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Liguria e Basso Piemonte

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Il dissenso del ‘senatur’. Umberto Bossi: ‘alla Lega serve un altro leader’. Il silenzio dei leghisti savonesi e imperiesi


Un titolo ad effetto del Sole 24 Ore (quotidiano di Confindustria) di domenica 14 aprile 2024. ‘Affondo di Bossi: alla Lega serve un altro leader. Salvini: ascolto le sue critiche con attenzione e gratitudine.

Alassio 2010, giorni di gloria per Bossi, il figlio Trota, Rosy Guarnieri e Giacomo Chiappori ex parlamentare e  già sindaco di Diano Marina.  (foto archivio Trucioli.it)
Che bella risata di Umberto Bossi a tavola nelle sue escursioni nel savonese, tallonato dal mastino giornalista Giò Barbera alassino (foto archivio Trucioli.it)

Anche Il Secolo XIX e La Stampa nelle cronache nazionali, come molti altri quotidiani (di destra esclusi), hanno valorizzato la notizia, come meritava giornalisticamente. Secondo un andazzo poco rispettoso del giornalismo locale, almeno per le sue gloriose tradizioni, non si è ritenuto di ‘provocare’ le reazioni e commenti dei leghisti- almeno quelli che oggi più contano – savonesi ed imperiesi. Ci sono consiglieri regionali, sindaci, assessori, amministratori comunali. Nulla di interessante e degno di essere ripreso sulle pagine locali ? Nessuno dei capi di redazione ha ritenuto di riprendere il tema. C’è poco da lamentarsi se poi anche le copie vendute nelle edicole, al di là del prestigio che speriamo non sia intaccato, hanno di gran lunga superato i minimi storici.

Non c’era da aspettarsi prese di posizione da Sara Foscolo, ex parlamentare del Carroccio, segretaria provinciale della Lega dal 26 novembre 2022, che il 3 aprile 2024 ha dichiarato ai media: “Stiamo dalla parte di Salvini sempre”. Anche quando nella futura coalizione, alle comunali di Pietra Ligure, esponenti leghisti si candidato con iscritti al Pd. E la Foscolo, ex candidata sindaco sconfitta da De Vincenzi, non ha esitato a schierarsi per il quarto mandato del primo cittadino in carica considerato l’uomo delle ‘opere pubbliche e della galoppante cementificazione’ a suon di seconde case in un mare di seconde case che già dequalificano il tessuto turistico e commerciale, alberghiero.

 


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