La diga foranea del porto di Loano intitolata al Generale Filippo Bonfiglietti. Il prossimo 17 aprile, alle 11, verrà assegnato il nome di Filippo Bonfiglietti, generale ispettore del Genio Navale, progettista del primo porto di Loano nel 1938, un anno prima di morire, a Loano, nel 1939. 2/A.N.P.I.”Renato Boragine” di Loano: assemblea e inaugurazione della sede.
di Filippo Bonfiglietti*
Quindi ho pensato di allegarvi un pezzo scritto da me nel 2012, per fare una breve storia, del porto ma anche del motivo dell’intitolazione attuale.
E qui ho pensato di farne una breve sintesi. Perché qualcuno si domanderà a che titolo un generale del Genio Navale nato a Tivoli, a un certo punto si sia offerto di fare il primo progetto del porto di Loano. E il motivo è semplice: Filippo Bonfiglietti era arrivato a Loano ai primi del Novecento come marito di Margherita Mazza, figlia di un notabile loanese dell’Ottocento. E Loano aveva da tempo bisogno di un ridosso per una quarantina pescherecci, che tradizionalmente venivano tirati in secca sulle spiagge, e per i loro proprietari, visto che l’attività principale di Loano consisteva proprio nella pesca.
Così il generale Bonfiglietti, ormai in pensione, si mise d’accordo con il prof. Giuseppe Rinonapoli, allora Podestà di Loano, per fare il progetto a titolo gratuito, sia pure su mandato ufficiale (nella sua lettera di trasmissione del 24 settembre 1938 scrisse “in relazione al mandato che mi avete cortesemente affidato, di esumare una mia antica idea circa un rifugio per pescherecci in Loano”). E quindi si mise al lavoro dopo avere affittato una barca dalla quale, con una sagola, per qualche mese misurò la profondità del mare per ovvie ragioni tecniche. Il progetto fu completato e approvato rapidamente, fu finito in un anno ma fu fermato dalla guerra e il porto fu costruito negli anni 50.
Il risultato fu eccellente, tanto che qualche Sindaco di Loano, venti anni più tardi, propose che al porto venisse dato il suo nome, in segno di riconoscenza.
Finché, negli anni ‘80, arrivò l’idea di quadruplicare il porto e di farne un oggetto di lusso. L’idea venne da Max Frey, editore svizzero nato a Loano, qui sepolto, a quei tempo proprietario del castello del Borgo, quello che era stato costruito dai Doria. Il porto di Loano era strapieno, la rada della Madonnetta era tuttora disponibile e il nuovo progetto la coprì tutta, fino al confine con Pietra Ligure. Così, alla superficie del porto venne data una dimensione superiore a quella del Portosole di Sanremo.
Ora è venuto il momento dell’intitolazione a Filippo Bonfiglietti, progettista, anche se sarà limitata alla diga foranea che, peraltro, simboleggia l’intero porto perché lo racchiude e lo protegge, probabilmente come avrebbe fatto lui. Il quale resta, a quanto ne sappiamo, l’unica persona che abbia lavorato gratuitamente ad un’opera più tardi cresciuta al di là di ogni previsione. Forse, salvo me stesso, che ho lavorato gratuitamente per un anno al restauro del ponte “romano” del 1691 perché non fosse deturpato per sempre da un intervento del tutto inadeguato.
E, quindi, a sproposito, visto che faccio lo scrittore a tempo pieno da una trentina d’anni, ho pensato di allegare anche una sintesi delle mie opere. Una quindicina, più altre cinque in cantiere. Tutti saggi di argomenti vari, quattro dei quali di filosofia (la differenza fondamentale fra il sapere e il credere di sapere), uno sull’ambiente, uno sulla portaerei del Generale Bonfiglietti, uno sui Rocca di Loano, tre sui Piloni di Ormea e l’ultimo sull’illusione del cristianesimo. Successo scarso, almeno per ora, anche perché ho incominciato tardi e non sono conosciuto. Ma, secondo qualcuno, non tutto da buttare. Proprio no.
*Filippo Bonfiglietti (nipote del progettista e scrittore).
Loano, sono trascorsi esattamente 67 anni dall’11 aprile 1956 quando Il Secolo XIX dava notizia del placet al porto. Sindaco era il cav. uff. Pietro Ciarlo che “si è prodigato per riuscire a condurre a buon fine la complessa pratica del porto approvata per alzata di mano e propone che il molo e le banchine vengano intitolate al nome di Filippo Bonfiglietti propugnatore del porticciolo”. E’ trascorso oltre mezzo secolo e non sono molti i loanesi che tengono un archivio non effimero e ricordano quei giorni. Il giornale cita anche il mitico consigliere Vittorio Baietto (velista che superò il secolo di vita e purtroppo dimenticato dopo gli onori dell’epoca ndr) che mise in risalto i benefici che si arrecavano alla categoria dei pescatori loanesi e non solo. Parole di ringraziamento anche dall’assessore Della Valentina (fu segretario sezionale Dc e titolare di un negozio di abbigliamento sul lungomare). Un altro spunto storico dell’articolo, la notizia che l’ing. Garrassini Garbarino rassegna le dimissioni e viene nominato in sua vece, nel Comitato dell’E.C.A, l’ing. Angelo Scarso; vengono pure accettate le dimissioni di assessore di Angelo Botta. Al suo posto viene eletto Vincenzo Traverso, già assessore supllente, rimpiazzato a sua volta dal maestro Andrea Viglino. Infine il consigliere maestro Acquamorta (era uno stimato esponente del Psi all’opposizione ndr) “richiama l’attenzione del Comune sulla situazione precaria di borgo Castello”.
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La sezione dell’A.N-P.I. “Renato Boragine “di Loano organizza nei locali della sede, in Corso Roma 9, Domenica 14 aprile, con inizio lavori alle 9,30, l’assemblea ordinaria annuale. Il Presidente della sezione, Gianni Rovelli, coordinerà i lavori dell’assemblea presentando il resoconto delle attività svolte nel 2023 e il programma delle iniziative del 2024. Secondo quanto previsto dallo Statuto, l’assemblea esaminerà e approverà il bilancio consuntivo del 2023 e il bilancio di previsione dell’anno in corso.
Sarà data l’opportunità di iscrizione o di rinnovare la tessera e ampio spazio al dibattito. Il segretario provinciale dell’A.N.P.I., Renato Zunino parteciperà all’assemblea.
In considerazione dei lavori di ristrutturazione della sede, degli acquisti di nuovi arredi e tenuto conto della collaborazione attiva della classe 3D Grafica, dell’Istituto “G.Falcone”, che coordinata dalle Prof.sse, Alessia Ferrua e Marta Delfino, si occuperà di fare un grafico sul significato della Resistenza, dal punto di vista dei giovani, alle ore 11, con la partecipazione del Sindaco, Luca Lettieri, si inaugureranno i locali rinnovati e seguirà un piccolo rinfresco.
La sezione “Renato Boragine” intende promuovere iniziative che assicurino la piena attuazione della Costituzione in quanto i valori della Resistenza: Libertà, Eguaglianza, Democrazia, Solidarietà ne sono i pilastri. Inoltre intende continuare e approfondire i rapporti con tutte le Istituzioni, in modo particolare con la Scuola, per offrire sostegno alla formazione storica, dalla documentazione alla ricerca per lo sviluppo di un modello di cittadinanza attiva.
Il Presidente, Gianni Rovelli