regione Liguria ed avrà riflessi anche sulla gestione  del porto di Genova, tra i primi d’Europa, se non si estirpano finalmente i bubboni che infettano il tessuto democratico! Ribadiamo che la valutazione giudiziale sulla vicenda appartiene ai giudici ma l’aspetto penale forse è il meno rilevante. E’ la gestione degli affari pubblici che viene puntualmente inficiata da interessi privati! E’ questo il nodo della questione politica di grande rilievo che rischia di incancrenire la democrazia anche se Toti ribadisce, a sua discolpa, che i soldi incamerati non erano tangenti ma stava lavorando per la Liguria!

E’ la correttezza dell’amministratore pubblico che sovente viene meno però, da mettere finalmente sotto la lente di ingrandimento, non solo dalla magistratura, ma soprattutto dal mondo politico. Per fortuna a Savona qualche anticorpo ha contrastato la presunta infezione. Rino Canavese, ex presidente dell’Autorità Portuale ed oggi membro referente per Savona del comitato portuale si è opposto ad una pratica fortemente voluta dall’imprenditore Spinelli, riguardante il rinnovo trentennale della concessione del terminal rinfuse alla Terminal Rinfuse Genova srl, controllata al 55% dall’imprenditore Spinelli pigliatutto e oggi nell’occhio del ciclone.                                                            Occorre ribadire che il politico, eletto dai cittadini, deve rispettare con correttezza e buona fede il suo mandato. L’interesse generale deve prevalere finalmente su quello particolare anche perché risulta troppo oneroso per le casse dello Stato in forte deficit, (230 miliardi di euro annui) e vengono immiserite ancor più le risorse per i cittadini onesti e per i lavoratori con esigue risorse economiche.

Invece accade che l’amministratore pubblico sia orientato, in primis, nelle proprie scelte, dalle direttive dell’imprenditore privato o da gruppi finanziari che promettono <contributi elettorali più o meno leciti>. Ed ancora sottolineo che non è solo un problema dell’aspro, meraviglioso e irripetibile territorio, popolato di contadini e di naviganti, chiamato Liguria che purtroppo, che grazie alla mala gestio è diventato uno dei territori più dissestati d’Europa…

A questo punto mi sento di lanciare una provocazione. <Perché non abolire le Regioni e chiudere definitivamente le Province. L’Italia in fondo è nata con i Comuni che dovrebbero continuare ad essere il vero fulcro del decentramento amministrativo. Intanto dovrebbero essere abolite le Regioni a statuto speciale ma anche tutto l’impianto regionale è incongruo se si pensa che la Lombardia ha 10 milioni di abitanti ed il Molise, poco più di 300.000, e hanno le stesse competenze amministrative. Purtroppo la Costituzione non ritiene di competenza dei referendum abrogativi le disposizioni di rango costituzionale. Per l’approvazione delle leggi costituzionali e di revisione costituzionale è necessario seguire una procedura aggravata che prevede un doppio voto da parte di entrambe le Camere. Da un indagine ISTAT del Giugno 2015 si denuncia che i bilanci consuntivi delle Regioni e delle Province riportano una spesa per il 2013 di circa 232 miliardi di euro. Quanto terreno di coltura per la corruzione anche a livello periferico!”

“Le masse non hanno mai avuto sete di verità. Chi può fornire loro illusioni diviene facilmente il loro comandante; chi tenta di distruggere le loro illusioni è sempre la loro vittima”. (Gustave Le Bon).

Gianfranco Barcella 

    NUMERO 36 DEL 18 APRILE 2024

Lettera aperta al presidente Toti. Legga ‘La carta di Firenze’ e provveda con l’edificazione di un ospedale geriatrico. Primi in Europa per numero di centenari

Nota di Trucioli.it – Il prof. Barcella, studioso e scrittore, aveva affrontato, il 18 aprile 2024, un tema urgente e assai condiviso dai nostri lettori. Purtroppo chi è rimasto indifferente sono stati per primi i sindaci del territorio,  primi rappresentanti del popolo nella scala della democrazia. E non fa loro onore, siano essi della Lega di Salvini, di Fratelli d’Italia, del Pd, del centro sinistra, di liste civiche. Senza dimenticare, anzi, i consiglieri regionali e i parlamentari liguri con le loro ricche prebende e indennità. Che tristezza! E poi si domandano perchè i cittadini disertano sempre più le urne. La montagna continua a spopolarsi, abbandonata al suo destino di desertificazione; 110 mila giovani lasciano l’Italia per trovare lavoro all’estero.

3/Il comunicato della Lista Toti, in risposta al segretario del Pd, Davide Natale, sull’apertura degli ambulatoti territoriali in accordo con i medici di medicina generale.
LISTA TOTI: “GLI AMBULATORI APRONO COME PREVISTO, A FALLIRE E’ IL GIOCO ALLO SFASCIO DEL PD”
“Brutta bestia la gelosia. E al Pd deve dare un gran fastidio vedere che in Liguria le cose sono cambiate, che stiamo sistemando tutti i danni che hanno fatto e che per loro si prospettano tempi sempre più grami. E probabilmente anche che le loro poltrone saranno sempre più a rischio”.
Risponde così la Lista Toti al segretario regionale del Pd, Davide Natale, che manca ancora una volta il bersaglio, attaccando l’accordo con i medici di medicina generale per l’apertura di ambulatori sul territorio in grado di alleggerire la pressione sui pronto soccorso.
“Abituato a chiudere ospedali e pronto soccorso come hanno sempre fatto le amministrazioni di sinistra, Natale crede che anche per aprire nuove strutture ci voglia un giorno. Ma lo vogliamo rassicurare. Nei prossimi giorni, come annunciato, inizieranno ad aprire uno dopo l’altro gli ambulatori previsti dall’accordo siglato con i medici di medicina generale, che garantiranno la loro presenza e l’assistenza ai pazienti, insieme al personale infermieristico e grazie al contatto diretto con i colleghi specialisti. E questo tutti i giorni dalle 8 alle 24. Ciò che dà fastidio a Natale è probabilmente l’idea che con la giunta Toti si risolvono i problemi, mentre al Pd non riesce il gioco allo sfascio su cui punta nella vana speranza di tornare a fare danni alla guida della Regione”, conclude la Lista Toti.

 


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G.F. Barcella

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